Torna sulle scene la Bande Tzingare, il progetto musicale e poetico dietro al quale si nasconde il vulcanico Guido Carrara, per presentare una manciata di nuovi brani arrangiati in chiave acustica e interpretati, oltre che da Carrara alla voce e chitarra anche da Sir Ermes Ghirardini alle percussioni e da un inedito Leo Virgili al basso.
Il nome di Guido Carrara è legato imprescindibilmente alla "Gnove Musiche Furlane" da quando alla fine degli anni '80 fu fondatore di formazioni storiche quali Furclap e Mitili FLK, per i quali ha firmato alcuni dei successi più rappresentativi. Dopo aver partecipato e trainato uno dei periodi più fertili della musica in marilenghe, Carrara ha vissuto gli ultimi nove anni in Argentina per seguire un progetto di cooperazione internazionale. In questi anni i brevi periodi trascorsi in Friuli sono stati sufficienti per dedicarsi alla pubblicazione del suo fumetto "La fortune" e del cd "Necal", prima incisione targata Bande Tzingare e vincitrice del Premio Deganutti nel 2001. Grande aspettativa dunque per il ritorno di questa formazione da sempre capace di proporre un cantautorato fuori dagli schemi e dai clichè, intriso di poesia, suggestioni latine, immediatezza rock & roll e alla ricerca di soluzioni mai banali, con testi costruiti su poesie dell'autore e di Federico Tavan e Lussia di Uanis, dove, seppur con ironia, rimangono al centro di tutto gli ultimi, le ingiustizie e le disparità di un mondo sottosopra.
Il nome di Guido Carrara è legato imprescindibilmente alla "Gnove Musiche Furlane" da quando alla fine degli anni '80 fu fondatore di formazioni storiche quali Furclap e Mitili FLK, per i quali ha firmato alcuni dei successi più rappresentativi. Dopo aver partecipato e trainato uno dei periodi più fertili della musica in marilenghe, Carrara ha vissuto gli ultimi nove anni in Argentina per seguire un progetto di cooperazione internazionale. In questi anni i brevi periodi trascorsi in Friuli sono stati sufficienti per dedicarsi alla pubblicazione del suo fumetto "La fortune" e del cd "Necal", prima incisione targata Bande Tzingare e vincitrice del Premio Deganutti nel 2001. Grande aspettativa dunque per il ritorno di questa formazione da sempre capace di proporre un cantautorato fuori dagli schemi e dai clichè, intriso di poesia, suggestioni latine, immediatezza rock & roll e alla ricerca di soluzioni mai banali, con testi costruiti su poesie dell'autore e di Federico Tavan e Lussia di Uanis, dove, seppur con ironia, rimangono al centro di tutto gli ultimi, le ingiustizie e le disparità di un mondo sottosopra.
Guido Carrara: Chitarra e voce
Leo Virgili: Basso e Voce
Ermes M. Ghirardini: Percussioni
Ingresso libero.SABATO 14 MARZO
Doppio appuntamento ALLE 20.30
Associazione Navel & Macelleria Ettore
presenta
IL VIAGGIO DI ISABELLE
spettacolo itinerante tratto da La Porta Aperta – Piccola Tragedia Familiare
con
Maria Elena Latini
Adele Pardi
Maura Pettorruso
Paolo Maria Pilosio
regia
Carmen Giordano
Pensiamo alla famiglia come un luogo da cui fuggire è necessario per non restare figli, ma diventare persone.
Luc, Catherine, Martine e Isabelle sono quattro fratelli che vivono da soli in una grande casa.
Ridono, si disperano, fanno tardi la sera.
Recitano i ruoli che una madre assente e un paese maldicente hanno deciso per loro.
Una porta chiude fuori il paese e dentro la famiglia Tanguy.
Isabelle apre la porta.
Comincia il viaggio.
Isabelle ci guida attraverso le stanze della propria casa, a ognuna delle quali corrisponde una diversa situazione emotiva. La casa è una mappa delle vite dei personaggi.
Osserviamo i fratelli nella dimensione privata, ne spiamo i sogni, le paure, i desideri nascosti.
Isabelle vuole che gli ospiti/spettatori non si limitino a guardare, ma accompagnino lei e i suoi fratelli nel difficile percorso dall’ingresso all’uscita di casa.
Gli spettatori sono gli altri per Isabelle.
Quelli che possono fare una cosa che tu non puoi fare: vedere che faccia fai quando hai gli occhi chiusi. Quindi almeno una cosa in più di te la sanno.
Il Viaggio di Isabelle è tratto da La Porta Aperta. Lo spettacolo è stato coprodotto da ARMUNIA (Festival Costa degli Etruschi), ha debuttato in forma di studio al Festival Inequilibrio 2008, è finalista di Nuove Espressioni 2008 e vincitore di PREVISIONI 2008 – Nuove Proposte per la Scena Milanese.
