sabato 11 luglio 2009

comunicati sindaci in solidarietà al Rototom

Comunicato stampa

Nella serata del 9 luglio 2009 i sindaci di Osoppo e di Gemona, Luigino Bottoni e Paolo Urbani, hanno voluto esprimere la propria solidarietà all'organizzazione del Rototom Sunsplash visitando ufficialmente il festival che chiuderà l’11 luglio.

Nelle parole dei sindaci è forte la comprensione delle difficoltà in cui si trova costretta a operare l'Ass. Culturale Rototom, soggetta da alcuni giorni a un numero sorprendente di controlli amministrativi. I sindaci hanno espresso pieno apprezzamento per l'edizione in corso del Sunsplash, caratterizzata da una situazione di ordine pubblico esemplare. E hanno ribadito il valore che la manifestazione rappresenta per la comunità territoriale dell'Alto Friuli, sia economico in quanto il Sunsplash ha una ricaduta sul territorio pari a circa quatto milioni di euro, sia promozionale e culturale. Forti di questa comunione di intenti, Bottoni e Urbani hanno infine manifestato la volontà di mettere in campo tutte le iniziative possibili per mantenere il Rototom Sunsplash al Parco del Rivellino, dove in questi undici anni il festival ha potuto crescere integrandosi alla perfezione col territorio.

Presente alla visita anche il sindaco di Buia, Luca Marcuzzo, che così ha commentato: “il nostro territorio ha assolutamente bisogno di iniziative di rilevanza internazionale come il Rototom Sunsplash per essere promosso e conosciuto in tutto il mondo, così come l'udinese ha bisogno di iniziative come il concerto di Madonna. E' certo legittimo pensare che in queste iniziative ci siano delle necessità di ordine pubblico e di sicurezza che devono essere garantite. Ed è evidente che se si ritiene che alcuni eventi di questo tipo potrebbero compromettere aspetti di sicurezza si debbono eseguire i relativi controlli. I controlli però debbono avvenire in maniera sempre equa, senza cadere in vessazioni. È anche evidente che se iniziative come il Sunsplash possono preoccupare per certi aspetti le istituzioni locali, è altresì necessario trovare delle alternative realmente praticabili per garantire comunque la possibilità di eventi dallo stesso impatto economico e promozionale”.

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