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mercoledì 8 luglio 2009

INCREDIBILE INDIA! foto Pierpaolo Mittica / 11 Luglio 2009 - DOCUMENT NOW 2009

Galleria OpenSpace Le Monelle
DOCUMENT NOW 2009

www.lemonelle.biz/documentnow

presenta

INCREDIBILE INDIA!
foto di Pierpaolo Mittica

11 Luglio 2009 - 30 Settembre 2009

Inaugurazione sabato 11 Luglio 2009 ore 18.39
Galleria OpenSpace Le Monelle
Palazzo "Di Piazza-Crapiz"
Via XXVIII Aprile, 5
Gemona del Friuli - UDINE


“Incredible India!” è il motto dell’ente del turismo indiano per promuovere le meraviglie storiche e culturali di questo enorme paese. Di incredibile l’India non ha solo la storia, i monumenti e la cultura, ma anche altri aspetti che fanno di questa terra uno dei luoghi più contrastanti al mondo e più complicati da comprendere.
La mostra, terzo appuntamento espositivo del progetto “Document Now 2009”, intitolata “Incredibile India!” del fotografo Pierpaolo Mittica si inaugura sabato 11 Luglio 2009 alle ore 18.30 presso la Galleria OpenSpace Le Monelle di Gemona del Friuli (UD). La mostra reportage rimarrà aperta sino al 30 Settembre 2009.

INCREDIBILE INDIA! DI PIERPAOLO MITTICAL’india, nella visione più semplificata, parziale e ottimista che viene trasmessa dai più importanti mass media, è uno dei paesi con il maggior sviluppo attuale, con un prodotto interno lordo in crescita del 7% annuo, e che fa concorrenza al gigante Cina. È la terra della tecnologia, con il settore informatico e della ricerca più all’avanguardia. È il compartimento della grande industria con colossi tra i più importanti a livello mondiale. È la più grande democrazia al mondo, con un miliardo e centomila persone, dove convivono popoli e culture diverse, con 23 lingue ufficiali. È la terra della spiritualità, luogo di incontro di tutte le religioni e di molte filosofie e pratiche orientali, che attraggono milioni di studiosi o semplici curiosi ogni anno. È la nuova rinascita culturale con artisti di fama internazionale, dalla più alta cultura di nicchia fino agli sfarzi di Bollywood, la grande cinematografia indiana commerciale che produce centinaia di film all’anno.Ma per tutti, turisti e non turisti, quello che colpisce immediatamente all’arrivo in India è soprattutto la devastante povertà che attanaglia la maggior parte della popolazione. La prima volta che sono arrivato, nel 2002, sono atterrato a Bombay, oggi Mumbai, la capitale economica e finanziaria dello stato indiano. Mumbai è una città con una popolazione stimata di 16 milioni di abitanti ma con una struttura urbanistica fatta per accoglierne solo 3 milioni. Percorrendo la strada che divide l’aeroporto dal centro della città, si passa attraverso uno scenario da film catastrofico che si estende all’infinito, fatto di distese di catapecchie ingrigite dai monsoni e dalla sofferenza della vita. Sono gli slums che vestono tutta la città, centro compreso, con un abito di miseria e degrado oltre ogni limite umano. Sono le “orribili” bidonville, luogo dove la tua coscienza si scontra tra il nostro mondo occidentale, fatto di paglia dorata, e quello che i tuoi occhi vedono, determinando profonde fratture nell’anima, se sei possessore di un’anima. È la tua vergogna di essere così fortunato in mezzo a tanta miseria che ti sveglia, e ti fa chiedere come è possibile che una terra così ricca di risorse naturali e umane, la terra dello sviluppo tecnologico e dell’informatica, della bomba atomica, dei colossi industriali, la culla delle religioni, delle filosofie orientali e della lotta civile pacifica, possa tollerare, accettare e perpetrare un degrado del genere per la sua popolazione. Oggi 400 milioni di indiani sopravvivono con meno di due euro al giorno. Nelle città il 70% delle persone vive nelle fatiscenti bidonville o per strada, mentre nelle campagne la loro sopravvivenza è legata all’arrivo di un “buon monsone” che sempre più spesso, a causa dei cambiamenti climatici globali, non arriva. Questa massa di persone, che vive nelle zone rurali più povere, quando è ridotta alla fame, migra verso le grandi città in cerca di una speranza, abbagliata dalla vita irreale mostrata dai film di Bollywood, e va sempre di più ad ingrassare il ventre degli slums. La cinematografia indiana di Bollywood racconta, nella maggior parte dei film, le ricchezze di una vita meravigliosa tra lusso estremo e magia, che a solo il 5% della popolazione indiana è permesso di accedere: quella classe dirigente o della grande industria indiana che detiene il 90% delle ricchezze dell’India. Questa élite di ricchi vive all’interno della propria bolla d’oro immersa nel fetore della miseria della maggior parte della loro popolazione, quella popolazione che sfruttano fino alla morte, grazie alla commistione radicata con la classe dirigente dello stato, tra le più corrotte al mondo, per poter accumulare fortune economiche spropositate. Ed è entrando negli slums, quando ti trovi in mezzo alle lamiere e alle fogne a cielo aperto, trasportato in vicoli strettissimi e soffocanti da una calca di gente indaffarata nella propria sopravvivenza quotidiana, quando un bambino di quattro anni che cammina da solo, si aggrappa ai tuoi pantaloni in mezzo a centinaia di piedi che corrono tutto intorno, non per chiederti aiuto ma solo per potersi fare strada tra la folla e avanzare verso una meta che non conosce neanche lui, quando un qualsiasi oggetto che tu hai addosso per loro potrebbe essere tranquillamente un anno di benessere economico, e nessuno ti tocca se non per darti la mano, per il piacere di parlare con un’altra esperienza di vita e per offrirti un the, quando tutti ti salutano e ti sorridono è lì che comprendi il senso dell’India, della sua gente, il perché della loro grande umanità, della tolleranza, della comprensione, ma anche della miseria, dello sfruttamento e delle ingiustizie sociali. È lì che comprendi che il fetore dell’umanità non si sente negli slums, ma solo all’interno delle “bolle d’oro”. Da quel primo viaggio in India, e dentro la mia coscienza, sono ritornato più volte in mezzo ai derelitti della terra. È la sete della tua anima che ti spinge in mezzo a loro, è la voglia di aiutare chi, senza chiederti niente, ti aiuta a crescere e comprendere un mondo e una vita sempre più incomprensibili; è la necessità di raccontare l’incredibile umanità che ho avuto la fortuna di incontrare tra la polvere degli slums.


