UNA PREGHIERA
Carissime e carissimi,
stiamo sollecitando persone e movimenti a scrivere al Presidente della Repubblica affinché non ratifichi le misure razziste, criminogene ed incostituzionali contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" approvato dal Senato in seconda lettura il 2 luglio 2009, ovvero rinvii alle Camere quel provvedimento chiedendone la modifica nelle parti palesemente incompatibili con la Costituzione e le norme del diritto internazionale recepite nell'ordinamento della Repubblica Italiana.
Vorremmo pregarvi:
a) di scrivere anche voi al Presidente della Repubblica in tal senso, e di rendere pubblica tale iniziativa comunicandola a mezzi d'informazione ed interlocutori vari;
b) di esortare altre persone a farlo, rendendo anch'esse pubblica la loro iniziativa;
c) di inviarci un vostro intervento da pubblicare sul nostro notiziario telematico quotidiano.
La tempestività è decisiva, ed altrettanto decisiva è la vastità della mobilitazione: sussistono i termini giuridici perché il Presidente della Repubblica possa rinviare alle Camere quell'atto, ma è evidente che sarà confortato in tale decisione dal visibile pronunciarsi di una vasta parte del popolo italiano in difesa del diritto, della civiltà, dell'umanità. Facciamo quanto è in nostro potere perché questo accada.
Per scrivere al Presidente della Repubblica l'indirizzo postale è: Presidente della Repubblica, piazza del Quirinale, 00187 Roma; il fax: 0646993125; l'indirizzo di posta elettronica e': presidenza.repubblica@quirinale.it ;
nel web: http://servizi.quirinale.it/webmail/
Un cordiale saluto,
il Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 7 luglio 2009
Mittente: Centro di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
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