lunedì 6 luglio 2009

Presentazione dibattiti 2009 al Rototom

“Nell’anno dell’esplosione della Crisi, che riempie i giornali di tutto il mondo e modifica giorno per giorno le nostre vite e le nostre convinzioni, la sfida del Sunsplash è quella di offrire gli strumenti “d’orientamento” necessari per affrontare il mondo d’oggi, chiamando a raccolta alcuni tra i principali intellettuali d’Europa, come Serge Latouche, Moni Ovadia, Don Ciotti, Ash Amin, Furio Colombo, Piero Sansonetti e tanti, tanti altri ancora. Parleremo certo della Crisi, ma parleremo anche delle sue conseguenze più odiose –il ritorno del razzismo-. E parleremo, tra le altre cose, delle nuove frontiere dei diritti civili, impegnandoci in prima persona nella battaglia per il testamento biologico, grazie alla presenza del sig. Beppino Englaro.”

Alessandro Oria – curatore sezione dibattiti

Il mondo di oggi non è un bel mondo, e forse non lo è stato mai. E’ però il nostro mondo, il mondo in cui cresciamo e viviamo, in cui amiamo e soffriamo. Non possiamo chiudere lo sguardo, non possiamo semplicemente rifiutarlo, poiché tutto tocca e tutto condiziona. Le nostre storie individuali, prima di tutto. È un mondo attraversato da crisi economiche e sociali drammatiche che stanno mettendo a repentaglio il benessere di tutti; è un mondo percorso da migrazioni epocali e dalle reazioni inquietanti di governi e società; un mondo dai rigurgiti reazionari e autoritari, che cercano di limitare le nostre libertà e i nostri diritti; un mondo in cui la persecuzione di consumatori di sostanze si fa sempre più spietata e dove il sistema mediatico appare sempre più reticente.
Questo è un mondo d’affrontare con coraggio e lucidità, e al Rototom Sunsplash, nella sua XVI edizione come nelle edizioni passate, questo coraggio certo non difetta. Grazie ai migliori intellettuali, giornalisti, scrittori, di tutto questo parleremo nelle giornate del festival, assumendoci la responsabilità d’esser ospiti su questa terra in cui tutte le vicende, anche le più minute, sono strettamente interconnesse le une alle altre.

Scheda “G/8 anni dopo.” Presentazione de “G8-2001 fare un golpe e farla franca”

Tre anni fa ospitammo Giuliano Giuliani e Lorenzo Guadagnucci a cinque anni esatti dai fatti di Genova. Fu l’occasione per approfondire quei giorni tremendi, e ascoltare dalle vive voci dei protagonisti verità e argomenti scomodi nell’Italia di ieri, e di oggi. Ci salutammo con la speranza di vedere costituirsi a breve la Commissione Parlamentare d’inchiesta, in un clima nuovo, più interessato alla verità. Dopo soli tre anni l’orizzonte si è ristretto, di commissioni non vi è stata nemmeno la traccia, e le prime sentenze della magistratura lasciano troppi dubbi in troppe persone, evocando una sostanziale impunità di chi a Genova organizzò, secondo le parole dell’alto funzionario di polizia Michelangelo Fournier, una “macelleria messicana”. E dopo tre anni abbiamo deciso di ripuntare la nostra attenzione su quegli avvenimenti, mostrando preziosi documentari come G8-2001, parlando di ciò che in questi tre anni è accaduto, e di ciò che invece non è accaduto. Lo faremo ospitando personalità come Furio Colombo, Beppe Cremagnani –autore del film-, e Giuliano Giuliani, che ri-accogliamo con tutto il nostro calore.

Scheda “Un altro mondo è possibile”

Chiusura in serie di fabbriche, grandi e piccole. Licenziamenti di massa. Sfratti e pignoramenti sempre più capillari. Grandi dirigenti posti sotto assedio da parte di lavoratori disperati. Vere e proprie rivolte popolari in stato embrionale. Questi sono solo alcuni degli effetti più macroscopici della Crisi che sta attraversando il mondo intero, stravolgendo paesaggi sociali e cancellando dogmi culturali. Una Crisi che si annuncia lunga, e imprevedibile negli esiti. E che rimette in discussione lo stesso modello di sviluppo che ha imperato negli ultimi decenni in tutto il mondo. Della Crisi come opportunità di ri-pensamento dei rapporti fra uomo e uomo e uomo e terra, e delle stesse idee che governano il mondo, parleremo appunto al Sunsplash, con ospiti d’eccezione quali Serge Latouche, il teorico della decrescita che già da anni ci ammonisce sulla fragilità del sistema economico, e poi Piero Sansonetti e Piero Sardo. Una grande occasione di confronto per non disperare in un altro mondo possibile, che si tiene proprio nei giorni del G8 di Sardegna.

