mercoledì 25 marzo 2009

Il 26 e 27 marzo al Deposito Giordani

Giovedì 26 Marzo: SALOTTO GIORDANI in concerto IL MORO E IL QUASI BIONDO!
Terzo appuntamento col SALOTTO GIORDANI: HAPPY HOUR dalle 21 alle 22 ... prima e dopo i concerti dj set con TAFFY (WAVENGERS - ROCK INDIE WAVE SKA)... questa sera sul palco IL MORO E IL QUASI BIONDO! ...
Giovedì 26 marzo prosegue il ciclo di appuntamenti a ingresso libero denominato "SALOTTO GIORDANI".
In occasione di questo appuntamento avremo come ospiti una band davvero sensazionale: IL MORO E IL QUASI BIONDO.
A seguire dj set di TAFFY.
Una proposta di musica di qualità a ingresso gratuito nei rinnovati locali del Deposito Giordani di Pordenone, nella nuova sala "Gigi Boz"
con happy hour dalle ore 21 alle ore 22. Una serata di intrattenimento musicale libera e intelligente, per arricchire il panorama delle notti pordenonesi.


Ingresso: gratuito - info Associazione Deposito - tel 0434-242480

Venerdì 27 Marzo: STORIE GIOVANI - Mosaico della cittá + CARNICATS LIVE!
La città diventa contenitore di sentimenti contrastanti. Come esprimerli? Per farlo i giovani artisti pordenonesi scelgono una performance "a mosaico": mettono a nudo il loro universo interiore raccontandosi tra musica, teatro, video, illustrazioni, foto, letture... A supportarli con un live act l'esplosiva crew dei Carnicats, complesso hip-hop dalle mille sperimentazioni linguistiche e sonore che dalle alpi carniche al mare è già fenomeno di costume.
Ingresso gratuito - info: io@depositogiordani.it - tel 348 7768935 - 0434 242480
Apertura porte ore 20.30 - Inizio spettacolo storie giovani "mosaico della cittá" ore 21.00, inizio live act Carnicats ore 22.00.
info + bio
IL MORO E IL QUASI BIONDO


"Il moro e il quasi biondo" è un film, anzi no, avrebbe dovuto esserlo, lo sarà?
"Il moro e il quasi biondo" è un gruppo, anzi no, è un progetto a più ampio spettro, ma non sono in due, sono in tre, e non solo.
"Questa è una parentesi: )" è la colonna sonora di un film che non c'è, quindi è un disco con delle canzoni: idee che affollano idee, partendo da un punto di ascolto tremendamente reale. L'immaginario dunque è prettamente filmico, la forma è quella di brani musicali legati tra loro in una struttura visiva forte e coesa.
Quello che abbiamo tra le mani è però un cd, e come tale dobbiamo trattarlo. Siamo quindi in un contesto di elettronica sperimentale tout-court, fatto di frame sonori figli di cinema e tv, di azioni ripetitive e banali quanto quella di saltare da un canale all'altro nel marasma del non sapere cosa si desidera veramente tra proposte intrise di nulla o di ricordi alti e sbiaditi, dove s'inseriscono voci alla stregua di integrazioni strumentali.
In un ideale decoupage tecnico i totali sono sostenuti da suoni scarni e tedeschi che ricordano "Blips" di Miumi e ad ogni cambiamento di inquadratura intervengono altri temi che definiscono ambienti, personaggi o semplici oggetti.
La resa quasi onomatopeica di alcuni abbinamenti musica-titoli gioca con certe distorsioni elettriche vicine ai Grandaddy o anche a The Spinto Band ("Melodia in scatola", "Gorgoglio dell'intestino"), mentre altre panoramiche, più legate alla cultura classica cinematografica ("Il nome dello sceriffo Garrett", "Robert, tassista e bravo ragazzo"), sembrano raschiate da venti polverosi o tremolanti come file di automobili in moto, viste attraverso i loro gas d scarico.
La cosa bella è che non si soffoca, anzi, si prolungano una leggerezza cristallina e un grande piacere d'ascolto.

L'esordio della band che mischia elettronica e influenze filmiche

"Questa è una parentesi: )" è il disco d'esordio de Il Moro e Il Quasi Biondo.
Non si tratta di un duo ma del progetto di Lorenzo Commisso (che ha suonato in Ok/No, Papiers Collés e Ricciobianco), di Roberto D'Agostin (già batterista di Ricciobianco, autore di cruciverba e di articoli di fonetica) e di Mario Ruggiero (esperto in mockumentary e videomaker).

Al disco hanno collaborato anche Matteo Dainese (Deiligt, già Ulan Bator, Here, Meathead) alle batterie, Uanza (Arbeiter) al sintetizzatore e HC Rebel (ex Amari e giudice dei campionati mondiali Technics DMC World) ai piatti. Quest'ultimo ne ha poi curato il missaggio e il mastering.
Il disco appare come una successione di situazioni paragonabili al procedere di scene e sequenze filmiche, in cui la struttura d'insieme prevale su quella dei brani.
Si tratta, musicalmente parlando, di elettronica che cerca di uscire dalla propria griglia, servendosi di tanti strumenti acustici E prendendo ispirazione dai paesaggi urbani, desertici e tropicali.

Ne vengono fuori sonorità pop benché in un contesto più sperimentale, metatmosfere glitch e lapsus significativi.


Deposito Giordani, via Prasecco, 13 - Pordenone [mappa] - Tel. e Fax 0434 242480

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