BIOGRAFIA PIERPAOLO MITTICA Pierpaolo Mittica, fotoreporter freelance, è nato a Pordenone il 6 agosto del 1971. Risiede a Spilimbergo. Nel 1990 consegue il diploma in conservazione, tecnica e storia della fotografia indetto dal CRAF. Segue i corsi di storia della fotografia di Italo Zannier, tecniche di ripresa con Gabriele Basilico, Paolo Gioli, Olivo Barbieri, il corso di stampa in bianco e nero con Roberto Salbitani. Dal 1995 Studia storia della fotografia, tecniche di stampa, di ripresa e composizione fotografica, studio del soggetto e preparazione di un reportage con Giuliano Borghesan, Charles-Henri Favrod, Naomi Rosenblum e Walter Rosenblum, allievo di Lewis Hine e Paul Strand, suo padre spirituale della fotografia e grande amico. Ha realizzato reportage sociali in Cina, Vietnam, Cuba, Bosnia-Herzegovina, Kosovo, Serbia, Bielorussia, Ucraina, India. Dal 1997 al 1999 realizza un reportage sui Balcani con la pubblicazione di un libro dal titolo “Balcani, dalla Bosnia al Kosovo” (Interattiva), con presentazione di Charles – Henri Favrod e introduzione di Predrag Matvejevic. Dal 2002 al 2007 si reca più volte in Bielorussia e Ucraina per realizzare un progetto sull’eredità lasciata da Chernobyl. Da questo lavoro, nel 2006, viene pubblicato in Spagna (Ellago Ediciones), un libro intitolato “Chernobyl la herencia oculta”, e nel 2007, in Inghilterra (Trolley LTD), con il titolo “Chernobyl the hidden legacy”, con la prefazione di Naomi Rosenblum e testi di Rosalie Bertell e Wladimir Tchertkoff. La mostra “Chernobyl l’eredità nascosta” è stata scelta nel 2006 dal Chernobyl National Museum di Kiev in Ucraina come mostra ufficiale per le celebrazioni del ventennale del disastro di Chernobyl. Dal 2002 al 2008 ha viaggiato regolarmente in India per realizzare progetti fotografici su diversi aspetti. Nel 2006 riceve il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia. Dal 2007 le sue foto sono distribuite a livello internazionale dalla Trolley di Londra.
Libri:“Balcani, dalla Bosnia al Kosovo”, Interattiva, Italia 2000“Chernobyl la herencia oculta”, Ellago ediciones, Spagna 2006“Chernobyl the hidden legacy”, Trolley LTD, Gran Bretagna 2007
Mostre recenti:
Ucraina, Kiev, Chernobyl National Museum, aprile 2006 Svizzera, Nyon, Galerie focale, giugno 2006Italia, Cesano Maderno (MI), foto&photo festival settembre 2006Inghilterra, Londra, Maverick Showroom and Trolley Gallery aprile 2007Italia, Udine, Cinema Visionario, giugno 2007Francia, Montpellier, Photo-Visions ottobre 2007Italia, Roma, Festival Internazionale di Fotografia, Galleria ST, Aprile 2008Stati Uniti, Boston, Cambridge Multi-Cultural Arts Center, maggio 2008Italia, Pordenone, Spilimbergo Fotografia, Palazzo della Provincia luglio 2008Stati Uniti, New York, Abrons Center for the Arts, settembre 2008Italia, Spilimbergo, “India la grande madre” novembre 2008Italia, Pordenone, Galleria Sagittaria marzo 2009

