giovedì 28 maggio 2009

Presentazione del libro "A peste, fame et bello." di Enza Chiara Lai nel Borgo medioevale di Strassoldo_30 maggio 2009

CITTÀ DI CERVIGNANO DEL FRIULI - CLUB UNESCO DI AQUILEIA

Sabato 30 maggio 2009 alle ore 20.30, entro le mura del castello di Strassoldo il Comune di Cervignano del Friuli e il Club Unesco di Aquileia presentano il libro “A peste, fame et bello…” di Enza Chiara Lai.

Introdurranno l’incontro l’assessore alla cultura del Comune di Cervignano del Friuli Marco Cogato, il Presidente del Club Unesco Daniela Cassinari Fonzari e lo storico dott. Antonio Rossetti. Nell’arco della serata si alterneranno interventi dell’autrice, letture di alcuni brani tratti dal libro a cura dei sigg. Pizzi della Centa medievale di Joannis e balli a tema del gruppo folclorico di Cervignano del Friuli che attraverso la musica e le danze ricreeranno l’atmosfera del Friuli medievale.

Dalla seconda di copertina

In Friuli, dalla fine del XV secolo agli inizi del XVIII, centinaia di donne furono processate e incarcerate dal Sant’Uffizio di Aquileia e Concordia con l’accusa di praticare la magia e la stregoneria. Questo lavoro racconta le vicende di tre donne vissute nelle campagne della bassa pianura orientale friulana alla fine del ’500. Antonia, detta “la Capona”, è una vecchia, povera e sola, scacciata di casa dai figli dopo che è rimasta vedova. Da tutti è conosciuta come la strega di Cervignano: cura le sofferenze del corpo e dell’anima mescolando pratiche magiche e preghiere, medicamenti empirici e segni di croce; può curare un ammalato, favorire un amore, salvare un bambino, ma potrebbe anche, in virtù degli stessi poteri, provocare morti, malattie, discordie. Pascutta e Narda sono due donne di Moruzzis, un piccolo villaggio vicino a Terzo di Aquileia. Raccontano di essere Benandanti e di combattere le streghe nelle notti delle Tempora. Da queste battaglie notturne dipende l’esito dei raccolti: se vinceranno, in quell’anno ci sarà abbondanza, se soccomberanno alle streghe, carestia. Ma non è tutto. Affermano anche di vedere i morti, di parlare con loro, di fare da tramite tra i defunti e i loro parenti ancora in vita. La ricostruzione delle vicende “giudiziarie” di Antonia, di Pascutta e di Narda ha reso possibile analizzare, attraverso i fatti storici e le vicende sociali che hanno caratterizzato il Friuli in quel periodo, sia la condizione umana delle protagoniste, sia la dimensione dei rapporti economici, sociali e familiari della popolazione che viveva nella bassa pianura orientale alla fine del XVI secolo. Ma il libro racconta anche, e soprattutto, una storia di donne: madri, mogli, streghe, herbarie che non hanno mai avuto voce, ma che attraverso il loro sacrificio e il loro coraggio ci hanno tramandato le credenze e i saperi, le conoscenze e i riti di una cultura antica che in tutti noi perdura e riaffiora.

Note biografiche sull’autrice

Enza Chiara Lai è nata a Palmanova e vive a Cervignano del Friuli. Si è laureata in Filosofia con una tesi sulle tradizioni popolari friulane. Oltre all’insegnamento, da alcuni anni si dedica ad attività di ricerca in ambito socio-antropologico, con particolare riguardo alle tradizioni e alla cultura del Friuli, e alla storia delle donne. Di questi argomenti scrive su numerose riviste specializzate e periodici. In collaborazione con alcune università svolge ricerche su temi connessi alle tradizioni popolari e alla stregoneria; come esperto ha inoltre partecipato ai corsi di formazione per insegnanti di lingua e tradizioni friulane organizzati dall’università di Udine. Da alcuni anni elabora e segue progetti riguardanti la tutela della lingua e della cultura friulana in alcune scuole della provincia di Udine. Nel 2004 è stato pubblicato il saggio “Nel nome di Beleno. Cìdulis e pignarûi nelle tradizioni del Friuli nord-orientale” (ed. Ribis), nel quale vengono presi in esame la storia, le interpretazioni,i simboli e i miti legati ai fuochi rituali in Friuli. Nel 2006 è uscito, a cura del comune di Aiello e con il contributo della Regione, il volume “Aiello e Joannis. Invito a conoscere passato e presente”, con traduzione in friulano e in inglese, di cui ha scritto i testi e curato l’edizione. Nel dicembre dello scorso anno è stato presentato, per le edizioni Ribis, il volume “Una pagina della storia di Jalmicco. La Visita Apostolica di Bartolomeo da Porcia nel 1570”, incentrato sulle vicende storiche del paese di Jalmicco, ora frazione di Palmanova. Nell’ultima pubblicazione “Denonzia contra un benandante de Joannis. Malefici, sortilegi e battaglie notturne attorno alla fortezza di Palma” (ed. Ribis), l’autrice analizza un’antica credenza friulana secondo la quale alcuni uomini, conosciuti come benandanti, durante le notti delle tempora, combattono in estasi contro le streghe per assicurare la prosperità dei raccolti.

Per ulteriori informazioni
contattare la biblioteca via Trieste 33
33052 CERVIGNANO DEL FRIULI
tel. 0431-388540
e-mail biblioteca@com-cervignano-del-friuli.regione.fvg.it.


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