Ass.Cult. BARRIOSUR
presentano rassegna cinematografica
ARGENTINISSIMA
EL ABRAZO PARTIDO di Daniel Burman (Argentina/Italia/Spagna/Francia – 2004)
Ariel è un giovane argentino che appartiene a una famiglia di ebrei polacchi sfuggiti all`Olocausto. Non ha mai conosciuto suo padre che ha lasciato la famiglia per raggiungere Israele mentre lui era ancora nel ventre materno. Ora l´uomo vorrebbe conoscerlo ma lui si rifiuta, apparentemente interessato solo a lasciare una vita mediocre a Buenos Aires ottenendo la cittadinanza polacca. In realtà indaga e si trova di fronte a una realta` inaspettata. Un film che affronta il tema del flusso migratorio che dall`Argentina spinge gli appartenenti alla seconda o terza generazione a percorrere le vie in senso contrario rispetto ai padri o ai nonni. Si occupa però anche del senso di appartenenza (o meno) degli ebrei della diaspora post Olocausto. Sa farlo con intelligenza e con un tocco di malinconia che non guasta.
ingresso con tessera F.I.C.C. in vendita a 10 euro valida per tutte le proiezioni sino al 31 dicembre 2009
il Circolo del Cinema Metropolis aderisce alla F.I.C.C. – Federazione Italiana Circoli Cinematografici
Per ulteriori informazioni: www.tangofurioso.it
CRONACHE DI PUBBLICA DISTRUZIONE
diario della precarietà
Intervengono: Manuel Posada e Stefano Micheletti della Rete Precari Veneto
ingresso con tessera F.I.C.C. in vendita a 10 euro valida per tutte le proiezioni sino al 31 dicembre 2009
il Circolo del Cinema Metropolis aderisce alla F.I.C.C. – Federazione Italiana Circoli Cinematografici
Per ulteriori informazioni: www.tangofurioso.it
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Martedì 31 marzo - ore 18.30
D O C U M E N T A R I O
CRONACHE DI PUBBLICA DISTRUZIONE
diario della precarietà
Intervengono: Manuel Posada e Stefano Micheletti della Rete Precari Veneto
nell'ambito della videorassegna Jazz al Knulp presentano
ICP ORCHESTRA Misha MENGELBERG / Anthony BRAXTON
Amsterdam, 2005
Una delle più efficienti, scatenate, irriverenti, sofisticate macchine di divertimento musicale del continente europeo.
Piccole miniature sonore dal carattere eccentrico e provocatorio, giustapposizioni di stili e linguaggi musicali, lamenti blues che aprono la strada a feroci dissonanze, cadenze di easy swing improvvisamente interrotte da passaggi di anarchia ritmica: Instant Composers Pool.
La genialità del pianista e compositore Misha Mengelberg e del poliedrico batterista Han Bennink sono i cardini dell’orchestra e la testimonianza più autorevole di una scena musicale olandese che fin dagli anni sessanta non cessa di incrociarsi con i percorsi dei grandi jazzisti e compositori americani, di sfornare nuovi e originali talenti, di scrivere pagine fondamentali nella storia della musica moderna. Un’occasione unica per incontrare il paradigma vivente del significato più alto di musica dal vivo.
La genialità del pianista e compositore Misha Mengelberg e del poliedrico batterista Han Bennink sono i cardini dell’orchestra e la testimonianza più autorevole di una scena musicale olandese che fin dagli anni sessanta non cessa di incrociarsi con i percorsi dei grandi jazzisti e compositori americani, di sfornare nuovi e originali talenti, di scrivere pagine fondamentali nella storia della musica moderna. Un’occasione unica per incontrare il paradigma vivente del significato più alto di musica dal vivo.
inaugurazione della mostra
L’ELOGIO DEL RICCIO di Andrea Guerzoni
L'artista presenta nella mostra personale presso Knulp e MetroKubo / DDCUBE di Trieste una selezione di disegni, lavori su tela ed i suoi "librini" di aforismi e poesie.
Prosegue fino al 5 maggio.
via Madonna del Mare 7/a, Trieste. Orari:10/24 chiuso il mercoledì
via Dei Capitelli 6563bTrieste. Orari: ven/sab 15/20 (ulteriori visite su prenotazione al 3337245244)
Il riccio, diversamente dal porcospino che trafigge con i suoi aculei se si sente minacciato, è una creatura che si arrotola su se stessa come una palla quando avverte il pericolo.
Andrea Guerzoni predilige autori crepuscolari o notturni, dalle abitudini solitarie e scontrose, capaci di trasformarsi in una sfera spinosa difficilmente attaccabile, ma dall’animo gentile e fragile.