Sue fotografie sono presenti in vari musei e collezioni tra i quali:Collezione Auer, Hermance (Svizzera)Collezione Favrod, Saint Prex (Svizzera)Collezione Rosenblum, New York (USA)Museo Fratelli Alinari, Firenze (Italia)Chernobyl National Museum, Kiev (Ucraina)J. Paul Getty Museum, Los Angeles (USA)

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Main partners:
ABSOLUTE Società di Servizi www.absoluteservizi.com
BANCA DI CIVIDALE www.civibank.it

Partners tecnici:
EffeMag www.effe-mag.net
LAST.FM www.lastfm.it

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LE MONELLE
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mercoledì 27 maggio 2009

Workshop di Scrittura Creativa / presentazione giovedì 28 Maggio ore 18

Programma del laboratorio di Scrittura Creativa
Il laboratorio curato dal dott. Matteo Bellotto si svolgerà in cinque incontri dove verranno spiegate le principali tecniche di scrittura, dal romanzo alla poesia, cercando poi di far capire come la conoscenza di queste tecniche sia molto utile nella vita di tutti i giorni. Il corso tenterà di far conoscere il vero significato di scrittura creativa, dimostrando come questa sia semplicemente una tecnica per imparare a “leggere” le diverse situazioni che tutti vivono giornalmente.

“Leggere e scrivere. Cosa significa scrittura creativa”
Il primo incontro sarà un’introduzione alla scrittura. Perché scriviamo? Che cosa ci aspettiamo da quello che scriviamo? Perché partecipare al corso? Cosa ci si aspetta alla fine del corso?

“Il romanzo. Come scrivere una storia”
Scrivere un romanzo come capacità di osservare, di pensare i personaggi e le situazioni che affronteremmo. La capacità di risolvere problemi verosimili e paure inutili.

“La poesia. Che cos’è il talento?”
Perché le parole riescono ad aprire profondità inaudite? Che cos’è il talento e quanto è importante la tecnica, intesa come metrica, rispetto al messaggio finale?

“Il racconto. Imparare a “dire le cose”
Il dono della sintesi, mettere insieme, in poche righe lunghe vicissitudini, imparare a trovare i punti chiave di una storia e togliere il superfluo.

