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giovedì 12 novembre 2009

IO AGEVOLO campagna a sostegno del Rototom SunSplash

noi agevoliamo la libertà di pensiero e cultura per non agevolare la formazione della mentalità sottomessa"
noi agevoliamo la libertà di pensiero e cultura per non agevolare la formazione della mentalità sottomessa

L'intolleranza fa male alla democrazia, la mancanza di rispetto e un gran segnale di ignoranza, se è questo che ci siamo meritati allora è ora di dare un segno che noi non ci stiamo, e che se impongono il regime, sappiano che avranno nuovamente la RESISTENZA!

http://www.rototomsunsplash.com/ioagevolo.phtml

"NON PROCESSATE BOB MARLEY" - ADESIONI

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Prima sono venuti a prendere gli zingari,
e noi non abbiamo protestato perché non eravamo zingari;
poi sono venuti a prendere gli ebrei,
e noi non abbiamo protestato perché non eravamo ebrei;
poi sono venuti a prendere i comunisti,
e noi non abbiamo protestato perché non eravamo comunisti;
poi sono venuti a prendere gli omosessuali,
e noi non abbiamo protestato perché non eravamo omosessuali;
infine sono venuti a prendere noi,
e non c'era più nessuno capace di protestare.


(liberamente ispirato a una poesia di Martin Niemöller)


Scarica il flyer della manifestazione QUI.

Invia il tuo messaggio (scritto o video) a freedom@rototom.com

mercoledì 11 novembre 2009

"Io agevolo" la cultura ... solidarietà al Sunsplash

Manifestazione in piazza a Udine

untitledSolidarietà compatta dal Centrosinistra.

Saranno lanciate una petizione e l’iniziativa "io agevolo"


Martedì 3 Novembre 2009,

UDINE - (Pt) Rototom Sunsplash ha trovato alleati di ogni versante culturale e politico: da Ignazio Marino a Debora Serracchiani, da Beppino Englaro a Giuliano Giuliani ma anche il consigliere regionale del Pd Giorgio Baiutti, il segretario regionale di Rc Kristian Franzil, il radicale Gianfranco Leonarduzzi, il consigliere provinciale Cristiano Shaurli, l’ex-assessore regionale Roberto Antonaz, per finire col sindaco di Udine Furio Honsell. E mentre anche Moni Ovadia auspica che la vicenda abbia una svolta positiva, essa diviene oggetto pure di un’interrogazione presentata dai parlamentari Rita Bernardini e Marco Perduca, mentre già in Regione una richiesta di chiarimento è stata rivolta da alcuni consiglieri (primo firmatario Baiutti).
È una battaglia su più piani quella che si annuncia. Innanzitutto Rototom prepara un collegio di difesa composto da avvocati di fama nazionale per affermare il principio di pulizia del Sunsplash ma anche “l’illogicità della Fini-Giovanardi nei punti contestati”. «Sarà lanciata una mobilitazione con petizione sul sito fuoriluogo.it e l’iniziativa “io agevolo” portata avanti ironicamente, per significare che l’agevolazione determinata dal festival non ha riguardato stupefacenti ma dialogo fra culture, libertà di pensiero, stampa, espressione e tanti altri diritti civili». Infine una manifestazione/concerto venerdì 13, in piazza Matteotti, a Udine, “Non processate Bob Marley”: «Dalle 18, sul palco, molti artisti e intellettuali che dimostreranno con arte e pensiero che di Sunsplash, in Friuli o altrove, c’è davvero bisogno».

sabato 11 luglio 2009

comunicati sindaci in solidarietà al Rototom

Comunicato stampa

Nella serata del 9 luglio 2009 i sindaci di Osoppo e di Gemona, Luigino Bottoni e Paolo Urbani, hanno voluto esprimere la propria solidarietà all'organizzazione del Rototom Sunsplash visitando ufficialmente il festival che chiuderà l’11 luglio.

Nelle parole dei sindaci è forte la comprensione delle difficoltà in cui si trova costretta a operare l'Ass. Culturale Rototom, soggetta da alcuni giorni a un numero sorprendente di controlli amministrativi. I sindaci hanno espresso pieno apprezzamento per l'edizione in corso del Sunsplash, caratterizzata da una situazione di ordine pubblico esemplare. E hanno ribadito il valore che la manifestazione rappresenta per la comunità territoriale dell'Alto Friuli, sia economico in quanto il Sunsplash ha una ricaduta sul territorio pari a circa quatto milioni di euro, sia promozionale e culturale. Forti di questa comunione di intenti, Bottoni e Urbani hanno infine manifestato la volontà di mettere in campo tutte le iniziative possibili per mantenere il Rototom Sunsplash al Parco del Rivellino, dove in questi undici anni il festival ha potuto crescere integrandosi alla perfezione col territorio.

