sabato 4 aprile 2009

Jozef Van Wissem sabato 4 aprile al Kobo Shop - Udine

Jozef Van Wissem (liuto avant folk + tapes // Important Records // NED)
http://www.jozefvanwissem.com/
http://www.myspace.com/vanwissem

sabato 4 aprile @ Kobo Shop via Palladio 7 - Udine
h 18 - ingresso gratuito
http://www.myspace.com/koboshop

Quale strumento meno attuale del liuto? Eppure Jozef Van Wissem, sopraffino esecutore e compositore olandese, riesce a svecchiare la tradizione rinascimentale e barocca di questo strumento innestando nei suoi dischi elementi di folk, minimalismo, manipolazioni elettroniche, improvvisazione, decostruzioni simmetriche e palindromiche, giochi di specchi. La sua musica non ha una semplice progressione lineare, ma piuttosto crea un flusso di suono che fa scivolare l'ascoltatore in una dimensione temporale altra. Il suo approccio unico, colto ma non convenzionale, gli permette altresì di cimentarsi con colonne sonore, insegnare composizione e improvvisazione, collaborare con successo tanto con Gary Lucas (chitarrista di Cpt. Beefheart) quanto con Tetuzi Akiyama, col piccolo genio del fingerpicking James Blackshaw quanto col maestro del suono industriale Maurizio Bianchi.

"Sono davvero pochi i musicisti che utilizzano uno strumento così antico facendolo risaltare con tale senso della modernità e se ancora mi passate il termine, con spirito d'avanguardia" - Gino dal Soler, Blow Up

"Jozef van Wissem has a creative obsession with the concepts of backwards or mirror images. On this cd he applies various palindromes. Van Wissem is accompanied on his gorgeous solos by Gary Lucas who performs a dobro solo that has the sense of intense adventure and motivation" - Eugene Chadbourne

"the certainties of the 17th century holding tight the ugly beauty that we now see scattered around us. I loved these CDs by Jozef van Wissem, A Rose by any other Name and Stations of the Cross. And then I received a new album, A Priori, and I immediately played it and heard its stark and repetitive intensity, its stately and glacial march. There is nothing quite like it that I have heard before - it is timeless, breathing deeply and exhaling showers of snow, endless circles, mirrors, spirals, the sea. When Jozef plays the lute, he pours out endless space. What can I say but let the rain come, close your eyes and watch the stars fall and rise and fall again" - David Tibet/Current 93

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