martedì 3 giugno 2008

MARCO PAOLINI - Song n. 32 - Este (PD) - 5 Luglio APERTE LE PREVENDITE

SONG N. 32 Concerto Variabile con Marco Paolini e i Mercanti di Liquore.

Lo spettacolo, IN DATA UNICA ESTIVA PER IL VENETO, si terrà SABATO 5 LUGLIO nella suggestiva cornice dei Giardini del Castello di Este (Padova) alle ore 21.30.

Le prevendite si aprono il 4 GIUGNO.
Maggiori informazioni in
www.delphieventi.org e www.euganeamoviemovement.it
L'evento, promosso da EUGANEA MOVIE MOVEMENT, in collaborazione con DELPHI EVENTI e con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del COMUNE DI ESTE, si svolge all'interno del VII Festival Internazionale del cortometraggio e del documentario, promosso e organizzato da Euganea Movie Movement.

SONG n. 32 concerto variabile
con Marco Paolini e i Mercanti di liquore
(Lorenzo Monguzzi, Piero Mucilli, Simone Spreafico)
inserti poetici di
Luigi Meneghello, Federico Tavan
testi delle canzoni di
Dino Campana, Ernesto Calzavara, Giacomo Noventa, Gianni Rodari,
dei Mercanti di liquore e di Marco Paolini

Ballate, filastrocche, poesie si intrecciano, si allontanano per poi ritrovarsi accostando autori diversi, mescolando generi, stili e interpreti. Una sorta di concerto popolare, fatto di musiche originali composte ed eseguite dai Mercanti di Liquore e testi in parte di poeti come Biagio Marin, Giacomo Noventa, Dino Campana, Erri De Luca, in parte scritti da Marco Paolini, in parte tratti dalla vasta opera di ballate – filastrocche di Rodari.
Il tema conduttore è legato all’acqua e alla lotta tra chi vuol trattarla come merce e chi crede che essa debba essere sottratta alle regole del mercato e del possesso.
“Cantare, parlare, vagheggiare di acqua” con la consapevolezza che tutto ciò non è solo “una questione di rubinetti”, ma anche di democrazia, di non violenza e prevaricazione, perché “l’acqua e la democrazia non sono merci”.
Un inno all’acqua come diritto per ogni specie e ambiente, come “un filo liquido che ci lega”, da cui nessuno va escluso. Acqua di cui non abusare, acqua da non sbarrare, deviare, prosciugare né chiudere in bottiglia, perché “l’acqua che non è vagabonda diventa morte”.
Il canto per l’acqua si trasforma così in una denuncia contro la guerra, che in futuro rischia di combattersi proprio per il predominio su questo prezioso elemento.
Protagonista è sempre lei, la parola pensata, la parola giocata e rovesciata, che balla e che danza. Parola calda e colorita, acuta e incisiva, ricca di echi dialettali e di sonorità popolari.
Dallo spettacolo è stato tratto un CD musicale dal titolo SPUTI.
NOTE D’AUTORE
“E’ cominciato con un concerto dedicato all’acqua intesa come risorsa e non come merce.
Abbiamo fatto tre giorni di prove partendo da qualche pagina di libro fotocopiata, qualche poesia, un po’ di repertorio e musiche improvvisate più che pensate, che nascevano dall’istinto e dalla fretta oltre che dalla voglia di fare insieme questo concerto.
Non ho mai visto spartiti in quei giorni né fogli per trascrivere la musica.
Ogni tanto si registrava qualcosa e ogni tanto ci dimenticavamo di farlo, così certe cose si sono perse da subito. Non so se fosse giusto chiamarle canzoni però alla fine era un concerto.
Serviva un titolo, SONG N. 32 bastava.
Ovviamente nessuno pensava che potesse durare più di una serata.
Ne abbiamo fatte quindici, poi ci è venuto in mente che potevamo anche farne un Album.
A condizione di lavorarci sopra. Si è trattato di innesti e montaggi di testi diversi, di accostamenti, di musiche e parole prese da vari autori, dalle filastrocche di Gianni Rodari (Re Federico, La tradotta, Sul duomo di Como, Il mare Adriatico, I mari della luna, I sette fratelli, Stelle senza nome), quasi metà dei pezzi dell’Album, dai Canti Orfici di Dino Campana (in La notte mi par bella e Vele), dalla lingua sonora di Biagio Marin, Giacomo Noventa (in Sottovento), Ernesto Calzavara (Parole Mate), dai versi di Erri De Luca (Il Prigioniero Ante e Sputi).
Una canzone (Il Sergente nella neve) contiene un frammento di Mario Rigoni Stern un po’ “arrangiato” e inserito nella filastrocca del Soldatino di Rodari.
Il tema iniziale del concerto è rimasto in alcuni pezzi (Mar Adriatico, 2 Parti di Idrogeno, Regola Acquea…), altri sono stati inventati mentre registravamo.
SPUTI, così abbiamo chiamato l’album, non è un lavoro ricercato, abbiamo preferito fissare quel che l’istinto suggeriva.
Alcune soluzioni sono rimaste ruvide, l’aria che tira nelle parole ha suggerito la musica.”
Marco Paolini

SONG n. 32 concerto variabile
con Marco Paolini e i Mercanti di liquore ( Lorenzo Monguzzi, Piero Mucilli, Simone Spreafico)
inserti poetici di Luigi Meneghello, Federico Tavan
testi delle canzoni di Dino Campana, Ernesto Calzavara, Giacomo Noventa, Gianni Rodari, dei
Mercanti di liquore e di Marco Paolini
disegno luci Andrea Violato
consolle luci Monia Giannobile, Lorenza Bonfanti
consolle audio Lorenzo Caperchi, Corrado Cristina
organizzazione e distribuzione Michela Signori, Max Cantù
prodotto da JOLEFILM
in collaborazione con Cantour

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