“La scrittura creativa nella vita di tutti i giorni”
A cosa serve scrivere, saper scrivere, pensare delle storie, raccontarle? Ha senso, e se si, cosa me ne faccio delle mie capacità? Ultimo incontro dedicato a mostrare come l’attività della scrittura sia funzionale per la vita di tutti i giorni.

Le date del corso verranno organizzate assieme ai corsisti il giorno della presentazione

ISCRIZIONI DURANTE LA PRESENTAZIONE
Il corso è a numero chiuso, la prenotazione si effettua esclusivamente presso Le Monelle.
Il costo del corso è di soli € 70

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venerdì 22 maggio 2009

MAS TEMPORAR + TEMPORANEA Ana Mas & Raffaele CHiandussi / Werfen (Salisburgo)

06.06.2009
Inaugurazione mostra
MAS TEMPORAR

03.07.2009

Ana Mas & Raffaele Chiandussi
TEMPORANEA
Pittura e Video

Si inaugura sabato 6 giugno 2009 alle ore 20 la mostra Temporanea di Ana Mas promossa dalla Società Dante Alighieri di Salisburgo a Werfen (Salisburgo), durante il vernissage visual di Frank Jacob.
Al Finissage della Mostra “MAS Temporär” il 3 luglio 2009 il videoartista italiano Raffaele Chiandussi (RAF) presenta il video “Temporanea”, basato su opere di MAS. I lavori di Ana MAS esposti mostrano lo stato attuale della sua pittura Primordiale , il suo Post Dot Pop e il persistente ampliamento di tali posizioni attraverso le tecnologie digitali. La pittura Primordiale di MAS è stata definita da Peter Weibel „avanzato territorium artis“ e come „via verso nuove zone“. Il “Post Dot Pop” di MAS gioca, dal canto suo, con contenuti e colori del Pop, riproponendone anche l’avanguardistico gusto della provocazione. Il sovversivo approccio di MAS alla cultura corrente svela ruoli tuttora stereotipati, che legano la femminilità al suo ruolo sessuale, degradandola a prodotto di consumo. Dal 2005 MAS collabora con il videoartista italiano Raffaele Chiandussi (RAF). “RAF e io mettiamo in discussione, con stilemi immanenti al sistema, i miti temporanei di una società postliberale, come ad esempio l’onnipresente culto delle indossatrici” (Ana MAS). In collaborazione con il Kulturverein Werfen.

A seguire: degustazione vini d'eccellenza con Il Michelaccio, San Daniele

Zeit: Venerdì, 03.07.2009; ore 20:00

Ort: Kuenburggewölbe, Markt 23, 5450 Werfen [mappa]

Eintritt: Entrata libera

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giovedì 21 maggio 2009

WORKSHOP SCRITTURA CREATIVA: presentazione Giovedì 28 Maggio ore 18

WORKSHOP DI SCRITTURA CREATIVA
Presentazione del laboratorio

GIOVEDi' 28 MAGGIO 2009 ALLE ORE 18
Il laboratorio di 5 incontri farà conoscere il vero significato di scrittura creativa, dimostrando come questa sia semplicemente una tecnica per imparare a "leggere" le diverse situazioni che tutti noi viviamo giornalmente.
GENTE DI KABUL foto di Gabriele Rigon
mostra fotografica aperta sino al 30 Giugno 2009

Maggiori informazioni è possibile contattarci:
www.lemonelle.biz / info@lemonelle.biz

La nostra fanzine:
www.lemonelle.biz/fanzine/LeMonelle_12-2009_aprile.pdf

sabato 11 aprile 2009

Gente di Kabul inaugurazione sabato 11 Aprile 2009

Le Monelle / DOCUMENT NOW 2009

presenta

GENTE DI KABUL foto di Gabriele Rigon

dal 11 Aprile 2009 al 30 Giugno 2009
Inaugurazione sabato 11 Aprile 2009 ore 18.30
Esposizione a cura di Raffaele Chiandussi

