mercoledì 29 aprile 2009

ALESSANDRO DUCOLI in concerto alla Piccola Trattoria San Mauro di Premariacco

ALESSANDRO DUCOLI
in concerto alla Piccola Trattoria San Mauro di Premariacco
in collaborazione con il FOLK CLUB BUTTRIO
Venerdì 1 maggio
ore 21 circa

(Apre il concerto: Loris Vescovo)

Come arrivarci: http://maps.google.com/maps?q=%25s&um=1&ie=UTF-8&sa=N&hl=it&tab=wl

Dopo un lungo tour che l'ha portato a girovagare per l'Italia, il funambolico Alessandro Ducoli presenta il suo nuovo disco in concerto in anteprima assoluta per il Friuli. "Un concerto canzone", così lo definisce lui stesso. Ad accompagnarlo c'è il fido pianista Andrey Kutov, da sempre compagno di viaggio del cantautore camuno.

Sarà l'occasione per ascoltare grandi canzoni, simpatici aneddoti, frammenti di storie scanzonate della provincia bresciana. E di degustare i deliziosi piatti tipici di Meni, senza dimenticare il suo intenso "tai di neri".

Il suo nuovo lavoro discografico, Artemisia absinthium, prodotto dalla Bolivar's Dirt, vede la partecipazione in studio dei Bartolino's che in questi anni lo hanno spesso accompagnato in diversi concerti: Mario Stivala, Mirko Spreafico, Andrey Kutov e Alessandra Cecala. Il nuovo lavoro discografico del Ducoli riporta gli ascolti alle atmosfere solari già ascoltate in Malaspina e Taverne Stamberghe Caverne, consolidando la figura del cantautore bresciano tra le più interessanti del panorama autoprodotto italiano.

Da "l'isola che non c'era", Ricky Barone...

Artemisia absinthium è l’ultimo cd di Alessandro Ducoli, suonato con i Bartolino’s, quartetto che vede la partecipazione di Andrey Kutov al piano, Mirko Spreafico alle percussioni, Alessandra Cecala al contrabbasso e Mario Stivala alla chitarra. Il disco si presenta in accoppiata con una novella, che è possibile leggere direttamente sul booklet allegato al cd oppure andando sul sito dell’artista. E’ un calore soffuso quello che esce da “Artemisia”, un caldo elegante e sinuoso che si infila lentamente sotto la pelle. Che Ducoli fosse un talento era risaputo, qualche problema gli si poteva imputare a livello gestionale. “Il Ducoli” ha sempre sofferto, se così si può dire, di abbondanza: di idee, di intuizioni, di sapori. Ultimamente però il suo percorso artistico si sta delineando in maniera piuttosto chiara. Dopo l’atmosfera jazzata di “Brumantica” (2006), al quale hanno partecipato Ellade Bandini, Ares Tavolazzi, Alessandro Galati (arrangiatore del lavoro), Fabrizio Bosso, Sandro Gibellini e Tino Tracanna e la ristampa del suo primo disco “Lolita” in due cd, uno elettronico e uno “normale”, il trittico si conclude ottimamente con questo lavoro, che evidenzia la maturazione del cantastorie camuno. La seconda traccia, Meridiana, non sfigurerebbe in un disco di Daniele Silvestri, ed il merito va anche ai musicisti, che creano un ottimo tessuto capace di miscelare alla perfezione il ritmo – percussioni, double bass – con gli ottimi ricami della chitarra di Mario Stivala e i fraseggi delicati di Andrey Kutov al piano. Raffinata è la canzone successiva, Artemisia, cantata pacatamente da Ducoli su un testo che rivela un misterioso e doloroso bisogno d’affetto. I testi si confermano uno dei punti forti del nostro, capace di comporre liriche mai banali e ricche di rimandi a riflessioni, come dire, esistenziali, anche se spesso volutamente camuffate dietro alchimia ed effetti scenici. Eccellente è pure L’armistizio, ottima intro e grande ritornello finale efficacemente e intelligentemente cantato due volte. Intrigante è anche il racconto, che rende di più se letto tenendo in sottofondo le canzoni del disco. Unico limite del disco è la durata, ventisette minuti scarsi, effettivamente un po’ risicata.

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