Scheda Il ritorno dell'uomo nero: riflessioni sulla risorgenza del razzismo”

Alcune malattie del corpo sociale, in apparenza debellate da anni, rimangono invece in attesa di condizioni propizie per poter riesplodere, e trascinare tutti noi in luoghi scuri e freddi. Luoghi si sperava dimenticati.

Che in Italia, e in tutta Europa, la bestia del razzismo abbia rialzato la testa è ormai un fatto inequivocabile, come testimoniano i numerosissimi episodi di cronaca, che ci mostrano raid punitivi, pestaggi, violenze fisiche e morali, fino a trascinare con sé persino i meccanismi della giustizia. Il ritorno di questo veleno fa il paio con l’emergenza securitaria di cui ci occupammo lo scorso anno, quasi come sua conseguenza annunciata. E si sviluppa in una delle fasi economiche più critiche vissute da decenni dalla società industriale, che mette nuovamente i poveri a spartirsi risorse sempre più scarne. Abbiamo così deciso di continuare nella nostra indagine sui mutamenti profondi delle società europee, coinvolgendo intellettuali come Moni Ovadia, Don Ciotti, Ash Amin, Laura Balbo. Grazie a loro, e a tutti voi, cercheremo di fare un passo in avanti nella comprensione di questi tempi sempre più complicati.

Scheda “Privi di vita e orfani di morte: incontro sul biotestamento”

Vi sono casi in cui la società civile di un Paese ha posizioni nettamente più avanzate della sua classe politica. Divaricazioni reali che animano un dibattito pubblico spesso surreale, in cui troppo spesso si smarrisce il senso del discorso,e che finiscono per produrre brutte, bruttissime leggi.

Il sig. Beppino Englaro per diciassette anni ha condotto alla luce del sole una strenua lotta per far riconoscere a sua figlia Eluana, e a tutti noi, il diritto a non essere “orfana di vita e priva di morte”.

L’odissea sua e di sua figlia hanno costretto società e istituzioni italiane a fare i conti con un tema rimosso, che chiama in causa l’autodeterminazione dell’individuo di fronte a situazioni patologiche estreme, e che quindi ci parla della vita e della morte ai tempi della Tecnica.

Situazioni patologiche estreme come quella di Eluana, per diciassette anni mero involucro corporeo costretta contro la sua volontà a una non-vita dalle convinzioni etiche altrui. In questi mesi il Parlamento italiano, su fortissime pressioni di soggetti particolaristici ed estranei al nostro ordinamento, sta licenziando una legge definita dallo stesso presidente della Camera, G. Fini, “degna di uno stato etico”. Una legge che è la negazione stessa del concetto di testamento biologico.

Dall’altra parte sta il paese reale, che esprime orientamenti nettamente favorevoli al biotestamento, scosso in profondità dalla tragedia di Eluana, come rilevano tutti gli strumenti statistici d’opinione. Che fare?

In questo Friuli che tanta parte ha avuto nella vicenda con Beppino Englaro, Ferrruccio Saro, Ignazio Marino affronteremo tutte queste questioni, che ci parlano direttamente della laicità dello stato e della libertà delle persone. Della libertà di noi tutti. Cercando di fare, come sempre, la nostra seppur piccola parte.