Secondo appuntamento espositivo per il progetto “Document Now 2009”, promosso da Le Monelle, il reportage realizzato dal fotografo Gabriele Rigon “People from Kabul / Gente di Kabul”. L’inaugurazione della mostra di sabato 11 aprile 2009 alle ore 18.30 presenta una veste inedita del fotografo italiano Rigon, che come lui stesso spiega “le foto di questo reportage le scattai per me stesso, appunti di viaggio che servono a ricordare, ed ora, a distanza di tre anni, ho deciso di pubblicarle”.
Riconosciuto da tutti come uno dei fotografi glamour più importanti del settore, Gabriele Rigon con la serie fotografica intitolata “Gente di Kabul” svela al pubblico un altro aspetto del suo mondo fotografico sino ad ora lasciato in disparte perché legato al suo lavoro per l’esercito italiano. Infatti questo reportage fu realizzato nel 2006 durante una delle missioni a cui il fotografo a partecipato per l’esercito italiano come elicotterista.

GENTE DI KABUL DI GABRIELE RIGON

La prima volta che arrivai a Kabul era maggio del 2006, ricordo ancora quando la rampa del C 130 “Ercules” si abbassò e venni investito da un vento caldo e sentii la polvere entrarmi in bocca ed infilarsi in ogni piega della mia pelle. I primi due giorni furono condizionati da un gran mal di testa ed un torpore causato dalla quota, Kabul si trova a 1800 metri di quota, circondata da montagne con la cima innevata che raggiungono i 6000 metri di altitudine.L'Afghanistan, un paese ai confini del mondo dove le date non esistono, dove il tempo è rarefatto e brevi tragitti diventano peregrinazioni di giorni interi. Kabul, capitale dell’Afganistan dal 1776, è una città di 4 milioni di persone, una città dalle origini antichissime, 3500 anni di storia, da sempre importante crocevia d’interessi commerciali e geo politici per il controllo dell’Afganistan.Nell’ultimo secolo di storia la città non ha mai conosciuto un periodo di pace, in particolare da quando l’Afganistan diventa Repubblica nel 1973, Kabul ha conosciuto un periodo di duri conflitti tra le diverse fazioni determinando la migrazione di numerosi profughi verso il confinante Pakistan; inoltre le incessanti tensioni sociali, politiche e religiose dovute principalmente dall’instaurazione del violento regime talebano, avvenuto nel 1996, continuano ancora oggi a lasciare profonde tracce nel paese. Nel 1996 i Talebani conquistano Kabul imponendo la legge coranica, instaurando un governo provvisorio e costringendo alla fuga il presidente Rabbani; nel 1997 proclamano l’Emirato islamico; nel 2001 avviano una campagna iconoclasta volta a sopprimere ogni segno del passato islamico del paese e nell’ottobre dello stesso anno il regime talebano diviene oggetto di un attacco militare da parte degli Stati Uniti, in quanto ritenuto responsabile degli attacchi terroristici dell’undici settembre alle due Torri Gemelle e al Pentagono; nel dicembre dello stesso anno il governo talebano si è arreso. Attualmente la città soffre delle ferite inferte dalla guerra e la vita cittadina stenta a trovare una parvenza di normalità. Tuttora a Kabul non esistono strade, non ci sono fogne, è una città senza acqua e senza elettricità, c’è sempre il vento che solleva nuvole di polvere gialla che avvolgono l’intera città. A Kabul ci si abitua presto a scene di ordinaria miseria, di bambini con il volto corroso dalla lesmaniosi, che si lavano dentro una pozzanghera di fango alta un metro, persone che si mettono a fare i bisogni sul ciglio della strada, mendicanti che si attaccano alla tua macchina per avere elemosina, bambini che si picchiano per strada. Non ho mai incrociato lo sguardo di una donna, qui loro occupano solo lo spazio del burqa, loro colorano di blu le strade come parti di cielo che qui, a 1800 metri, splende come non mai! Cammino veloci, fanno compere, hanno quasi sempre bambini con se. Il vento fa ondeggiare le stoffe disegnando i contorni dei loro corpi. Qui le donne continuano a fare una vita completamente segregata. Il loro compito è quello di fare figli, cucinare e occupare fisicamente lo spazio domestico. Eppure Kabul è una città maledetta e affascinante, così particolare, ci s’immerge in un’immersa folla di gente, si osservano gli occhi sgranati dei bambini senza capire a cosa pensano, ma così espressivi e profondi! Loro hanno visto la guerra, hanno assistito alla distruzione di tutto ciò che per loro è vita… ed ora sognerebbero la rinascita, la ricostruzione.La polvere che senti tra i denti quando si cammina per le strade sterrate, il traffico incontrollato di bici, auto, pulmini e carretti, gli aquiloni sempre presenti in ogni scorcio di cielo della città, i colori pastello dei paesaggi ed è solo uno il colore che manca, che non c’è, che a Kabul non esiste… il colore verde dei prati. Io ho avuto la fortuna di vivere Kabul, di rimanerne affascinato, le foto di questo reportage le scattai per me stesso, appunti di viaggio che servono a ricordare, ed ora, a distanza di tre anni, ho deciso di pubblicarle. (Gabriele Rigon)