Ridono, si disperano, fanno tardi la sera.
Recitano i ruoli che una madre assente e un paese maldicente hanno deciso per loro.
Una porta chiude fuori il paese e dentro la famiglia Tanguy.
Isabelle apre la porta.
Comincia il viaggio.
Isabelle ci guida attraverso le stanze della propria casa, a ognuna delle quali corrisponde una diversa situazione emotiva. La casa è una mappa delle vite dei personaggi.
Osserviamo i fratelli nella dimensione privata, ne spiamo i sogni, le paure, i desideri nascosti.
Isabelle vuole che gli ospiti/spettatori non si limitino a guardare, ma accompagnino lei e i suoi fratelli nel difficile percorso dall’ingresso all’uscita di casa.
Gli spettatori sono gli altri per Isabelle.
Quelli che possono fare una cosa che tu non puoi fare: vedere che faccia fai quando hai gli occhi chiusi. Quindi almeno una cosa in più di te la sanno.
Il Viaggio di Isabelle è tratto da La Porta Aperta. Lo spettacolo è stato coprodotto da ARMUNIA (Festival Costa degli Etruschi), ha debuttato in forma di studio al Festival Inequilibrio 2008, è finalista di Nuove Espressioni 2008 e vincitore di PREVISIONI 2008 – Nuove Proposte per la Scena Milanese.
www.myspace.com/macelleriaettoreteatro
Ingresso ad offerta libera.
A SEGUIRE, ALLE 21.30, L'ATTESISSIMO GIACOMO SCATTOLINI
ll giornalista free lance Giacomo Scattolini presenta Fri Lens - storie raccolte, frutto di una serie di reportage pubblicati su alcuni settimanali e mensili italiani. Racconti di guerra e del suo dopo-guerra nella ex Jugoslavia. Storie di zingari che si ritrovano a pregare, a migliaia, nella Camargue francese; oppure del più folle festival europeo: quello della “tromba d’oro” a Guča nel sud della Serbia. O la storia della più corposa “minoranza” europea: i kurdi con il loro leggendario capodanno il “Newroz” e molte altre storie raccolte in Europa. Un viaggio fatto di racconti e foto.
Giacomo Scattolini così si racconta: nasce nel 1969 ad Appignano (MC) in una povera ma onesta famiglia di contadini comunisti, e nonostante tutto trascorre un'infanzia felice. All'età di 15 anni, i primi problemi: si fa crescere i capelli lunghi ed inizia a frequentare gli ultimi circoli anarchici della zona nonché i primi centri sociali autogestiti; inizia ad interessarsi di politica e di solidarietà, e si diploma come programmatore di computer. Con lo scoppio della guerra in ex Jugoslavia, la svolta: acquista la sua prima reflex usata, che gli verrà rubata nella Republika Cezca nell'estate del 1999. Inizia a fare reportage fotografici ed a collaborare con alcune testate giornalistiche italiane: “Io non sono né fotografo né un giornalista di professione e questo comporta enormi vantaggi: soprattutto non dover chiamare collega uno come Vittorio Feltri.”
Giacomo Scattolini così si racconta: nasce nel 1969 ad Appignano (MC) in una povera ma onesta famiglia di contadini comunisti, e nonostante tutto trascorre un'infanzia felice. All'età di 15 anni, i primi problemi: si fa crescere i capelli lunghi ed inizia a frequentare gli ultimi circoli anarchici della zona nonché i primi centri sociali autogestiti; inizia ad interessarsi di politica e di solidarietà, e si diploma come programmatore di computer. Con lo scoppio della guerra in ex Jugoslavia, la svolta: acquista la sua prima reflex usata, che gli verrà rubata nella Republika Cezca nell'estate del 1999. Inizia a fare reportage fotografici ed a collaborare con alcune testate giornalistiche italiane: “Io non sono né fotografo né un giornalista di professione e questo comporta enormi vantaggi: soprattutto non dover chiamare collega uno come Vittorio Feltri.”
Nel 2000, nonostante il suo italiano stentato, riesce a pubblicare il suo primo libro: Izbjeglice/Rifugiati - Storie di gente della ex Jugoslavia (Edizioni peQuod). Attualmente è uno degli "animatori" delle attività di Immagini Fuori Fuoco e pubblica su Urlo - mensile di resistenza giovanile e sul settimanale nazionale Avvenimenti.
http://www.immaginifuorifuoco.it/
Ingresso libero.
Associazione Navel
Foro Giulio Cesare 13
Cividale del Friuli
0432.731976
www.navel.fvg.it
info@navel.fvg.it
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