OPENAIR a Palazzo Morpurgo
Secondo appuntamento del progetto nato per volontà dell’associazione culturale Musicisti Tre Venezie di Udine con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia della Provincia di Udine e del Comune di Udine con il sostegno della fondazione crup, con lo scopo di offrire un’occasione per promuovere e formare giovani artisti attivi in ambito locale.
Gli spettacoli proposti sono stati concepiti con l’obbiettivo di educare, incuriosendo, il nostro giovane pubblico ormai da tempo disabituato all’ascolto di un genere musicale “colto”, ed offrire l’opportunità a chi lo frequenta da tempo di una ventata di novità.
I tre appuntamenti si svolgeranno nella suggestiva cornice di palazzo Morpurgo nell’ambito delle manifestazioni di udinestate 2008.
La serata del 5 Agosto sarà dedicata a due eroine romantiche votate alla morte, due componimenti brevi ma dal forte impatto emotivo, infatti, verranno eseguite in forma scenica la cantata di Giovanna d’Arco di Rossini e la scène lyrique La mort de Cléopâtre di Berlioz, due donne, due anime in antitesi. Giovanna, combattendo per un sacro ideale, la patria, diventa soldato per volere divino e diviene
L’impianto scenico ed il disegno luci, visivamente in forte contrasto con gli spazi di Palazzo Morpurgo, sono stati concepiti utilizzando una chiara e precisa simbologia, che guiderà lo spettatore attraverso due episodi fortemente rappresentativi della vita di queste due eroine.
Le due cantanti soliste saranno accompagnate al pianoforte.
Direttore Artistico
Cristian Finoia
presentazione Associazione: l’Associazione Musicisti tre Venezie, presente da circa venti anni nel territorio della provincia di Udine, nasce con lo scopo di promuovere i musicisti e la musica di qualità prodotta in regione. Le iniziative più importanti all’attivo dell’associazione riguardano la musica d’autore con rassegne di spessore culturale quali “Sconfinati a Villa Manin” e “Canzoni di Confine” inoltre si occupa dell’organizzazione e della promozione di diversi eventi musicali e culturali.
di Gioacchino Rossini
Giovanna d’Arco: Liana Tarussio
Maestro al Pianoforte: Andrea Del Piccolo
Direzione Artistica e Regia: Cristian Finoia
Consulente Musicale: Macrì Simone
Direttore di produzione: Arianna Romano
Allestimento e produzione a cura di: associazione musicisti tre venezie
TRAMA
Nel 1832 Rossini compone per Olympe Pélissier la cantata di Giovanna d’Arco. Questo componimento è la metafora di una spiritualità passionale, l’episodio narrato in prima persona da Giovanna è quello della battaglia di Patay contro l’esercito Inglese in difesa della Francia. Giovanna d’Arco è tratta dai Péchés de vieillesse. Il pezzo in questione è del tutto atipico rispetto alle altre composizioni raccolte sotto tale titolo, e difatti è stilisticamente e cronologicamente più vicino alla produzione teatrale che contraddistingue la prima parte della carriera del compositore pesarese. Lo spirito della composizione era quello di trasferire in un’opera da camera il più tipico belcantismo teatrale che aveva fatto la fortuna di Rossini negli anni ’10 e ’20. La struttura musicale della Cantata è quella della Gran Scena tipica dei personaggi rossiniani combattuti fra opposti sentimenti: Tancredi, Falliero, Ciro, Arsace; tutti condottieri “en travesti” la cui fisionomia richiama quella androgina di Giovanna d’Arco, santa guerriera.
Di Hector Berlioz
Cleopatra: Selma Pasternak
Maestro al Pianoforte: Andrea Del Piccolo
Direzione Artistica e Regia: Cristian Finoia
Consulente Musicale: Macrì Simone
Direttore di produzione: Arianna Romano
Allestimento e produzione a cura di: associazione musicisti tre venezie
La mort de Cléopâtre è genialmente uscita dalla penna di un Berlioz venticinquenne. La regina Cleopatra, negli ultimi drammatici attimi della sua esistenza, liberata da tutte le preoccupazioni terrene, ci narra della sua vita. Berlioz con questo brano ci regala una delle più drammatiche e struggenti pagine di musica. Berlioz rielabora in chiave romantica anche molti temi autobiografici. Stessa impostazione emotiva ed espressiva è rintracciabile nella cantata, che raccoglie due principi ricorrenti nell’opera del compositore, l’amore per Shakespeare e per l’antichità classica. Per il compositore la musica dovesse avere un soggetto, un programma e che il trionfo dell'arte è di esprimere questo programma mediante effetti pittoreschi, sia con il soccorso della voce, sia con gli strumenti soli. Tutta l'opera di Berlioz è il prodotto della sua volontà mirante a realizzare questo progetto.
La vita di Cleopatra ha ispirato molte opere letterarie, tra le quali le più famose sono le tragedie Antonio e Cleopatra (1606-1607) di William Shakespeare e Cleopatra (1775) di Vittorio Alfieri. Tra le opere in musica figurano Cleopatra (1790) di Domenico Cimarosa e l'oratorio omonimo (1835) di Hector Berlioz.
Cleopatra VII nasce nel
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