lunedì 8 giugno 2009
NEW SKYDANCER ALBUM REVIEW - AntiQuark
SKYDANCER ALBUM REVIEW by M. Genovese
Cosa hanno in comune Torino, Panama ed il mare della California? AntiQuark, semplice no? No non sto delirando! Il duo statunitense AntiQuark raccoglie in sé tutte queste anime a partire dalla sua fondatrice Ant Dakini biologa italiana con alle spalle alcune pubblicazioni sugli squali fino ad arrivare a Sergio, voce del gruppo, nato negli Stati Uniti ma vissuto a Panama arricchendosi delle influenze tipiche della mistica latino-americana.
Il loro lavoro, SkyDancer, edito dall’etichetta indipendente Hungry Eye Records è l’ultimo di una lunga serie cominciata nel 2002 e si presenta come un lavoro di una certa eterogeneità che ben rappresenta le molteplici fonti d’ispirazione che influenzano il duo californiano.
The Man from Mars apre le danze con le strutture ritmiche dei synth , abilmente addomesticati da Ant, che si fondono appieno con le ambientazioni profonde della vocalità quasi mistica di Sergio, che chiude il brano quasi sussurrandoci che quest’universo, ad un marziano sembra in fondo in fondo non consentire niente.
Nella seconda traccia, Shameless, basso e beat si inseguono su di un tappeto di pads a dare profondità all’ottima voce di Sergio ispirata ai mitici anni 80. In breve sequenza poi Planet X sunto del pensiero naturalista degli AntiQuark e Drawer 4 dalle atmosfere da scena rave anni 90 scandite dalle melodiche continue e ripetute come un mantra e la voce a rendere il tutto quasi ipnotizzante. La quinta traccia, La Fine, dai ritmi tribali incessanti a far da base ai suoni della natura incastonati nei pads, avvalora ancor di più la vocazione al meltin’ pot degli AntiQuark. La natura la fa da padrona ispirando questo brano in cui i suoni come gocce d’acqua danno vita e dinamismo a La Fine.
In chiusura, prima di una buona serie di tracce remixate da artisti vicini al gruppo, la mia preferita, Aldilà, una favola elettronica, un’ambientazione magica da ascoltare rigorosamente dopo le 23 di un lunedì invernale nelle strade semideserte di una grande metropoli europea. Un cammeo di poco piu di due minuti e mezzo sintesi di tutte le qualità degli AntiQuark. Insomma un album da ascoltare, da ballare e passatemi l’espressione: ”Da meditazione". Ovviamente su myspace e http://www.facebook.com/l/;antiquark.net.
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