Scheda “Un altro mondo è possibile” - 8 luglio 2009 alle 15,30. Area non profit

Chiusura in serie di fabbriche, grandi e piccole. Licenziamenti di massa. Sfratti e pignoramenti sempre più capillari. Grandi dirigenti posti sotto assedio da parte di lavoratori disperati. Vere e proprie rivolte popolari in stato embrionale. Questi sono solo alcuni degli effetti più macroscopici della Crisi che sta attraversando il mondo intero, stravolgendo paesaggi sociali e cancellando dogmi culturali. Una Crisi che si annuncia lunga, e imprevedibile negli esiti. E che rimette in discussione lo stesso modello di sviluppo che ha imperato negli ultimi decenni in tutto il mondo. Della Crisi come opportunità di ri-pensamento dei rapporti fra uomo e uomo e uomo e terra, e delle stesse idee che governano il mondo, parleremo appunto al Sunsplash, con ospiti d’eccezione quali Serge Latouche, il teorico della decrescita che già da anni ci ammonisce sulla fragilità del sistema economico, e poi Piero Sansonetti e Piero Sardo. Una grande occasione di confronto per non disperare in un altro mondo possibile, che si tiene proprio nei giorni del G8 di Sardegna.


Scheda Il ritorno dell'uomo nero: riflessioni sulla risorgenza del razzismo”. 10 luglio alle 15,30. Area no profit.

Alcune malattie del corpo sociale, in apparenza debellate da anni, rimangono invece in attesa di condizioni propizie per poter riesplodere, e trascinare tutti noi in luoghi scuri e freddi. Luoghi si sperava dimenticati.

Che in Italia, e in tutta Europa, la bestia del razzismo abbia rialzato la testa è ormai un fatto inequivocabile, come testimoniano i numerosissimi episodi di cronaca, che ci mostrano raid punitivi, pestaggi, violenze fisiche e morali, fino a trascinare con sé persino i meccanismi della giustizia. Il ritorno di questo veleno fa il paio con l’emergenza securitaria di cui ci occupammo lo scorso anno, quasi come sua conseguenza annunciata. E si sviluppa in una delle fasi economiche più critiche vissute da decenni dalla società industriale, che mette nuovamente i poveri a spartirsi risorse sempre più scarne. Abbiamo così deciso di continuare nella nostra indagine sui mutamenti profondi delle società europee, coinvolgendo intellettuali come Moni Ovadia, Don Ciotti, Ash Amin, Boris Pahor, Laura Balbo. Grazie a loro, e a tutti voi, cercheremo di fare un passo in avanti nella comprensione di questi tempi sempre più complicati.

Scheda “Privi di vita e orfani di morte: incontro sul biotestamento”. 11 luglio alle 15,30 . Area non profit.

Vi sono casi in cui la società civile di un Paese ha posizioni nettamente più avanzate della sua classe politica. Divaricazioni reali che animano un dibattito pubblico spesso surreale, in cui troppo spesso si smarrisce il senso del discorso,e che finiscono per produrre brutte, bruttissime leggi.

Il sig. Beppino Englaro per diciassette anni ha condotto alla luce del sole una strenua lotta per far riconoscere a sua figlia Eluana, e a tutti noi, il diritto a non essere “orfana di vita e priva di morte”.

L’odissea sua e di sua figlia hanno costretto società e istituzioni italiane a fare i conti con un tema rimosso, che chiama in causa l’autodeterminazione dell’individuo di fronte a situazioni patologiche estreme, e che quindi ci parla della vita e della morte ai tempi della Tecnica.

Situazioni patologiche estreme come quella di Eluana, per diciassette anni mero involucro corporeo costretta contro la sua volontà a una non-vita dalle convinzioni etiche altrui. In questi mesi il Parlamento italiano, su fortissime pressioni di soggetti particolaristici ed estranei al nostro ordinamento, sta licenziando una legge definita dallo stesso presidente della Camera, G. Fini, “degna di uno stato etico”. Una legge che è la negazione stessa del concetto di testamento biologico.

Dall’altra parte sta il paese reale, che esprime orientamenti nettamente favorevoli al biotestamento, scosso in profondità dalla tragedia di Eluana, come rilevano tutti gli strumenti statistici d’opinione. Che fare?

In questo Friuli che tanta parte ha avuto nella vicenda con Beppino Englaro, Ferrruccio Saro, Ignazio Marino affronteremo tutte queste questioni, che ci parlano direttamente della laicità dello stato e della libertà delle persone. Della libertà di noi tutti. Cercando di fare, come sempre, la nostra seppur piccola parte.

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