Presente alla visita anche il sindaco di Buia, Luca Marcuzzo, che così ha commentato: “il nostro territorio ha assolutamente bisogno di iniziative di rilevanza internazionale come il Rototom Sunsplash per essere promosso e conosciuto in tutto il mondo, così come l'udinese ha bisogno di iniziative come il concerto di Madonna. E' certo legittimo pensare che in queste iniziative ci siano delle necessità di ordine pubblico e di sicurezza che devono essere garantite. Ed è evidente che se si ritiene che alcuni eventi di questo tipo potrebbero compromettere aspetti di sicurezza si debbono eseguire i relativi controlli. I controlli però debbono avvenire in maniera sempre equa, senza cadere in vessazioni. È anche evidente che se iniziative come il Sunsplash possono preoccupare per certi aspetti le istituzioni locali, è altresì necessario trovare delle alternative realmente praticabili per garantire comunque la possibilità di eventi dallo stesso impatto economico e promozionale”.

Don Luigi Ciotti al Rototom Sunsplash durante il dibattito sulla “risorgenza del razzismo”.

Comunicato stampa

“L’indignazione è di moda. Bisogna invece manifestare disgusto. Per tutto quello che sta succedendo. Il 2 luglio 2009 è stata una data tragica per il nostro paese. Quando è stato varato il pacchetto sicurezza. Dobbiamo essere disgustati e reagire. “così Don Luigi Ciotti oggi pomeriggio al Rototom Sunsplash durante il dibattito sulla “risorgenza del razzismo”. Applausi a non finire per chi ha annunciato ai presenti che il gruppo Abele “continuerà ad accogliere tutti e non emarginerà nessuno. E’ possibile coniugare legalità e accoglienza con fermezza e noi lo facciamo ogni giorno nei campi rom, Con i nostri operatori di strada. In Italia si combattono i poveri e non la povertà. Non si combatte la mafia ma i ragazzi che li compiono. Potete star sicuri che i veri criminali entrano in Italia con i documenti in regola e non con i barconi. Purtroppo in Italia c’è più penale e meno sociale. Si investono più soldi nell’ampliamento delle carceri e si tolgono alle cooperative sociali. Certamente il rispetto delle regole ci deve essere ma queste devono essere rispettate soprattutto dalla nostra classe politica dirigente e da chi sta è più in alto. Non è un caso che mentre si insiste sulla legge sulle intercettazioni per bloccare le inchieste a certi livelli si è rallentata volutamente la legge sulla prostituzione che potrebbe andare a toccare vicende recenti”. È duro Don Ciotti mentre attorno a lui la gente si fa sempre più attenta. Prima di lui aveva parlato Boris Pahor, scrittore che ha ricordato la vicenda di sua moglie, morta quattro giorni fa, sorella di un eroe sloveno. Pahor ha voluto ricordare che il razzismo italiano era nato ben prima con l’incendio della casa della cultura slovena bruciata il 13 luglio 1920 dalle camicie nere. A lui il pubblico del Rototom tributa l’applauso più lungo e più emozionante. “Bisogna fare memoria di quello che è successo perché non succeda più” dice andandosene. Moderato da Laura Balbo il dibattito era iniziato con Moni Ovadia affermando che il razzismo oggi stava tornando: “il ministro Maroni non ha titoli per parlare di razzismo ma sono gli africani, i rom che hanno i titoli per farlo. Non ha titolo chi pratica il razzismo ma chi lo subisce” . Infine è intervenuto Ash Amin studioso del razzismo che ha sottolineato come dopo l’11 settembre ogni politica di multiculturalità è stato abbandonato da molti paesi europei. Per il docente inglese sono importanti tre punti. Primo: il razzismo è sempre latente. Secondo: che in un periodo di apertura e democrazia i razzismi tornano sempre a imporsi. Terzo: che il razzismo vien sempre prima del pensiero. E non si può tornare alla cultura della differenza molto poco realistica.

Sabato 11 luglio ultimo giorno al Sunsplash: il programma

INCONTRI

VIVERE L’ENERGIA Ayahuasca: l’uso magico-medico (ore 10.30),

Ayahuasca: l’uso rituale (ore 15.00).AREANO PROFITAnfamiv: 25 anni assieme (ore 14.30),

INCONTRO SULBIOTESTAMENTO (ore 15.30)

CORSI E LABORATORI

VIVERE L’ENERGIA Meditazione del mattino (ore 07.30),Yantra Yoga (ore 09.00 e ore 16.45),

Meditazioni del Maestro Osho (ore 18.30).AREA NO PROFIT Contact Improvisation, laboratorio

di danza (ore 12.00 e ore 18.00),Colori Di Madre Terra, Bolle Di Sapone,Maschere africane,

Argento Vivo (ore 18.00).OLTRE CONFINI Didjeridoo (ore 14.30),Danza del ventre Fusion

(ore 16.30).PUERTO LOCO Percussioni samba e samba-reggae (ore 15.00),

Snake dance (ore 17.30).DANCEHALL Ballo jamaicano (ore 16.00).