DOCUMENT NOW 2009
"Document Now" è un progetto di ricerca sulle varie forme di documentazione che vuole esplorare attraverso varie materie il loro valore di testimonianza. Le Monelle OpenSpace nel 2009 presenterà quattro esposizioni fotografiche, sottoforma di reportage, accompagnate da diversi eventi, iniziative culturali e workshop.
Con il termine documento s’indica qualsiasi cosa sia portatrice di significato. Quello di documento è quindi un concetto che si allontana dall'essere unicamente qualcosa di leggibile sotto forma di parola scritta, ma risulta dalla capacità del ricercatore di interrogare un materiale, il quale diventa documento nel momento in cui è in grado di suscitare interesse agli occhi di chi lo osserva. “Document Now 2009” presenterà documenti di varia fonte e natura quali reportage fotografici, documentari cinematografici, documenti teatrali, letterari ed artistici, e scoprirà di volta in volta realtà, società e culture diverse proposte attraverso gli occhi di fotografi, giornalisti, scrittori ed attori in conformità con il progetto culturale sino ad ora svolto dall’OpenSpace Le Monelle. Il progetto diventa sempre più imbarazzante per il territorio italiano, non tanto per il fatto di trovarsi nella profonda provincia italiana, ma per la sua natura originaria di salone acconciatori a cui si accosta un servizio di natura divulgativa e culturale. Un’idea che Le Monelle sceglie di condividere grazie a partner privati sensibili nel sostenere le numerose attività in programma durante l’anno.
Maggiori informazioni ed immagini è possibile contattarci:
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Attrverso il sito internet:
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sabato 28 marzo 2009

SCUOLA + PROROGA CHIUSURA MOSTRA AFRIQUE

www.lemonelle.biz

SCUOLE E FORMAZIONE

LE MONELLE E CHANEL PER GLI STUDENTI DEL CORSO MODA DI GEMONA

LE MONELLE HANNO PRESENTANO LO SCORSO MARZO DUE FILM DOCUMENTARI SULLA MAISON CHANEL AGLI STUDENTI DEL CORSO MODA DELL’ISTITUTO ISIS D’ARONCO DI GEMONA

I due docu-film “Signè Chanel” e “Lagerfeld Confidencial”, presentati durante la rassegna Cocofidencial organizzata dal Salone Acconciatori e Galleria OpenSpace Le Monelle di Gemona, sono stati proiettati e poi discussi durante tre giornate dai ragazzi del Corso Moda dell'istituto ISIS D'Aronco di Gemona.
Le Monelle in collaborazione con l'istituto, già per il secondo anno consecutivo, portano agli studenti una importante possibilità, quella di conoscere i lavori e le tecniche dello stilista Lagerfel attraverso due film che lo vedono protagonista.
Volontà della stilista e acconciatrice Chiara Spadarotto che vede nelle generazioni più giovani motivo di crescita per il territorio e di salvaguardia dell'identità professionale del settore moda.
I 5 episodi del documentario “Signè Chanel”, realizzati dal regista Loic Prigent, sono una cronaca del lavoro svolto dallo stilista Karl Lagerfeld e dai suoi collaboratori durante la realizzazione della collezione inverno Chanel nel 2004/2005. È la prima volta che le telecamere entrano nella Maison per catturare i momenti creativi, la realizzazione dei capi con tecniche tradizionali e la tensione del momento della passerella. Un documento unico e prezioso, ironico e celebrativo senza eguali.
Nella seconda giornata è stato proiettato il film del regista Rudolphe Marconi "Lagerfeld Confidencial", presentato al Festival del Cinema di Berlino nel 2007, in cui l'eccentrico stilista dai guanti e occhiali neri racconta i suoi primi 23 anni di carriera nel mondo della moda. Protagonisti assieme a Karl Lagherfeld Nicol Kidman e altri personaggi dello spettacolo. Le proiezioni sono state introdotte da Chiara Spadarotto e Raffaele Chiandussi per poi essere analizzate assieme agli stessi studenti che si sono dimostrati attenti e interessati ai film documentari.



