giovedì 21 agosto 2008

Sabato 23 agosto IL MUS D'AUR (L'ASINO D'ORO) ai Colonos di Lestizza

avostanis 2008


IL MUS D'AUR (L'ASINO D'ORO)
Serata con premiazione

Sabato 23 agosto, h 21.00
Auditorium comunale di Lestizza


In una società di cavalli di razza, i Colonos continuano ad andare contro corrente e rinnovano per l'undicesimo anno consecutivo, sotto il segno di Avostanis, il premio-metafora che intende promuovere gli asini e i valori di cui sono portatori: la mitezza, la semplicità, la sobrietà, la tranquillità, la tolleranza e la tenacia. La festa, con spettacolo e premiazione, si terrà sabato 23 agosto, alle ore 21.00, nell'auditorium comunale di Lestizza. Ad animare il tutto sarà Angela Felice, organizzatrice instancabile di qualificati eventi teatrali e culturali, che in questa circostanza non mancherà di appassionare il pubblico con un affascinante percorso nel paesaggio letterario antico relativo proprio al somaro, re della serata.

Prima del momento clou della premiazione ci sarà il tradizionale spazio dedicato quest'anno a due ospiti speciali (lo scorso anno era stata la baronessa Fey von Hassell), Rodolfo Castiglione, decano del teatro friulano, e Germano Pontoni, presidente dell'Unione cuochi del Friuli-Venezia Giulia, i quali, provocati da Federico Rossi, sveleranno con aneddoti e riflessioni semiserie tutto l'arcano sui rapporti tra cucina e teatro.

La seconda parte della serata avrà al centro, nella veste di protagonisti, i personaggi premiati, che quest'anno saranno quattro: il contadino Lisdero Valle, la carnica Novella Del Fabbro, l'artigiano-artista Carlin Beltrame e il catalano Aureli Argemì, che grazie al supporto del coordinatore del premio Guido Sut racconteranno, attraverso testimonianze dirette e vive, quacosa della loro vita e della loro storia di "eroi silenziosi della realtà quotidiana". Note di spensieratezza e di allegria la porterà il Grop Tradizionâl Furlan con musiche popolari che saranno eseguite da Franco Giacomuzzi alla fisarmonica, Pierino Gori alla chitarra, Silvio Pontelli al clarinetto, Gianfranco Lugano alla fisarmonica e Paolo Viezzi al contrabbasso.
Ingresso libero.



Aureli Argemì i Roca

Nell'"anno internazionale delle lingue" proclamato dall'ONU per il 2008, l'associazione culturale Colonos ha deciso di assegnare il Mus d'aur anche al catalano Aureli Argemí i Roca, nato nel 1936 a Sabadell (Catalogna) e attualmente residente a Barcellona. Per molto tempo fu segretario dell'abate del monastero benedettino di Montserrat Aureli Maria Escarré i Jané, che si oppose in maniera energica al regime franchista facendosi paladino dei valori della libertà e della democrazia, ivi inclusi i diritti linguistici e culturali della Catalogna, seguendolo in Italia quando fu costretto da Franco all'esilio, dal 1965 al 1968, anno della morte di Escarré.
Nel 1974 fondò il CIEMEN (Centre Internacional Escarré per les Minories Ètniques i Nacionals) di cui è tuttora presidente, sempre in prima linea a rinforzare legami di solidarietà tra le diverse "minoranze linguistiche" - che lui definisce termine del tutto improprio - nella prospettiva di un'Europa capace di recuperare e rinnovare la propria dimensione storica e culturale di mosaico delle diversità. E' stato promotore della Dichiarazione universale dei diritti linguistici e della Conferenza delle Nazioni senza Stato in Europa (CONSEU), e da alcuni anni è impegnato ad inserire la questione del “diritto alla lingua" in quanto diritto umano nell'agenda politica dell' ONU, che dovrebbe invitare tutte le istituzioni e responsabili pubblici a mettere in pratica con adeguate strategie operative il principio secondo cui "tutte le lingue hanno lo stesso valore e devono essere rispettate allo stesso modo, dal momento che ogni lingua è espressione dell'identità di chi la parla e della sua comunità".
E' stato invitato molte volte in Friuli, sempre nel contesto di iniziative legate alla promozione dei diritti linguistici. Vi è ritornato recentemente con una visita che sta effettuando tra le comunità europee per la preparazione dell'ottava Conferenza delle Nazioni senza Stato, che si terrà a Barcellona nella primavera del 2009 a ridosso delle elezioni europee, con l’intento di trovare nuovi partner istituzionali che possano sostenere l’importante evento.




