DEPOSITO GIORDANI NAONIAN CITY HALL ANCORA DUE IMPERDIBILI APPUNTAMENTI DAL VIVO.
IL 13 ED IL 14 FEBBRAIO, IN SEQUENZA, ARRIVA L’ANTEPRIMA ITALIANA DEL TOUR DEGLI SKIANTOS, SEMPRE PIÙ IRRIVERENTI, E “L’HIPPIE STYLE” DELLA BANDABARDÒ PROTAGONISTI A “SAN VALENTINO” DI UNA GRANDE FESTA CON GLI “INNAMORATI DELLA MUSICA”.
I concerti sono proposti da Virus Concerti nell’ambito delle attività del Deposito Giordani Naonian City Hall di via Prasecco a Pordenone.
INGRESSI E BIGLIETTERIA
VENERDÌ 13 FEBBRAIO
SKIANTOS
Ingresso unico Euro 12,00
SABATO 14 FEBBRAIO
BANDABARDÒ
Ingresso unico Euro 15,00
Apertura biglietteria ore 20.30;
Apertura porte ore 21.00;
Inizio concerti ore 22.00
SKIANTOS, NATI PER ESSERE SCEMI – BIOGRAFIA IRONICA
C’erano una volta gli Skiantos.
Nasceva nella metà degli anni settanta a Bologna la prima rock band italiana che grazie ad un particolare gusto per l’ironia riuscì in poco tempo a caratterizzarsi come una allegra combriccola di “dementi”.
Il rock demenziale divenne a quel punto un vero ed autentico strumento di lotta al potere costituito; rock scandito con il badile all’insegna di un’affermazione forte e alquanto definitiva quale “Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti”.
Un patrimonio discografico di grande effetto, un gran numero di singoli di basso contenuto intellettuale ne garantiranno per decenni la sopravvivenza passando praticamente indenni attraverso generi, mode, trend.
Freak Antony e Dandy Bestia, “partiti dalle cantine per arrivere nelle fogne” non troveranno nient’altro da fare che rubare riffs di chitarra e musicare degli improbabili testi di vario genere e natura.
Per non parlare della successiva intitolazione degli album e delle loro canzoni che diventerà una delle pratiche lessicali più perverse della carriera artistica degli Skiantos.
Ne faranno le spese ampie schiere di indomabili fans costretti a familiarizzare con titoli quali: “Permanent Flebo”, “Io Ti Spacco La Faccia”, “Sono Rozzo Sono Grezzo”, “Eptadone”, “Pesto Duro", “Diventa Demente”, “Io Ti Amo Da Matti (Sesso & Karnazza)”, “Karabigniere Blues”, “Bau Bau Baby”, “Io Sono Un Autonomo”, “Mi Piaccion Le Sbarbine”, “Kakkole”, “Sono Un Teppista”, “Kinotto”, “Pestone Don't Dry”, “Sono Un Ribelle Mamma”, “Le Ragazze Mi Dicono Di No”, “Ti Disprezzo Profondamente”, “Italiano Terrone Che Amo”, “Calpesta Il Paralitico”, “Getta La Mamma dal Treno”, “Nostalgia Della Miseria”, “Frontale”, “Morroidi”, “Italiano Ridens, “Io Non Mi Lavo”, “Troppo Avanti”, “La Sonnolenza Provoca Dipendenza”, “Ti Frugo Nel Frigo” per arrivare alla gretta affermazione razzista che veramente farà raschiare il barile agli Skiantos di “Meglio Un Figlio Ladro Che Un Figlio Frocio”
Visto il quadro poco edificante il gruppo si distinguerà per aver reso maggiormente insicure le strade delle nostre città attraverso volgari insinuazioni ed una critica senza veli ai costumi della penisola, foriera di rabbia e frustrazione.
Molti ne faranno le spese soccombendo ad una realtà da barzelletta e si può dire che una intera generazione rimarrà profondamente offesa dalle loro liriche.
I loro testi passeranno da affermazioni goliardiche fine a se stesse a presuntuose prese di posizione rispetto ad una inesistente capacità estetica, da incomprensibili offese rivolte diverse categorie di persone a semplici volgarità, da piagnistei infantili per compiacere alla mamma prima di immaginare di gettarla dal treno a pesanti appellativi al “gentil sesso” non potendo godere della sua compiacenza e neppure pietà.
Gli Skiantos nel tentare di essere divertenti, assecondando la loro stupidità, riusciranno a produrre l’effetto opposto risultando prima antipatici e con l’andare degli anni anche patetici. Praticamente molesti.
