CASA DELLA MUSICA - Via Dei Capitelli 3 TS
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Prosegue con successo il progetto inaugurato nel 2008 dal fotografo friulano Daniele Indrigo con il titolo “TERRE/SOGNI”.
Una nuova antologia di scatti sarà infatti in mostra da sabato 10 gennaio (vernice alle ore 17.30) presso lo spazio espositivo dell’agenzia Celtic Tours viaggi di Udine, con ingresso libero.
Difficile trovare infatti location più congeniale a questo “viaggio per immagini” nei cinque continenti, proprio laddove la natura ha saputo creare paesaggi e scenari così straordinari da sembrare parte di un mondo onirico e fiabesco: l’intento dell’autore è del resto proprio quello di restituirne delle rappresentazioni “belle” e “credibili” che trasmettano tranquillità, dispersione e insieme disorientamento nell’animo di chi le osserva.
Per far questo è necessario un lungo lavoro di ricerca, che consenta di cogliere gli aspetti più imprevedibili e spettacolari di ambienti e paesaggi estremi, ritratti spesso in condizioni climatiche avverse, per poterli poi filtrare altrettanto pazientemente, fino a raggiungere una loro re-interpretazione artistica con lo sviluppo in “camera chiara”, tipico della fotografia digitale.
In questo modo, l’autore può concentrarsi sulla resa plastica dei particolari e dei tagli di luce fino a raggiungere, pur senza inserire alcun elemento estraneo allo scatto originale, l’esito di un’immagine massimamente espressiva, adatta alla pregiata tecnica di stampa “fine art” ai pigmenti di carbone, nata per sfidare il tempo.
Le opere di Indrigo non nascondono quindi una forte ispirazione artistica e un gusto vicino al lavoro di cesello dell’incisore, che in questo caso scolpisce con la luce le forme e i dettagli che l’obiettivo ha catturato in diversi luoghi del mondo: l’ultima frontiera dell’Outback australiano, lo spettacolo naturale dei grandi parchi degli Stati Uniti, le terre estreme e magmatiche d’Islanda, i dolci paesaggi di Bretagna, Irlanda, Sicilia e le nuove suggestioni di quell’affascinante “terra di mezzo” tra Galles e Inghilterra, qui ritratta in tutto il suo incantamento di ombre sfuggenti e antichi misteri.
Il risultato è il frutto di un attraversamento che parte dalla sensibilità dell’artista, dalla sua capacità di cogliere i particolari, di riagganciare la scena iniziale per poi restituirla con il valore aggiunto di indimenticabili sensazioni, di vive emozioni, di prolungati momenti meditativi.
Dal mese di febbraio l’antologia di immagini di “Terre/Sogni” si arricchirà di una nuova selezione, presentata a Trieste negli spazi della Casa della Musica presso la Scuola di Musica 55, tra i vicoli da “porto di mare” di quella Città Vecchia, oggi finalmente restituiti a nuova vita proprio grazie all’arte e alla cultura.
Una nuova antologia di scatti sarà infatti in mostra da sabato 10 gennaio (vernice alle ore 17.30) presso lo spazio espositivo dell’agenzia Celtic Tours viaggi di Udine, con ingresso libero.
Difficile trovare infatti location più congeniale a questo “viaggio per immagini” nei cinque continenti, proprio laddove la natura ha saputo creare paesaggi e scenari così straordinari da sembrare parte di un mondo onirico e fiabesco: l’intento dell’autore è del resto proprio quello di restituirne delle rappresentazioni “belle” e “credibili” che trasmettano tranquillità, dispersione e insieme disorientamento nell’animo di chi le osserva.
Per far questo è necessario un lungo lavoro di ricerca, che consenta di cogliere gli aspetti più imprevedibili e spettacolari di ambienti e paesaggi estremi, ritratti spesso in condizioni climatiche avverse, per poterli poi filtrare altrettanto pazientemente, fino a raggiungere una loro re-interpretazione artistica con lo sviluppo in “camera chiara”, tipico della fotografia digitale.
In questo modo, l’autore può concentrarsi sulla resa plastica dei particolari e dei tagli di luce fino a raggiungere, pur senza inserire alcun elemento estraneo allo scatto originale, l’esito di un’immagine massimamente espressiva, adatta alla pregiata tecnica di stampa “fine art” ai pigmenti di carbone, nata per sfidare il tempo.
Le opere di Indrigo non nascondono quindi una forte ispirazione artistica e un gusto vicino al lavoro di cesello dell’incisore, che in questo caso scolpisce con la luce le forme e i dettagli che l’obiettivo ha catturato in diversi luoghi del mondo: l’ultima frontiera dell’Outback australiano, lo spettacolo naturale dei grandi parchi degli Stati Uniti, le terre estreme e magmatiche d’Islanda, i dolci paesaggi di Bretagna, Irlanda, Sicilia e le nuove suggestioni di quell’affascinante “terra di mezzo” tra Galles e Inghilterra, qui ritratta in tutto il suo incantamento di ombre sfuggenti e antichi misteri.
Il risultato è il frutto di un attraversamento che parte dalla sensibilità dell’artista, dalla sua capacità di cogliere i particolari, di riagganciare la scena iniziale per poi restituirla con il valore aggiunto di indimenticabili sensazioni, di vive emozioni, di prolungati momenti meditativi.
Dal mese di febbraio l’antologia di immagini di “Terre/Sogni” si arricchirà di una nuova selezione, presentata a Trieste negli spazi della Casa della Musica presso la Scuola di Musica 55, tra i vicoli da “porto di mare” di quella Città Vecchia, oggi finalmente restituiti a nuova vita proprio grazie all’arte e alla cultura.
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