I poeti Fernando Pessoa e Alda Merini e le artiste Carol Rama e Louise Bourgeois, “sono trasformati dalla sua mano sicura in “figurine”, all’apparenza divertenti, inoffensive e rassicuranti, simili ai disegni per fumetti o a quelli infantili. In realtà, portatrici di tematiche e messaggi disorientanti, irritanti, niente affatto frivoli come la sofferenza e la difficoltà esistenziale e psicologica, l’isolamento e la diversità avvertita dall’uomo, in particolare dell’artista, nell’incontro/scontro con la società. Scegliendo questi maestri di “vita difficile”, l’artista torinese ha voluto sottolinearne il legame di affinità spirituale e fare loro un sincero elogio, attraverso l’uso di un linguaggio grafico carico di leggerezza ed ironia” (Claudia Giraud, ESPOARTE Contemporary Art Magazine n. 47).
Talvolta un riccio viene scambiato per porcospino, o viceversa…
Il dilemma del porcospino afferma che tanto più due esseri si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno l’uno con l’altro. La storiella di Arthur Schopenhauer racconta di un gruppo di porcospini sorpresi dal freddo che, per far fronte al gelo, pensano bene di stringersi per scaldarsi a vicenda. Ovviamente, al solo avvicinarsi, si feriscono tra loro con gli aculei, fino a quando il dolore non li costringe ad allontanarsi. Separandosi, i porcospini percepiscono nuovamente il gelo e tornano di nuovo a stare insieme e continuano così ad alternare vicinanza e lontananza, finché non trovano una moderata distanza reciproca, che rappresenta per loro la migliore posizione.
Due grandi pulsioni dell'uomo: la necessità di sentirsi parte di una comunità e contemporaneamente di essere un individuo indipendente. La difficoltà di separare il piacere dal dolore in qualsiasi rapporto sociale.
“Un frammento dovrebbe essere separato dal mondo circostante come una piccola opera d'arte, e compiuto in se stesso, come un riccio” (Friedrich Schlegel, altro filosofo tedesco vissuto tra XVIII e XIX sec.).
Andrea Guerzoni scrive e disegna aforismi per consegnare in pochi istanti un frammento dell’esistenza.
In una situazione, al tempo stesso tragica e comica, il pianto e il riso, l’alto e il basso, il sublime e il triviale si intrecciano in un unico “ri-tratto”.
Il tono mordace, la levità gradevole quanto ingannevole che fa da supporto a contenuti in genere ponderosi, sono la sua cifra stilistica.
Andrea Guerzoni predilige autori crepuscolari o notturni, dalle abitudini solitarie e scontrose, capaci di trasformarsi in una sfera spinosa difficilmente attaccabile, ma dall’animo gentile e fragile.
I poeti Fernando Pessoa e Alda Merini e le artiste Carol Rama e Louise Bourgeois, “sono trasformati dalla sua mano sicura in “figurine”, all’apparenza divertenti, inoffensive e rassicuranti, simili ai disegni per fumetti o a quelli infantili. In realtà, portatrici di tematiche e messaggi disorientanti, irritanti, niente affatto frivoli come la sofferenza e la difficoltà esistenziale e psicologica, l’isolamento e la diversità avvertita dall’uomo, in particolare dell’artista, nell’incontro/scontro con la società. Scegliendo questi maestri di “vita difficile”, l’artista torinese ha voluto sottolinearne il legame di affinità spirituale e fare loro un sincero elogio, attraverso l’uso di un linguaggio grafico carico di leggerezza ed ironia” (Claudia Giraud, ESPOARTE Contemporary Art Magazine n. 47).
Talvolta un riccio viene scambiato per porcospino, o viceversa…
Il dilemma del porcospino afferma che tanto più due esseri si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno l’uno con l’altro. La storiella di Arthur Schopenhauer racconta di un gruppo di porcospini sorpresi dal freddo che, per far fronte al gelo, pensano bene di stringersi per scaldarsi a vicenda. Ovviamente, al solo avvicinarsi, si feriscono tra loro con gli aculei, fino a quando il dolore non li costringe ad allontanarsi. Separandosi, i porcospini percepiscono nuovamente il gelo e tornano di nuovo a stare insieme e continuano così ad alternare vicinanza e lontananza, finché non trovano una moderata distanza reciproca, che rappresenta per loro la migliore posizione.
Due grandi pulsioni dell'uomo: la necessità di sentirsi parte di una comunità e contemporaneamente di essere un individuo indipendente. La difficoltà di separare il piacere dal dolore in qualsiasi rapporto sociale.
“Un frammento dovrebbe essere separato dal mondo circostante come una piccola opera d'arte, e compiuto in se stesso, come un riccio” (Friedrich Schlegel, altro filosofo tedesco vissuto tra XVIII e XIX sec.).
Andrea Guerzoni scrive e disegna aforismi per consegnare in pochi istanti un frammento dell’esistenza.
In una situazione, al tempo stesso tragica e comica, il pianto e il riso, l’alto e il basso, il sublime e il triviale si intrecciano in un unico “ri-tratto”.
Il tono mordace, la levità gradevole quanto ingannevole che fa da supporto a contenuti in genere ponderosi, sono la sua cifra stilistica.
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