Ci sono gli Skiantos vivi e vegeti e questa non è una novità in quanto “l’erba cattiva è la più dura da estirpare” e dopo 5 anni di attesa è uscito il nuovo disco di inediti dal titolo “Dio Ci Deve Delle Spiegazioni” e che contiene dieci nuove tracce.
BIOGRAFIA BANDABARDÒ
La Bandabardò con i suoi oltre 1000 concerti e 15 anni di attività può definirsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia.
I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa.
E questo affetto si traduce in grandi numeri ormai non più solo ai concerti, ma negli stessi dati di vendita, che vedono la Bandabardò apparire – sempre meno timidamente – in cima alla classifica dei primi dieci album più venduti della settimana.
Ogni album vede comparire il proprio titolo un po’ più in alto in classifica e permane lì un po’ più a lungo del precedente, con risultati inattesi per tutti, per la Banda come per i sempre più increduli addetti ai lavori.
Nel 1993 la band toscana inizia la sua attività suonando in un lunghissimo tour in Italia e in Francia nei locali ma anche per strada.
Il primo album, “Il Circo Mangione” esce nel 1996 ed ottiene un ottimo successo, vincendo anche il Premio Ciampi. Il successo è confermato col secondo album, Iniziali Bì-Bì, seguito nel 2000 dall’uscita di “Mojito Football Club”, prodotto da Gianni Maroccolo e molto apprezzato dalla critica.
L'anno successivo viene pubblicato un altro live, “Se Mi rilasso... Collasso”, che contiene anche l'inedita “Manifesto”.
Ma è con “Bondo! Bondo!” nel 2002 che la band ottiene un successo internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera.
Dal 2003 entra a far parte della formazione Ramon, ai fiati e alle percussioni, che sostituisce Paolino: dalla nascita del gruppo, questo è l’unico cambiamento nella formazione, a testimonianza della complicità e complementarietà umana prima che artistica esistente tra i membri della Banda. Gli altri componenti sono Orla (chitarra elettrica e tastiera), Donbachi (basso e contrabbasso) e il giovane Nuto (batteria), insieme agli autori del gruppo Erriquez (voce e chitarra) e Finaz (chitarra virtuosa).
”Tre Passi Avanti”, esce nel 2004.
Nello stesso anno viene pubblicata l'autobiografia della Banda, scritta con Massimo Cotto e intitolata “Vento In Faccia”, dall'omonima canzone (edita da Arcana).
Vento in faccia è anche il titolo del DVD che contiene il concerto di apertura del tour per l'ultimo album, a Firenze, oltre a riprese di backstage e messaggi dei fan.
Il 1 settembre 2006 esce “Fuori Orario”, un doppio album di vecchie incisioni, canzoni di repertorio risuonate con nuovi amici e 4 inediti. Il disco è primo nelle classifiche dei punti vendita indipendenti e settimo nelle grandi catene e permane a lungo tra i primi 10 posti.
Gli ultimi quattro anni hanno visto estendersi a macchia d’olio la cartina geografica della Bandabardò, impegnata in lunghe tournée anche all’estero: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada.
L’apertura, l’energia e la curiosità del gruppo lo hanno portato naturalmente a collaborare con innumerevoli altri artisti, sia in studio che sul palco: Daniele Silvestri, Max Gazzè, Paola Turci, Patty Pravo, Francesco Magnelli, i Modena City Ramblers, Litfiba, Sergio Cammariere, Marina Rei, Raiz, Bobo Rondelli, Lina Sasti, Marco Calliari ed infine il grande Tonino Carotone.
Il 5 settembre 2008 verrà pubblicato il nuovo album di inediti.
La banda:
Enrico “Erriquez” Greppi: cantante, chitarrista, fondatore ed ideologo della banda, autore dei testi e di gran parte delle musiche.
Alessando M. “Finaz” Finazzo (chitarrista virtuoso), Andrea “Orla” Orlandini (chitarrista abbellitore),
Marco “Don” Bachi (contrabbassista), Alessandro Nutini – “il giovane Nuto” (batterista),
Ramon Caravallo Armas (percussioni, tromba e pennellate cubane),
Carlo “Cantax” Cantini (fonico)
LA FILOSOFIA DI BANDABARDÒ
“Siamo per la rivalutazione dei rapporti umani, dei miscugli razziali e culturali. Lottiamo per un mondo a misura di donna e di bambino e per vedere un giorno trionfare allegria e gentilezza”.
Info Virus Concerti tel. 0434 29001, info@virusconcerti.it