In quest’opera un insegnante di un liceo tedesco propone un “singolare” esperimento per mostrare ai suoi studenti come funziona un governo totalitario: inizia così un gioco di ruolo dalle tragiche conseguenze. Un caso cinematografico, inquietante e avvincente: indaga sulle coscienze delle nuove generazioni che si considerano immuni dall'avvento di nuove dittature, rifacendosi a una storia vera.
Dopo le atrocità dell’Olocausto e la cecità inspiegabile di una generazione che ha accettato le follie del Führer, sarebbe possibile il formarsi di una nuova simile dittatura? Potrebbe accadere anche oggi, soprattutto in Germania? La terribile risposta è contenuta nella rivisitazione in chiave moderna di un esperimento di obbedienza cieca realmente avvenuto in California nel 1967.
Per spiegare l'adesione dei tedeschi al nazismo e degli studenti a “L'onda”, il regista Dennis Gansel parla di fattore psicologico. “Nel film ci sono musiche, colori, divertimenti e feste di gruppo: analogamente il nazismo cercò il consenso attraverso manifestazioni di grande impatto visivo, cinema di propaganda e radio. Oggi sicuramente ci si servirebbe di FaceBook e MySpace – dice il regista”.
Film pedagogico sull'ombra del totalitarismo nella società contemporanea e sulle sconcertanti reazioni psicologiche create dalla forza di un gruppo di appartenenza, “L’onda” è stato accolto dal pubblico della ventiseiesima edizione del Torino Film Festival con unanime entusiasmo e premiato per la miglior sceneggiatura.
di Dennis Gansel Germania 2008, 101’ con Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt dal 27 febbraio al 5 marzo ore 16.00 – 18.00 – 20.00 – 22.00NOVITÀ - PRIMA VISIONE IN ESCLUSIVA
L’ONDA (Die Welle)
VISIONARIO
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