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Stefano Tassinari e il suo ultimo libro:
Il vento contro (Tropea editore, 2008). Durante la presentazione dialogherà con Tiziano Pizzamiglio. Gabriella Musetti introdurrà la serata.
Sul far dell’inverno di quel terribile anno che fu il 1943, in una base partigiana dell'Alta Loira, alcuni partigiani di stretta osservanza stalinista trattengono, praticamente prigionieri, quattro militanti trotskisti. Tra loro c'è un caro amico di Antonio Gramsci, Blasco è il suo nome di battaglia, per l’anagrafe invece è Pietro Tresso, che fu tra i promotori della scissione di palazzo Barberini che nel 1921 sancì la nascita del Partito comunista d’Italia. Da questi presupposti inizia la narrazione di Stefano Tassinari che ricostruisce gli ultimi sette giorni di vita di Blasco e dei suoi tre compagni. La sorte di Pietro Tresso, sarà deliberatamente ignorata dalla storiografia ufficiale comunista fino ai giorni nostri, in altre parole finché Stefano Tassinari, grazie ad un certosino lavoro di ricerca storica, non ci dedicherà “Il vento contro” che tuttavia è pur sempre un’opera letteraria e non saggio storico anche nella narrazione compaiono personaggi reali: Pierre Naville, Ignazio Silone e Leone Trotsky naturalmente, ma non sono i soli. Stefano Tassinari ancora una volta magistrale nel comporre un’opera dove verità e fiction, sentimento e impegno civile si intrecciano per rimuovere la consegna del silenzio su una pagina dimenticata della nostra storia e su un eroe dimenticato. Stefano Tassinari è nato nel 1955 a Ferrara e vive a Bologna.
Ha pubblicato romanzi e racconti, tra cui All'idea che sopraggiunge (Corpo 10, 1987), Ai soli distanti (Mobydick, 1994), Assalti al cielo (Calderini, 1998, Perdisa, 2000), L'ora del ritorno (Marco Tropea Editore, 2001), L’amore degli insorti (Tropea, 2005) e I segni sulla pelle (Marco Tropea Editore, 2003), oltre al Cd letterario Lettere dal fronte interno (Mobydick, 1997, con musiche di Roberto Manuzzi e la partecipazione di Mauro Pagani). Scrive per le pagine culturali di quotidiani e periodici ed è autore di testi teatrali e di programmi radiofonici.
presentano per la videorassegna JAZZ AL KNULP
Chick Corea
Remembering Bud Powell
Summer Live ’96 - Parthenon Tama, Tokyo
Munich Klaviersomer - 1996 Munich Philarmonie, Monaco *
Si tratta delle testimonianze di due concerti  tenutisi a Tokyo ed a Monaco nel 1996, in cui Corea e la sua band omaggiano uno  dei padri
del bebnop, il pianista Bud Powell. La formazione vede la  partecipazione di alcuni tra i nomi più rappresentativi della scena jazz  attuale: Christian McBride al contrabbasso; alla batteria Roy Haynes, un  musicista cha ha attraversato tutte le epoche del jazz avendo suonato con tutti,  o quasi, i grandi del jazz da Charlie Parker a Dizzy Gillespie, da John Coltrane  a Sonny Rollins a Miles Davis sino ad arrivare a Pat Metheny e, nonostante sia  oggi ultraottantenne, continua con successo la sua carriera musicale; alla  tromba Wallace Roney; al sax Kenny Garrett (Tokyo) e Joshua Redman (Monaco); in  un brano ospite alla voce Fred Johnson.
Chick Corea –  pianoforte  Roy Haynes –  batteria Kenny Garrett – sassofono ° Joshua Redman – sassofono * Christian  McBride – contrabbasso  Wallace Roney –  tromba Fred Johnson – voce ^
1) Glass enclosure ° (Bud  Powell)
2) Tempus fugit ° (Bud  Powell)
3) Dusk in Sandi ° (Bud  Powell)
4) Bud Powell ° ^ (Chick  Corea)
5) Oblivion * (Bud  Powell)
6) I’ll keep loving you * (Bud Powell)
7) Un poco loco * (Francois  Chassagnite)
 

 
 
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