venerdì 3 luglio 2009

IL GIORNO DEI JETHRO TULL. Grande attesa per il concerto di questa sera in Castello a Udine

La seconda serata di Folkest si presenta ricca e articolata come nelle migliori tradizioni del più importante folk festival del Mediterraneo. In Castello a Udine, nell’ambito di “Udine d’Estate”, l’attesissimo ritorno in regione di Jethro Tull per continuare a festeggiare i quarant'anni di carriera, recentemente compiuti. Era il 1968 infatti quando uscì l'album This Was, un disco dove il leader invece di suonare la chitarra o le tastiere, utilizzava il flauto in un amalgama di suoni blues con innesti jazz e rock. Quel musicista era Ian Anderson, compositore della maggior parte dei brani, indiscusso front-man e autore di una serie di successi che hanno fatto la storia del rock (Aqualung, Thick as a Brick e Songs from the Wood, tanto per fare alcuni nomi) e vendendo milioni di dischi in tutto il mondo.

Negli ultimi mesi del 1967, Ian Anderson, Mick Abrahams, Glenn Cornick e Clive Bunker si ritrovarono a Luton, cittadina del Bedfordshire, per dar vita alla formazione originale dei Jethro Tull, dopo alcuni tentativi con nomi diversi. Dopo le serate al Marquee e le apparizioni a Hyde Park e al Sunbury Jazz and Blues Festival nell'estate del '68, la band ampliò i consensi pubblicando l'album This Was che, pur pagando un tributo alla tradizione blues dalla quale proveniva la band, conteneva già accenni di influenze più vaste che sarebbero diventate evidenti dopo l'uscita di Mick Abrahams, sostituito da Martin Barre.


Da lì nacque Stand Up, un successo colossale che aprì nuove opportunità in Europa e negli Stati Uniti. I Tull iniziarono un'ascesa esplosiva ai piani alti dello star system americano, che culminò nei tre anni successivi con le copertine su Time e Rolling Stone, cinque serate al Forum di Los Angeles e tre al Madison Square Garden di New York. Gli album sono però sempre stati la grande forza di questo gruppo, a partire da Aqualung, per passare ai concept album come Thick as a Brick e A Passion Play che confermarono l'etichetta di progressive rock.

Nel 1997, dopo dieci anni assenza dalle scene italiane, partì proprio da Folkest il tour del loro rientro sulle scene della penisola: giusto quindi questo omaggio al Castello di Udine, dove già hanno avuto modo di entusiasmare i fan nel recente passato. Saliranno sul palco Ian Anderson – flauto, voce, chitarra; Martin Barre; Doane Perry – batteria; David Goodier – basso elettrico; John O'Hara, piano e fisarmonica.

In attesa delle magie di Ian Anderson e dei suoi geniali compari, l’imperdibile “act” di Ray Wilson: la sua splendida voce ha caratterizzato esperienze diversissime fra loro, dal grunge degli Stiltskin al brit pop dei Cut, nonché i Genesis di Calling All Stations, che hanno affinato pienamente le sue doti artistiche di autore e interprete di notevole talento. Una carriera artistica e una storia personale dalle molte sfumature, che Ray porta sul palco in maniera suggestiva e avvincente. Il suo ultimo Cd, Propaganda Man, è la riprova della sua versatilità interpretativa e della grande espressività, che nelle esibizioni in “solo” catturano magneticamente la platea lasciando un ricordo indelebile.



Appuntamento quindi questa sera, Venerdì 3 Luglio ore 21.15 in Castello a Udine
Biglietti in vendita presso le
Biglietterie sul luogo del concerto (Piazza Libertà - unico ingresso al Castello) a partire dalle ore 18.00 - INGRESSO UNICO Euro 30,00

Per maggiori informazioni:
Segreteria Folkest info@folkest.com tel&fax +39 0427 51230

IN PROGRAMMA A FOLKEST questa sera anche:
CAMPEGLIO (Faedis) ore 21,15 Villa Accordini
TRIO COLTRI/MENDUTO/MORELLI (Italia)
INGRESSO LIBERO

Nessun commento: