Comunicato stampa
LA SALUTE COME BENE COMUNE
LA SALÛT E JE DI DUCJ
Convegno
venerdì 9 luglio 2010, ore 9.30
Centro di Accoglienza E.Balducci
Piazza della Chiesa, Zugliano
Significativamente preceduto dalla riunione del Consiglio nazionale di Presidenza della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni S.I.M.M. che si terrà giovedì pomeriggio a Udine nella sede dell'Ordine dei Medici, il Convegno nazionale promosso dal Gruppo Immigrazione Salute Friuli Venezia Giulia GRIS FVG in collaborazione con gli altri GrIS delle regioni del NordEst, affronterà il tema dell’accoglienza sanitaria e dell’accesso alle cure mediche degli stranieri immigrati con particolare riferimento alle attività avviate in Italia per la promozione di una salute senza esclusioni. Il Convegno presenterà una analisi scientifica dell'impatto delle politiche regionali sulla tutela e sulla promozione della salute in un'ottica di sanità pubblica e di solidarietà sociale. Sarà un’occasione di condivisione e di promozione di percorsi assistenziali equi, più efficaci e culturalmente sensibili, soprattutto in riferimento alla formazione degli operatori e al contesto delle famiglie straniere.
Le relazioni offriranno un quadro sintetico non sole di leggi locali, piani, delibere,circolari emanati dal 1995 al 2009, dalle Regioni/Province Autonome sulla salute degli immigrati (inclusi rom, richiedenti asilo e rifugiati) e sulla assistenza agli irregolari e ai comunitari e ma anche delle attività di prevenzione e di promozione della salute, di formazione degli operatori, di mediazione in sanità. Il Friuli Venezia-Giulia, in passato all’avanguardia, ha subito una battuta d’arresto. Infatti, pur essendo la politica sull‟immigrazione dettata a livello nazionale, i percorsi di inserimento, di integrazione e di promozione, anche in ambito sanitario, sono implementati e realizzati localmente e meritano una dettagliata analisi, nei vari contesti regionali o provinciali, dei punti di forza e della criticità emergenti sui temi della fruibilità dei servizi per gli immigrati regolari compresi i cittadini comunitari e dell'accesso ai servizi degli immigrati irregolari (con l'uso dei codici STP ed ENI). Nel corso del convegno interverranno su questi argomenti Salvatore Geraci consigliere S.I.M.M. e coordinatore nazionale Gr.I.S. e Responsabile area sanitaria Caritas di Roma e i rappresentanti dei GrIS del NordEst: Elisabetta Cescatti (Trentino), Maximilian Benedikter .(SudTirol),Marco Baldini (Veneto) e Claudia Gandolfi (FriuliVG) e infine Claudia Pretto della Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.
Ma, in questo ambito, al contesto del Friuli Venezia Giulia e alla situazione determinatasi nella nostra Regione con l'abolizione della legge regionale e con i provvedimenti discriminatori successivamente adottati in questo ultimo biennio, sarà dedicato uno spazio e una attenzione particolare all'interno del convegno con interventi di don PierLuigi di Piazza ( Centro Balducci e Rete Diritti FVG) Guglielmo Pitzalis (gris-fvg) e di Gianfranco Schiavone (Asgi e Rete Diritti FVG), che metterranno in evidenza i rischi di questa involuzione per la sicurezza e la salute di tutta la comunità ma anche la resistenza delle buone pratiche della società civile.
Il ruolo fondamentale e le indicazioni metodologiche relative alla formazione degli operatori sociosanitari nel campo della salute e dell’assistenza alle persone immigrate saranno affrontate dal prof. Maurizio Marceca della Università La Sapienza di Roma.
In questa fase storica, che vede crescere autonomia e responsabilità dei Servizi sanitari regionali, chiamati a misurarsi con nuove realtà sociali e culturali, assume particolare valore la possibilità delle Regioni e Provincie Autonome di esercitare un ruolo attivo nella promozione di iniziative di formazione ed aggiornamento dei professionisti e di tutti gli operatori sanitari e sociali valorizzando le esperienze locali e selezionando le specifiche esigenze regionali correlate alle caratteristiche socio-demografiche-epidemiologiche del fenomeno migratorio e del sistema dei servizi socio-sanitari sul territorio di riferimento ;
Il punto di vista delle donne migranti sul benessere delle nuove famiglie e delle seconde generazioni sarà portato dalle testimonianze delle mediatrici culturali delle Associazioni Mediatori di Comunità di Udine, Circolo Aperto di Pordenone e Interethnos di Trieste: attraverso le donne passa un grande lavoro transculturale di “resilienza” all'interno delle famiglie, nei rapporti con gli uomini e in particolare per il futuro delle figlie e dei figli che saranno i "nuovi friulani" : da una parte le fatiche e le difficoltà che le donne incontrano nella vita sociale e civile e nella tutela della loro salute ma anche il loro impegno quotidiano nella famiglia, nella scuola, nella comunità locale dove vivono e dove crescono i figli: guado e ponte tra crisi di memorie, identità, appartenenze e processi di inclusione, integrazione, assimilazione, tra conservazione della tradizione e aspirazione alla emancipazione.
Salute senza esclusioni, ricorderà il Presidente della SIMM, prof Mario Affronti, significa essere attenti e sensibili alle diversità di cultura, di atteggiamento, di aspettative; riconoscere i pregiudizi e confrontarsi con gli stereotipi, porre la massima attenzione alle esperienze vissute dalle persone, ascoltare i sintomi della sofferenza, riconoscendo il valore simbolico delle parole, accogliere le differenze dei contesti linguistici, etnici e culturali di diverse appartenenze e di multiple identità, costruire reti dove il sanitario ed il sociale camminano assieme in una ottica pluridisciplinare e multiprofessionale, valorizzando le esperienze degli operatori e dei mediatori.
LA SALUTE COME BENE COMUNE
LA SALÛT E JE DI DUCJ
ZDRAVJE JE ZA VSIH
GESUNDHEIT IST FUR ALLE
ZDRAVLJE SVIMA
SHENDETI ESHTE PER TE GJITHE
SANATATEA ESTE A TUTUROR
GOOD HEALTH FOR ALL
LA SANTÈ POUR TOUS
LA SALUD ES PARA TODOS
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