Sarà la biodiversità il filo conduttore degli incontri di Avostanis, che per il diciottesimo anno consecutivo animeranno le serate estive nella corte dell'agritursimo Ai Colonos di Villacaccia dal 29 luglio all'8 settembre, attraverso l'organizzazione dell'associazione culturale Colonos. La rassegna di quest'anno, resa possibile ancora una volta dal sostegno dell'assessorato alla cultura della Regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Udine e del comune di Lestizza, grazie anche alla sponsorizzazione della Distilleria Domenis e di Nordest Banca, prosegue la riflessione già avviata nella precedente edizione, che con il titolo "Raze contadine ogm" era stata partecipe dell'allarme circa i risvolti etici, economici e sociali della degenerazione del sistema dell'agricoltura e del rapporto tra l'uomo e la terra.
Il tema di quest'anno, che trova sintesi nel logo "Cinc dêts, une man" (simbolo di un sistema con una molteplicità e varietà di elementi interagenti) coniato dal poeta Pierluigi Cappello, assume il principio vitale della "varietà biologica" non solo dal punto di vista ambientale, ma a tutto campo, a partire evidentemente dalle infinite forme di vita sul pianeta. "In un mondo globalizzato - spiega il direttore artistico Federico Rossi - dove l'omologazione di pasoliniana memoria avanza inesorabile, di fronte anche a una profondissima crisi economica che è crisi di un modello sociale arrivato in un certo senso al capolinea, quella della biodiversità diventa una questione strategica e della massima urgenza. Da parte nostra cerchiamo di offrire, in un'ottica di ecologia sociale e con lo stimolo di linguaggi culturali e creativi diversi, alcuni spunti di riflessione per ampliare la consapevolezza di questo valore primario che, grazie alla molteplicità che caratterizza i sistemi di vita, ha la capacità di garantire loro una maggiore complessità e quindi un più alto tasso di qualità delle condizioni di esistenza, di flessibilità, di interazioni, di adattamento alle mutazioni e di stabilità dinamica. Questa è una condizione indispensabile se ci poniamo nella prospettiva di rimodellare e rigenerare la società occidentale in cui viviamo".
La gran parte dei 18 appuntamenti di Avostanis svilupperanno la tematica della biodiversità su piani diversi, tra il micro e il macro, per cui vi troverà spazio la lunga ricerca svolta per un anno dall'artista Paolo Comuzzi tra le fotografie conservate gelosamente in qualche cassetto dalle famiglie della comunità di Villacaccia, ma allo stesso tempo anche la vita nel cosmo, di cui parlerà l'astronomo Nando Patat in una conferenza in friulano. L'avvio sarà dato da un dibattito sul Friuli, terra di pluralità per eccellenza a 360 gradi, per allargare quindi l'orizzonte alle diversità culturali di cui sono portatori i popoli: è stato invitato un indiano indigeno del Messico a testimoniare ai Colonos il valore e il rispetto sacro della terra, e infine sarà di grande rilevanza a livello locale e internazionale la partecipazione dell'artista sudafricana Esther Mahlangu, una scelta che è stata effettuata all'insegna del rapporto fra tradizione popolare e arte contemporanea, del protagonismo femminile e del superamento del cinismo europeo nei confronti di un continente vergognosamente dimenticato e sfruttato.
Dal 15 luglio il programma di Avostanis sarà disponibile sul sito: www.colonos.it
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