SALA MADRASSI – via Gemona – Udine
sabato 21 marzo ore 20,45
Concerto di “Gorni Kramer Quartet”
ospiti: Peter Soave e Martina Feri
ingresso libero
Dedicare a Gorni Kramer il nome del gruppo è operazione lodevole, meritoria e senz’altro dovuta al grande musicista e fisarmonicista scomparso nel 1995. I musicisti del quartetto sono una garanzia di super qualità: Sebastiano Zorza-fisarmonica, Marko Feri-chitarra, Aleksandar Paunović-basso e Giorgio Fritsch-batteria. Il repertorio spazia da brani dell’età d’oro del swing, sia europeo (italiano, francese) che americano, a balads jazz, tango argentino e musiche degli anni ’50-’60, con atmosfere di “valse musette” e “gypsy jazz”.
Il concerto è dedicato all’ultima fatica discografica dei quattro e cioè al CD
MODULANTE (2008 - Falcon Music CD280399 “Notes Vagabondes-Live” 2005 - Sinfonica AMV 04)
Ma per presentare il concerto, e di conseguenza il disco, ci affidiamo alle righe di alcuni grandi musicisti e critici:
Ci sono musiche che sono la memoria di un’epoca in senso sostanziale, capaci di far cogliere un clima, un complesso di sensazioni con maggior forza, chiarezza e immediatezza di qualsiasi dotto saggio. (…) La presenza, come ospiti, della cantante Martina Feri e del noto fisarmonicista Peter Soave impreziosiscono ulteriormente un’opera musicale ricca di affetto e attenzione per un mondo scomparso capace di ricordarci che c’e stata un’epoca non lontana in cui divertimento e qualità, inventiva e intrattenimento, stile, sentimento ed educazione – basti citare quattro pezzi di Bruno Martino - infine, come collante del costume sociale, si davano la mano e la cosiddetta musica leggera era interpretata da grandi professionisti, pieni di passione, serietà e consapevolezza artistica. (dal booklet del CD Modulante, Marco Maria Tosolini)
Il “Gorni Kramer Quartet” interpreta questo autore “barbaramente”, spogliandolo di pizzi e merletti: la musica che ne esce ha l’odore del carbone e non il profumo del pane appena sfornato, ha una dignità “altra”, diversa dall’originale …. e proprio per questi motivi, trovo che tale operazione sia la conferma dell’esistenza di magiche sintonie tra le varie culture…..
Non è un caso che questo progetto sia stato concepito in un’area transfrontaliera del Friuli Venezia-Giulia, crocevia di culture e persone forse inconsapevoli della propria ricchezza comunicativa. (dal booklet del CD Modulante, Valter Sivilotti)
“...un disco (Notes Vagabondes) che merita indubbiamente di essere conosciuto e divulgato, sia per la qualità degli interpreti, sia per la scelta del programma proposto. Gli ottimi esecutori, che compongono il “Gorni Kramer Quartet”...hanno il merito di farci compiere un affascinante viaggio – attraverso musiche “senza barriere”, al di la di stili e generi ben precisi – che dagli anni ’40 / ’50 giunge verso la fine del secolo scorso. (…) Il viaggio, nel tempo e nello spazio, propostoci dall’affiatato gruppo, ci porta poi in Francia, con un’altra parte abbastanza consistente del programma...interessante ed intrigante percorso musicale.” (dal sito www.accordion.com CD Review, Alessandro Mugnoz)
“Strumento sinfonico, ecumenico come pochi altri, la fisarmonica ha flirtato a lungo con una fama equivoca (resti di vino sul tavolo, suonatori ciechi all’angolo, la mala) e poi ne ha fatto ragione d’arte. Lo straordinario quartetto che rende omaggio nel nome ad uno dei suoi monumenti, e nato alla frontiera orientale d’Italia; miscela jazz e sensibilità balcaniche, fa grande musica. E non c’e piede che non prenda a battere, fianco femminile che non accenni a muoversi.” (La Regione Ticino, “The best of Youtube” di Erminio Ferrari)
“Un poker d’assi nel nome di Kramer...Modulante, una lezione di stile...fin dalle prime battute appare chiaro che stiamo parlando di un prodotto di classe, di esecuzioni impeccabili...nei credits troviamo uno la prestigiosa collaborazione di uno dei numero uno al mondo di bandoneon, fisarmonica e accordion: Peter Soave, musicista di origine italiana, nato e formatosi a Detroit, oggi il più accreditato esponente della cultura musicale ereditata dai grandi fisarmonicisti del passato...il quartetto ha saputo rileggere le composizioni del maestro Kramer con una chiave secca, senza fronzoli, molto nature...Un disco importante, questo del Gorni Kramer Quartet: molto più di un semplice omaggio o di un percorso della nostalgia.” (Messaggero Veneto)
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