Rassegna di Teatro Contemporaneo 2008-2009
18 ottobre 2008 ore 20.45
Palazzetto dello Sport “F. Fontebasso” - Noventa di Piave (Ve)
18 ottobre 2008 ore 20.45
Palazzetto dello Sport “F. Fontebasso” - Noventa di Piave (Ve)
Sexmachine
di e con Giuliana Musso
Musiche in scena Igi Meggiorin
Regia Massimo Somaglino
Collaborazione al soggetto Carla Corso
Ingresso
€ 7 (intero) € 5 (ridotto under 18 - over 65 - circolo Due A)
Info
teatrinodellaneve@libero.it - 0421.331229 - 348.2220410
Le prostitute si possono chiamare in molti modi: meretrici, fallofore, puttane, cocottes, passeggiatrici, belle di notte, lucciole, troie, sex-workers, donnacce, donne facili, donnine leggere...
I clienti si chiamano clienti.
Mentre quella delle prostitute è una categoria numericamente ristretta, indagabile ed indagata, dei clienti non si sa nulla, non si indaga, nulla viene messo in discussione. Perché i clienti siamo noi. Tutti noi. Noi italiani: figli mammoni e amanti focosi, noi, con le donne più belle del mondo e il sacro vincolo del matrimonio e la famiglia al primo posto e i figli che son pezz'e core. Amanti delle cose belle e della buona cucina, amanti. Ammiratori. Corteggiatori. Un po' gelosi ché "se no che amore è?!", e anche un po' possessivi e bigotti "copriti svergognata...". Noi! Popolo di santi, poeti, navigatori e uomini che vanno a puttane.
Un'attrice ed un musicista in scena danno voce ed anima a sei personaggi che, visti in sequenza, formano un quadro di contemporanea umanità multiforme e complicata. Sono quattro uomini e due donne: Dino, pensionato; Vittorio, agente di commercio; Monica, mamma di Cristian; Silvana, prostituta; Igor, ventenne addetto all'assemblaggio; Sandro, piccolo imprenditore. Hanno tutti in comune due cose: appartengono alla cultura del nord-est e trovano soddisfazione ai loro bisogni e ragione alle loro paure nel variegato e complesso mondo dei rapporti sessuali a pagamento.
La musica, sostegno e contrappunto al lavoro sui personaggi, ha accompagnato fin dall'inizio la composizione drammaturgica. A ciascun carattere corrisponde un tappeto musicale che non è un semplice commento bensì l'eco dell'identità e dell'energia del personaggio. Anche le canzoni – tutte originali - concorrono alla drammaturgia dello spettacolo, approfondiscono l'emotività dei personaggi e la rafforzano nella memoria dello spettatore.
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