AFRIQUE
prorogata la chiusura della mostra sino a sabato 4 Aprile 2009
foto di Maurizio Valdemarin per DOCUMENT NOW 2009

Esposizione a cura di Raffaele Chiandussi
Catalogo a cura di Raffaele Chiandussi @ OpenSpace Le Monelle
Introduzione di Alessandro Venuti

Visto il numeroso pubblico che ha visitato la mostra Afrique di Maurizio Valdemarin presso la Galleria OpenSpace e Salone Acconciatori Le Monelle la chiusura è stata prolungata sino a sabato 4 Aprile 2009.
Il primo appuntamento espositivo del progetto "Document Now 2009" si è concluso con grande interesse del pubblico e della stampa nazionale che ha lasciato molto spazio a questo progetto che proseguirà con l'esposizione "Gente di Kabul" del celebre fotografo Gabriele Rigon in esposizione dal prossimo 11 Aprile.
"Document Now" è un progetto di ricerca sulle varie forme di documentazione che vuole esplorare attraverso varie materie il loro valore di testimonianza. Le Monelle OpenSpace nel 2009 presenterà quattro esposizioni fotografiche, sottoforma di reportage, accompagnate da diversi eventi, iniziative culturali e workshop.
Con il termine documento s’indica qualsiasi cosa sia portatrice di significato. Quello di documento è quindi un concetto che si allontana dall'essere unicamente qualcosa di leggibile sotto forma di parola scritta, ma risulta dalla capacità del ricercatore di interrogare un materiale, il quale diventa documento nel momento in cui è in grado di suscitare interesse agli occhi di chi lo osserva.“Document Now 2009” presenterà documenti di varia fonte e natura quali reportage fotografici, documentari cinematografici, documenti teatrali, letterari ed artistici, e scoprirà di volta in volta realtà, società e culture diverse proposte attraverso gli occhi di fotografi, giornalisti, scrittori ed attori in conformità con il progetto culturale sino ad ora svolto dall’OpenSpace Le Monelle.Il progetto diventa sempre più imbarazzante per il territorio italiano, non tanto per il fatto di trovarsi nella profonda provincia italiana, ma per la sua natura originaria di salone acconciatori a cui si accosta un servizio di natura divulgativa e culturale. Un’idea che Le Monelle sceglie di condividere grazie a partner privati sensibili nel sostenere le numerose attività in programma durante l’anno.

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giovedì 26 febbraio 2009

Cocofidencial proiezione per gli studenti del corso moda

Comunicato Stampa Marzo 2009 / www.lemonelle.biz

COCONFIDENCIAL PER STUDENTI

LE MONELLE PRESENTANO I DUE FILM DOCUMENTARI SULLA MAISON CHANEL AGLI STUDENTI DEL CORSO MODA DELL’ISTITUTO ISIS D’ARONCO DI GEMONA

