lunedì 19 aprile 2010

pe fieste de liberazion VINARS 23 a Madone di Buje: le storie de Republiche partigjane de Cjargne libare


VINARS 23 DI AVRÎL

Spietant le Fieste de Liberazion

CJARGNE LIBARE – LE REPUBLICHE PARTIGJANE DAL 1944

Documentari par cure NN-media tal centri de comunitât di Madone di Buje aes 8 e mieze di sere

Tre testimoni d'eccezione, raccontano uno degli episodi più significativi nella storia della nostra regione e d'Italia: la nascita, nella primavera del '44, della Repubblica d'Ampezzo. Sono i partigiani Romano Marchetti, Domenico Del Bianco e Giancarlo Franceschinis che, nel video prodotto dalla NN media realizzato da Dino Ariis, ricordano la coraggiosa costituzione della repubblica libera e democratica della Carnia

Una conquista alla quale contribuirono, con pari dignità, tutti i partiti che poi fecero parte dell'arco costituzionale italiano: democristiano, comunista, liberale e d'azione. Fu un miracolo che durò poche settimane, ma che bastarono a lasciare dei precedenti dai quali, la futura Costituzione Italiana, non poté prescindere: l'abolizione della pena di morte, il riconoscimento di pari opportunità alle donne che, considerate anch'esse capi famiglia, avevano il diritto al voto, partecipando, in quel caso, all'elezione dei sindaci così detti della “Resistenza”. Furono poi abolite, anche se in parte, le tasse, ma ripartite sulla base dei redditi superiori alle 200.000 lire annue. Urgente fu la costituzione del Tribunale del Popolo affidato, addirittura, all'allora presidente del tribunale di Tolmezzo che, diventato nemico del fascismo, appoggiò la causa partigiana. E ancora, nacquero la prime banche e assicurazioni cooperative per proteggere la popolazione dagli usurai e supportarla in caso di danni conseguenti a calamità. Così come in Carnia, in Italia ci furono altri tentativi di “autonomia” come in Val Dossola, o Monte Fiorino, eppure quello carnico fu il più significativo e pericoloso. Per ragioni geografiche, certo, la vicinanza con la Yugoslavia non era cosa da poco, per ragioni di forte coscienza etnica da parte delle minoranze, ma anche per una certa vocazione in questa terra alla democrazia. Da dove nasce? «La Carnia non è stata, come si pensa, una terra retrograda - - essa era popolata da emigranti che, tornando dalle regioni della Mitteleuropa, portavano a casa idee di socialismo e rinnovamento sociale. Queste persone hanno dato corpo a un movimento straordinario. L'esperienza del cooperativismo nato in Carnia prima di ogni altra parte - conferma la presenza di una mentalità rivoluzionaria.

"L’esperienza della vita della Repubblica partigiana della Carnia e del Friuli può essere considerata come l’esperienza di vita democratica più avanzata di tutta la resistenza italiana e questo per il suo grande valore civile e morale, non solo politico, come segno di quanto può fare una popolazione libera di operare le sue scelte, di darsi le sue leggi. In questa esperienza, un vero laboratorio di democrazia sostanziale e diretta, che come punto di partenza si concretizzò nelle elezioni, il Governo operò sulla base della partecipazione della popolazione nel momento della determinazione delle scelte e sulla trasparenza della cosa pubblica. Nei decreti del Governo vennero affermati importanti principi:
- l’abolizione della pena di morte e l’affermazione della gratuità dell’amministrazione della giustizia;
- la semplificazione del sistema fiscale con l’introduzione dell’imposta progressiva del patrimonio;
- l’attenzione sulla scuola in quanto specchio di una società che guarda al futuro; - l’esperienza di autonomia amministrativa e di governo locale dei problemi
- la difesa dell’ambiente e del patrimonio boschivo.. - la trasparenza nell’amministrazione della cosa pubblica
- l’amministrazione autonoma del proprio territoro

Allora in Carnia si prefigurò, in piena guerra e sotto l’atroce dominazione nazista, uno stato democratico, capace di esercitare il potere politico –
amministrativo della gente, di essere civile espressione della volontà popolare. Anticipazione straordinaria di quello che poi si realizzò in tutta Italia con la Repubblica e la Costituzione.
"Giovanni Spangaro”

pe fieste de liberazion, VINARS 23 a Madone di Buje
la storie de Republiche partigjane de Cjargne libare, nassude tal setembar dal 1944

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