venerdi 23�novembre ore 22.30�
chris leo+ tanakh, usa-pretty activity rec (pop folk)
chris leo � un giovane ma gi� navigato musicista che ha scritto pagine importanti nell'ambito dell'indie rock statunitense. attivo dapprima con i misconosciuti native nod e poi con gli ottimi van pelt, autori di due album tra cui l'emozionante �the sultans of sentiment�, leo � stato anche alla guida di the lapse, originariamente un duo condiviso con la graziosa bassista nipponica toko. oltre ad un legame artistico tra i due c'� anche un "tormentato" rapporto sentimentale che si conclude con la stessa toko che abbandona il gruppo per entrare a far parte degli enon, band guidata dall'ex brainiac, john schmersal. conclusasi l'esperienza con the lapse, chris intraprende un progetto molto particolare: il virtuosismo denso di arrangiamenti della chitarra di questa sorta di 'menestrello letterario', comincia ad accompagnare liriche mezze cantate e mezze, per cos� dire 'narrate'. �white pigeon� � il culmine di una ricerca, di uno stile e un suono che chris stava sviluppando da anni e che continuer� a sviluppare anche dopo la pubblicazione del suo prossimo libro (�57 octaves below the middle C�) confermata anche dalla recente uscita del nuovo album "let's duke it out at kilkenny katz"). coadiuvato dal fratello minore danny leo (native nod, the holy childhood), che registra alcuni pezzi e suona la batteria in vague angels of vagary, da don devore (the icarus line, frail, ink & dagger) che suona il basso nello stesso pezzo, e infine dalla dolce young-ah kim, che canta, suona e firma il pezzo it's a promise. il disco si presenta in un gatefold delizioso, mentre l'artwork � stato ideato e curato da angelino (amiam.org).�(da musicclub)
tanakh e� il nome di un collettivo di musicisti internazionali pop-rock che allo stesso tempo si lascia influenzare da diverse atmosfere e colori appartenenti ad altri generi musicali.
jesse poe, cantante del gruppo, ha prodotto/arrangiato e suonato con jim white (luka bop di david byrne), six organs of admittance, i bonnevill di mick turner (nick cave & the bad seeds, the dirty three) e molti altri. groovey e ritmi infestanti, sempre incanalati in un linguaggio pop, convivono piacevolmente con pagine cantautorali, che evocano tim buckley e donovan, kevin ayers e in misura ancor maggiore leonard cohen. (da musicclub)
� a met� degli anni novanta che fanu inizia a sviluppare i suoi primi progetti nel campo della drum and bass e della jungle. nel 2003 esce su vinile la sua prima pubblicazione, 'defunct drums depression decade', per la newyorkerse offshore recordings. da allora ha pubblicato per subtitles, commercial suicide, offshore, breakin', warm communications, subtle audio, thermal, locuts, 13 music, darkestral ed ha fondato una sua personale etichetta a nome lightless recordings. come dj ha avuto modo di esibirsi in america (new orleans, pittsburgh), inghilterra (bristol), ungheria (budapest), germania (berilino, leipzig), olanda (amsterdam, groningen, utrecht), polonia, belgio, ituania, estonia, svezia...
l'unione tra dj e produttori, dediti alla diffusione e promozione di sonorit� di matrice elettronica, ha portato alla naturale nascita del progetto trick bag. attivo nel nordest, aperto e in continua espansione, trick bag sta portando avanti� 'bleep', un'insieme di voci che spaziano dall�elettronica-downtempo al breakbeat, dal dubstep al broken-jazz, ma con una particolare predilezione per il drum'n'bass.�il collettivo per questa occasione presenta maxist e asthmakid, dediti ad un drum'n'bass che spazia dalla liquid funk� a ritmiche piu complesse, ed enjoy, dj e produttore attivo nella scena dal 1989, uscito con una produzione su good looking di ltj bukem, e negli ultimi anni per laverna netlabel.