I due docu-film “Signè Chanel” e “Lagerfeld Confidencial”, presentati durante la rassegna Cocofidencial organizzata dalla Galleria openSpace Le Monelle di Gemona, saranno proiettati e poi discussi durante tre giornate dai ragazzi del Corso Moda dell'istituto ISIS D'Aronco di Gemona.
Le Monelle in collaborazione con l'istituto, già per il secondo anno consecutivo, portano agli studenti una importante possibilità, quella di conoscere i lavori e le tecniche dello stilista Lagerfel attraverso due film che lo vedono protagonista.
Volontà della stilista e acconciatrice Chiara Spadarotto che vede nelle generazioni più giovani motivo di crescita per il territorio e di salvaguardia dell'identità professionale del settore moda.
Lunedì 2 e martedì 3 marzo verranno proiettati i 5 episodi del documentario “Signè Chanel”, realizzati dal regista Loic Prigent per il canale televisivo franco-tedesco Arte: una cronaca del lavoro svolto dallo stilista Karl Lagerfeld e dai suoi collaboratori durante la realizzazione della collezione inverno Chanel nel 2004/2005. È la prima volta che le telecamere entrano nella Maison per catturare i momenti creativi, la realizzazione dei capi con tecniche tradizionali e la tensione del momento della passerella. Un documento unico e prezioso, ironico e celebrativo senza eguali.
Il 18 marzo verrà invece proiettato il film del regista Rudolphe Marconi "Lagerfeld Confidencial", presentato al Festival del Cinema di Berlino, in cui l'eccentrico stilista dai guanti e occhiali neri racconta i suoi primi 23 anni di carriera nel mondo della moda. Protagonisti assieme a Karl Lagherfeld Nicol Kidman e altri personaggi dello spettacolo.
Le proiezioni verranno introdotte da Chiara Spadarotto e Raffaele Chiandussi per poi essere commentate dagli stessi studenti.


SIGNE' CHANEL
regia di Loic Prigent
Francia, film documentario di 5 episodi da 26 min.
produzione Arte
lingua originale francese, sottotitoli inglese


LAGERFELD CONFIDENCIAL
regia di Loic Prigent
Francia, film documentario 88 min.
lingua originale francese, sottotitoli inglese

Nella Galleria OpenSpace Le Monelle sino al 31 Marzo è possibile vedere gli scatti del reportage:

AFRIQUE foto di Maurizio Valdemarin
Esposizione a cura di Raffaele Chiandussi
Catalogo a cura di Raffaele Chiandussi @ OpenSpace Le Monelle
Introduzione di Alessandro Venuti

DOCUMENT NOW 2009
"Document Now 2009", ossia documentario fotografico e cinematografico, reportage giornalistici e storici, più in generale tutto ciò che è "documento" nella società e nella storia. Il Salone e Galleria Openspace Le Monelle apre a gennaio 2009 un progetto ricco di eventi, esposizioni e attività per sottolineare come la cultura debba trovare spazi privati per potersi attivare ed equilibrare così la mancanza rispetto allo spazio pubblico ed istituzionale. Un progetto articolato per il 2009 che la Galleria Le Monelle sceglie di condividere grazie a partner privati sensibili nel sostenere le numerose attività in programma quest’anno.
Quello del Le Monelle diventa per ii territorio un progetto imbarazzante, non tanto per il fatto di trovarsi nella provincia, ma più per la sua natura originaria di salone acconciatori che si accosta a quello culturale della galleria OpenSpace.
Dopo aver portato in regione artisti del calibro di Maurizio Galimberti, Franco Fontana e Gabriele Rigon ed aver creato eventi di varia natura culturale (teatro, rassegne cinematografiche e letterarie) “Document Now 2009” vuole proseguire sulla linea dello stimolo culturale e sociale, scoprendo di volta in volta realtà, società e culture differenti proposte attraverso gli occhi di fotografi, giornalisti, scrittori ed attori.
Primo appuntamento l’esposizione del reportage in Africa del fotografo Maurizio Valdemarin. Africa, il ventre del mondo, un viaggio in una terra dove non esiste povertà o ricchezza ma solo vita o morte, dove i bambini nascono vecchi e malati con lo sguardo di chi ha già vissuto fatiche e dolore. Un Africa che non ha niente da offrire per barattare un pò di benessere, che ti mostra cose che non vorresti vedere.Un viaggio dentro la Savana e dentro il tuo Cuore, un sorriso di un bambino che anche solo di una carezza si accontenta: la tua ricompensa prima di tornare a casa.


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