A novantanni dalla fine della prima guerra mondiale, proseguono le iniziative del progetto promosso dall’ass.cult. “el tomât” con il sostegno di “Collina&Cultura”, nell’ottica di una rilettura del rapporto tra la società civile e il primo conflitto mondiale, rivisitato attraverso le memorie della gente e la conoscenza dei luoghi del conflitto, nella convinzione che le vestigia e i musei della Grande Guerra sono elementi significativi per riflettere e ricordare, con pietà e rispetto per chi è morto e ha sofferto, comprendendo e accettando il diverso punto di vista di tutte le parti in causa, nella speranza di una condivisa cittadinanza europea.
Proprio in questo ambito domenica 19 ottobre con un in pullman in partenza alle ore 9.00 dal Castello di Colloredo di M.A., verrà offerta la possibilità di ripercorrere con una escursione i luoghi della Guerra vissuta dal soldato bujese Giuseppe Garzoni e dei suoi primi giorni di prigionia, nella valle del Natisone da Plezzo-Boveç a Caporetto-Kobarid, con la guida di Lucio Fabi: sono i luoghi descritti nelle prime pagine del libro “La guerra vissuta “, nel contesto del diario del bersagliere di Buia combattente sul Monte Nero, in seguito prigioniero degli austro-ungarici a Mathausen e in altri campi di prigionia; il libro contiene anche l’inedito diario parrocchiale di don Giuseppe Bernardis di Madonna di Buja.
Il libro è disponibile nel Castello di Colloredo di M.A., dove è visitabile ogni sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, la mostra “La guerra in salotto”: i bossoli lavorati della collezione Aita, che presenta per la prima volta la collezione di bossoli lavorati del signor Alfonso Terzo Aita di Buia, unica nel suo genere per ricchezza e varietà di reperti, contestualizzati con testi, pannelli, documenti e fotografie d’epoca.
info
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ci scusiamo con l'ass.cult. “el tomât
per il ritardo nella pubblicazione
di questo comunicato stampa
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