venerdì 10 luglio 2009

lettera aperta di Filippo Giunta presidente associazione Rototom ai media

Lo stato c’è……ed è al Rototom.

Da quando è iniziato, il Rototom Sunsplash festival sta ricevendo, giorno dopo giorno, ogni controllo ed ispezione possibile ed immaginabile. Dai vigili del fuoco che scattano foto agli stand, ad una folta e nutrita rappresentanza dell’ispettorato del lavoro, dai NAS dei carabinieri ai vigili urbani (di un altro comune) al reparto Nucleo Operativo Ecologico (!!!) sempre dei carabinieri. Ringraziamo di cuore per cotanta attenzione nei nostri confronti da parte delle autorità amministrative oltre che delle forze dell’ordine: danno di certo un’immagine di grande efficienza e di abbondanza di mezzi e di forze di controllo. E dire che ci sono sindacati di polizia che lamentano ristrettezze, cittadini che si sentono così poco protetti da chiedere a gran voce il supporto di ronde civili, un tasso di delinquenza che qualche malalingua imputa ad un insufficiente controllo del territorio da parte dello Stato. Tutte fandonie: lo Stato c’è ed è al Sunsplash. Lo sta ampliamente e platealmente dimostrando. Se ancora qualcuno pensa che in Italia ci sia ancora la mafia, i grandi abusi edilizi, le rapine, gli stupri, il lavoro nero, lo sfruttamento della prostituzione, perché non ci sono abbastanza forze dell’ordine per contrastarla, venga al Sunsplash e si ricreda. Viva l’Italia, viva la legalità.

Filippo Giunta

Presidente dell’associazione culturale Rototom
Durante il suo concerto alle 00,45 malgrado una pioggia torrenziale Michael Franti è sceso in mezzo alle migliaia di persone che non hanno abbandonato il parco del Rivellino e hanno continuato a cantare e ballare con lui sottol'acqua che scendeva a fiumi.
La gente anche quanto Franti è risalito sul palco non ha lasciato ilparterre ma ha continuato a seguire il concerto.

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