Luigi Lo Cascio e il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG si ritrovano nella condivisione di un nuovo percorso di produzione teatrale, La caccia, liberamente ispirato a Baccanti di Euripide.
Teatro Palamostre - Udine 17 - 18 gennaio [Teatro Contatto]
info: http://www.cssudine.it/spettacoli_scheda.php/ID=214
La caccia è uno spettacolo ispirato a Baccanti di Euripide. Sbalzata fuori dal resto degli accadimenti, la trama mette in primo piano l’esperienza particolare del tiranno di Tebe Penteo, la sua decisione di estromettere Dioniso dalla città e la smisurata punizione del dio. Dioniso annebbierà infatti le facoltà mentali del sovrano, per condurlo a una enorme disfatta. In una scena su cui si proiettano le animazioni create da Nicola Console, Luigi Lo Cascio interpreta con grande intensità il caleidoscopio di stati d’animo di Penteo, la sua notte di tormenti e rivelazioni, un uomo rimasto solo e visitato solo da fantasmi che danno forma alle sue allucinazioni.
Con La caccia Luigi Lo Cascio e il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG si ritrovano nella condivisione di un nuovo percorso di produzione teatrale. Risale a dodici anni fa la prima avventura scenica ispirata alle tragedie di Euripide che aveva portato Luigi Lo Cascio a pensare e a comporre Verso Tebe, una scrittura teatrale pensata e realizzata assieme ad alcuni attori e amici della compagnia del CSS: Gabriele Benedetti, Alessio Boni, Pietro Faiella, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Liliana Massari, Sabrina Pelican, Sandra Toffolatti, incarnavano assieme a lui gli stralunati compagni di Cadmo alla ricerca del luogo ideale dove far sorgere la città di Tebe, nella bella ambientazione del parco dell’Università illuminato alla luce delle torce nel centro storico di Udine. L’anno prima molti di loro avevano già condiviso con Luigi la genesi del Labirinto di Orfeo, una drammaturgia collettiva pensata per coinvolgere un unico spettatore al centro di un percorso teatrale dall’intensa dimensione sensoriale ed emotiva. Nel 1998 Lo Cascio sarà fra i tre protagonisti (assieme a Rita Maffei e Emanuele Carucci Viterbi) di una scrittura originale di Giuliano Scabia, Gloria del teatro immaginario, con cui si concludeva una trilogia produttiva del CSS sulla scrittura dell’autore toscano. La felice rivelazione di Lo Cascio fra i nuovi volti del cinema italiano e i meritati successi che ne sono seguiti, hanno interrotto temporaneamente quel nostro comune percorso che oggi trova però una nuova occasione – intensamente voluta e ricercata da entrambe le parti – per riportare questo artista a esprimere nuovamente la sua passione e il suo impegno verso il teatro.
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La caccia è uno spettacolo ispirato a Baccanti di Euripide. Sbalzata fuori dal resto degli accadimenti, la trama mette in primo piano l’esperienza particolare del tiranno di Tebe Penteo, la sua decisione di estromettere Dioniso dalla città e la smisurata punizione del dio. Dioniso annebbierà infatti le facoltà mentali del sovrano, per condurlo a una enorme disfatta. In una scena su cui si proiettano le animazioni create da Nicola Console, Luigi Lo Cascio interpreta con grande intensità il caleidoscopio di stati d’animo di Penteo, la sua notte di tormenti e rivelazioni, un uomo rimasto solo e visitato solo da fantasmi che danno forma alle sue allucinazioni.
Con La caccia Luigi Lo Cascio e il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG si ritrovano nella condivisione di un nuovo percorso di produzione teatrale. Risale a dodici anni fa la prima avventura scenica ispirata alle tragedie di Euripide che aveva portato Luigi Lo Cascio a pensare e a comporre Verso Tebe, una scrittura teatrale pensata e realizzata assieme ad alcuni attori e amici della compagnia del CSS: Gabriele Benedetti, Alessio Boni, Pietro Faiella, Fabiano Fantini, Rita Maffei, Liliana Massari, Sabrina Pelican, Sandra Toffolatti, incarnavano assieme a lui gli stralunati compagni di Cadmo alla ricerca del luogo ideale dove far sorgere la città di Tebe, nella bella ambientazione del parco dell’Università illuminato alla luce delle torce nel centro storico di Udine. L’anno prima molti di loro avevano già condiviso con Luigi la genesi del Labirinto di Orfeo, una drammaturgia collettiva pensata per coinvolgere un unico spettatore al centro di un percorso teatrale dall’intensa dimensione sensoriale ed emotiva. Nel 1998 Lo Cascio sarà fra i tre protagonisti (assieme a Rita Maffei e Emanuele Carucci Viterbi) di una scrittura originale di Giuliano Scabia, Gloria del teatro immaginario, con cui si concludeva una trilogia produttiva del CSS sulla scrittura dell’autore toscano. La felice rivelazione di Lo Cascio fra i nuovi volti del cinema italiano e i meritati successi che ne sono seguiti, hanno interrotto temporaneamente quel nostro comune percorso che oggi trova però una nuova occasione – intensamente voluta e ricercata da entrambe le parti – per riportare questo artista a esprimere nuovamente la sua passione e il suo impegno verso il teatro.
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