DUB ROOM Costruisci il tuo sound system (ore 17.00).

CONCERTI

PALCO SHOWCASE

MACI’S MOBILE (ore 15.00) ,JOHNSTON’S BROTHERS (ore 16.00),

ANTI COI GUANTI & MYJAH (ore 17.00), ONE (ore 18.00),

RAS CHARMER & MYSTIC MC (ore 01.00)

MAIN STAGE

ore 18.30 GLEN WASHINGTON (JAM)

ore 20.00 RIDDIM COLONY(HU)

ore 21.00 AVALEIGH (UK)

ore 22.30 THIRD WORLD (JAM)

ore 24.30 ANTHONYB (JAM)

SOUND SYSTEM

ore 10.30 FREE YARD Ras Piva, Kia Roots,New Generation, Litta Sound, dj Rajo

ore 15.30 HOUSE OF RASTAFARI IMPERIALSOUND ARMY,RAS TEWELDE & BRO JULIO,

Humble Beat, Lion Roots,Roots Collective

ore 19.00 PUERTO LOCO Norte Sound System

ore 19.00 SHOWCASE Diegodj

ore 22.30 AREA NO PROFIT Gaiamaica Sound System

ore 01.00 DUB ROOMDREAD LION HI-FI, LINEA DI MASSA,ANGELDUB

FREE YARD Dan I & King Kietu,Sensi Star,Anti Ci Guanti, Groove Yard,Hi Tower

ore 02.00 DANCEHALL ONE LOVE HI POWAfeat.MARELLA

ALTRI SPETTACOLI

ore 16.30 AFRICAN VILLAGE LAFESTADELVILLAGGIO: spettacolo di musica, danza, teatro

ore 21.00 AREA NO PROFIT PERFORMANCE: “Pace E Paura: Il Rito”

ore 01.00 PUERTO LOCO BATERIABATUCANDO (samba-reggae)

venerdì 10 luglio 2009

Bunny Wailer devolve il proprio cachet in beneficienza alle popolazioni dell'Aquila.


durante il concerto di Bunny Wailer al parco del Rivellino il 9 luglio 2009 l’associazione Rototom ha comunicato che l’artista ha devoluto il suo cachet in beneficienza. Tre quarti alle comunità di Shashamani, in Etiopia e un quarto alle popolazioni degli Abruzzi colpite dal terremoto. Quest’ultima parte è stata data al Rototom perché possa aiutare a far rinascere il settore della musica all’Aquila.

lettera aperta di Filippo Giunta presidente associazione Rototom ai media

Lo stato c’è……ed è al Rototom.

Da quando è iniziato, il Rototom Sunsplash festival sta ricevendo, giorno dopo giorno, ogni controllo ed ispezione possibile ed immaginabile. Dai vigili del fuoco che scattano foto agli stand, ad una folta e nutrita rappresentanza dell’ispettorato del lavoro, dai NAS dei carabinieri ai vigili urbani (di un altro comune) al reparto Nucleo Operativo Ecologico (!!!) sempre dei carabinieri. Ringraziamo di cuore per cotanta attenzione nei nostri confronti da parte delle autorità amministrative oltre che delle forze dell’ordine: danno di certo un’immagine di grande efficienza e di abbondanza di mezzi e di forze di controllo. E dire che ci sono sindacati di polizia che lamentano ristrettezze, cittadini che si sentono così poco protetti da chiedere a gran voce il supporto di ronde civili, un tasso di delinquenza che qualche malalingua imputa ad un insufficiente controllo del territorio da parte dello Stato. Tutte fandonie: lo Stato c’è ed è al Sunsplash. Lo sta ampliamente e platealmente dimostrando. Se ancora qualcuno pensa che in Italia ci sia ancora la mafia, i grandi abusi edilizi, le rapine, gli stupri, il lavoro nero, lo sfruttamento della prostituzione, perché non ci sono abbastanza forze dell’ordine per contrastarla, venga al Sunsplash e si ricreda. Viva l’Italia, viva la legalità.

Filippo Giunta

Presidente dell’associazione culturale Rototom
Durante il suo concerto alle 00,45 malgrado una pioggia torrenziale Michael Franti è sceso in mezzo alle migliaia di persone che non hanno abbandonato il parco del Rivellino e hanno continuato a cantare e ballare con lui sottol'acqua che scendeva a fiumi.
La gente anche quanto Franti è risalito sul palco non ha lasciato ilparterre ma ha continuato a seguire il concerto.