venerdì 28 novembre 2008

Prima del primo - I CONTEMPORANEI 3000

Udine - sab 29 novembre 2008 Via Mercatovecchio 28

Quaranta artisti portano a mano la loro opera per una collettiva-lampo che si conclude all'alba
Si intitola “Prima del primo”, e non a caso, la collettiva lampo, ideata da Giorgio Valentinuzzi, che si svolgerà sabato 29 novembre nella sede storica del Centro culturale udinese “I Contemporanei 3000”, in via Mercatovecchio 28, alla quale daranno vita 40 artisti. Saranno gli stessi consociati convenuti a portare brevi manu una loro opera, pittorica, scultorea, grafica o fotografica, alle 18.30 per l’apertura della mostra, lasciandola in esposizione per la durata della rassegna, che chiuderà entro l’alba successiva. La mostra, che è un appuntamento tradizionale di fine anno de I Contemporanei 3000 e che da sempre si svolgeva al primo dicembre, è stata in questa occasione anticipata, come spiega il titolo, a rimarcare l’estraneità e la distanza del Centro culturale udinese dall’esasperazione consumistica dicembrina. L’expo-blitz di sabato, che nell’elenco delle mostre dei I Contemporanei reca il numero 102, sarà anche occasione per un brindisi commemorativo del drammaturgo, regista e artista albanese Ronald Kosturi, passato quest’anno dalla contemporaneità all’eternità.

Mostra n. duemilaserpentottodi Rodolfo Rudy COZZIPrima del primo e ancor prima, che il tem-po manca sempre e non soltanto lui, men-tre la grande battaglia di un nuovo dicem-bre sta per divampare e sarà ancora fattadi prezzi e di cose vacue e vane, in unmomento che a tutto tranne che a questodovrebbe far pensare e a combattere saràancora un esercito che più passa il tempopiù sembra ricordar cenciose orde che siaggirano nelle nebbie degli albori del se-condo e non già del terzo millennio. Saràforse colpa del fatto che non abbiamo an-cora l’ora legale tutto l’anno, come c’è chiauspica, per salvare il mondo; mentre ab-biamo pur sempre le svendite tutto l’annoe si comincerà proprio in dicembre, ma nonper i Contemporanei, ché l’arte non è insaldo e nemmeno lo son le idee. Mai. Ilpensiero non sbanda e non si contrabban-da, può finire al bando, ma non si benda evede oltre, anche verso quel mese chechiude l’anno ma mai il malanno. Lui, così,si attesta qui, prima del primo in questaterra di nessuno, quindi di tutti e soprattut-to del Serpentario che cambia il nomecome la pelle, perde il pelo ma non il pen-nello, ma non lascia il proprio celeste sen-tiero e così continua a rinnovare il suo ap-puntamento d’intelletto, che non conoscecrisi. A festeggiare sono stati come sem-pre chiamati tutti gli amici, con la prova diesistenza in vita dei loro eclettici e vorticosineuroni, consistente in una nuova operache per questa circostanza giungerà brevimanu e rimarrà alla vista del convivio peril durar dello stesso e nessun altro primadell’autore l’avrà veduta, né dopo il sim-posio qui si potrà vedere: sarà un’expo-blitz che, per seguire i tempi, li precorrerefino a giungere prima del primo ad augu-rare la buona fortuna a Giorgio, figlio e pa-dre dell’Ofiuco nel giorno che, come eglivuole, a lui riconduco ma non dico


autori: Edi Antoniolo, Marianna Azzolini, Lucio Bagath, Eli Barudi, Roberto Boccolini, Tito Comessatti, Paolo Coretti, Rodolfo Cozzi, Daniele Cozzi, Graziano Cuberli, Tiziana Da Gorizzo, Daniele Dagaro, Giorgio Dal Canton, Carla Dall'Acqua, Davide Daveluch Nadalutti, Luciano Di Sopra, Laura Fonovich, Jole Fontana, Paolo Furlanis, Fernando Gallici, Giorgio Garofalo, Amèlie Guyonnet, Alban Ikonomi, Giorgia Lenardon, Silvia Lepore, Elisa Lodolo, Ennio Malisan, Domenico Meni Agostino, Carlo Milic, Sandro Pellarin, Stefano Perespuni, Manuel Piazza, Loris Rodorigo, Valentina Rossi, Fabio Snidero, Mario Spizzamiglio, Andrea Toniozzo, Katia Toso, Giorgio Valentinuzzi, Alessandro Zorzi

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