giovedì 15 maggio 2008

O TEMPORA O MORES...

Le quattro Tempora/4

O TEMPORA O MORES...

conferenza di Gian Paolo Gri
canti eseguiti dal coro Jevenes cantores "Sisilutis" di Bertiolo

venerdì 16 maggio, h 21.00
Bertiolo, chiesetta della Santissima Trinità


Si conclude venerdì 16 maggio, nella chiesetta della “Santissime” di Bertiolo, nei pressi della strada Napoleonica all’incrocio con Villacaccia, il ciclo itinerante delle Quattro Tempora che l’associazione culturale Colonos ha organizzato, in collaborazione con il comune e la parrocchia di San Martino, a suggello della rassegna Avostanis 2007, il cui tema di riferimento era stato “Un timp par vivi”.
Dopo gli affollati incontri che si sono tenuti il 22 settembre scorso nella Chiesa di San Biagio a Cividale su “Il timp piturat” a cura di Claudio Mattaloni, il 21 dicembre nella chiesa di San Giovanni a Rivis di Sedegliano con un confronto pubblico fra Tito Maniacco e mons. Nicolino Borgo sul tema “Il timp dal om, il timp di Diu” e la riflessione “Il timp da nef” che si è svolta il 17 febbraio scorso nella chiesa di San Martino in Gorto, a Ovaro, con le immagini di Ulderica Da Pozzo e i canti della tradizione popolare eseguiti dal coro Rosas di Mont, nella serata odierna Gian Paolo Gri, docente di antropologia culturale presso l’Università di Udine, affronterà le trasformazioni del tempo e del Friuli attraverso il mutamento delle tradizioni popolari. Fra le quattro “Tempora”, che sul calco della scansione ritmica stagionale del mondo pagano la chiesa ha fatto proprie con momenti forti di preghiera e di digiuno, quella che cade in maggio diventa occasione per una lettura delle tradizioni primaverili, a partire dal tabù dei matrimoni di maggio, ben indagati qualche anno fa da Giorgio Ferigo. Essa mette in primo piano il processo storico di contrasto fra “cultura colta” e cultura popolare, la condanna di alcuni usi, i fenomeni di abbandono e di recupero di altri, la rielaborazione dal basso e la manipolazione consumistica più recente della tradizione. Al centro proprio la nozione popolare di “tempo”, nella sua ambiguità e con le sue trasformazioni: tempo atmosferico da un lato, bello e cattivo, temuto e invocato; tempo del vivere dall’altro, nel contrasto fra l’esperienza ciclica del calendario e lo scorrere inesorabile, senza ritorno.
La serata inizierà alle ore 21 con l’introduzione del direttore artistico Federico Rossi, cui seguirà il saluto del sindaco di Bertiolo Mario Battistutta, che illustrerà pure alcuni elementi di grande interesse storico emersi dalle ricerche effettuate nel sito in cui attualmente è collocata la chiesetta della Santissima Trinità. Prenderà quindi la parola il relatore Gian Paolo Gri, con alcune letture a cura di Tullia De Cecco e un programma musicale di canti scelti per l’occasione, eseguiti dal coro Juvenes Cantores “Sisilutis” di Bertiolo, sotto la direzione di Elena Paroni.

L’ingresso è libero.

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