Carlo Beltrame (Carlin)

Lo abbiamo trovato lì, a novantesei anni, fra le sue “cose”, che osserva, senza occhiali!, amorevolmente. Com’è strana la vita, talvolta! Beltrame Carlo, chiamato Carlin, ha fatto il caepentiere in Belgio per una decina di anni e poi in Italia, costruendo ponti per autostrade, massicciate, dighe. D’inverno, nel tempo libero, saliva nei boschi per la legna da ardere e nella stagione bella, lavorava l’orto, anzi lo lavora ancora! Poi la pensione e la noia dei primi tempi ed ecco che scopre una passione, all’improvviso: non ci aveva mai pensato nei precedenti sessanta anni. La prima creazione è una mannaia ed un çoc in miniatura. Poi ha fabbricato, con le sue abili mani tutto il suo paese. La casa ha tutti i piani snodabili: dal tetto al pianterreno. E dentro ha tutto: la camera con i letti e gli armadi, la cucina con la credenza, la stufa, il focolare. E’ tutto vero, tutto reale quello che ha prodotto, rigorosamente in scala uno a dieci: la stalla, la latteria, la cantina, il mulino, l’osteria le botteghe del fabbro, del falegname, del fornaio la chiesa di Frisanco, con il suo campanile, il lavatoio, la fontana con l’acqua che rigorosamente zampilla nella vasca di Frisanco e perfino i salami appesi sulla stanga. Basta annusarli, per credere! Niente di quello che ha costruito, in legno, pietra e metallo è inerte, tutto è perfettamente funzionante. La pialla di tre centimetri pialla davvero il legno, il torchio preme i raspi d’uva, la pietra del mulino, azionato ad acqua, macina, il maglio batte con lo stesso rumore del maglio vero, l’orologio del campanile rintocca le ore e le campane squillano. Non si trova nelle sue costruzioni niente di comprato. La gratta del confessionale della chiesa è in ottone duro, ricavato da un bossolo, il magnifico lampadario della chiesa è il frutto della trasformazione di una lattina di coca cola. Non poteva restare chiuso nel privato della sua casa tutto questo immane lavoro ed ora lo si ammira in un museo a Frisanco aperto dall’Associazione culturale “Da li mans di Carlin”. Chi lo visita, ha la sensazione di entrare in un paese da favola, talmente piccolo da essere abitato non da umani, ma da folletti, gnomi e sbilfs Solo i giocattoli non sono veri, sono frutto della fantasia di Carlin. Non ha forse il diritto di liberare il bambino che c’è ancora in lui?


Novella Del Fabbro

La vitalità, l’entusiasmo del fare, la consapevole passione di mettercela tutta in ogni sua attività hanno caratterizzato la vita della schietta carnica Novella Del Fabbro. Nata a Forni Avoltri 62 anni fa, sposata, con tre figli, ha attraversato la seconda metà del 900 lavorando, da emigrata, in Germania in una gelateria. Rientrata in Italia, si è cimentata, con tutta la sua caparbietà di donna volitiva, in una cava di pietra per ricavare il notissimo marmo “Fior di pesco carnico”. Ha prestato, pure, per qualche tempo, la sua attività in una segheria ad imballare i ritagli di tronchi tagliati in assi, per la loro commercializzazione. Ci tiene a precisare che a Pierabech, la cava era a 2.000 metri di altezza, la più alta d’Europa. Esperienze queste che non solo le hanno forgiato il carattere, la robusta tempra di una lavoratrice che ha destinato le sue energie in mestieri insoliti per una donna, ma le hanno segnato la memoria per sempre. Ed ecco, allora, che nella seconda parte della vita ha voluto far emergere dai suoi ricordi nei suoi scritti, articoli, saggi, conversazioni alla radio (Radio spazio 103 dove tiene tuttora la rubrica “Cjargne” e Radio Onde Furlane) alla televisione, i suoi ricchi ed insoliti vissuti.
I suoi libri, però, non sono solo una reminiscenza personale ed individuale, ma sono pure una testimonianza del mondo carnico, della cultura e della storia delle vallate, delle montagne dove ha trascorso la sua vita; della identità, del senso di appartenenza delle comunità che l’hanno accolta e che l’hanno arricchita: “Scarpetz e galocios” e “Bosc e menaùs dell’alta Val di Gorto”, quest’ultimo edito dalla Società Filologica per la quale da anni collabora e nella quale è consigliera.
Ora ha in mente una storia sugli emigranti sulle donne emigranti soprattutto, un altro modo per far conoscere ai lettori, alla gente, la sua Carnia.


Lisdero Valle

Lisdero non appartiene alla "raze contadine ogm", incarna la sua terra. Lui e la sua campagna, nei dintorni di Nogaredo di Corno, sono una simbiosi perfetta. Come lui dona la sua passione ai suoi campi, così loro gratificano con gratitudine Lisdero. Nell’espressione del suo volto, dei suoi occhi, delle sue parole trasmette tutto il suo amore per il mais, il grano, la segala, l’orzo, la colza, il sorgo nero, i girasoli ed i suoi prodotti, nel riconoscere la mano intelligente, la saggezza sapiente, i sentimenti d’affetto di Lisdero, gli elargiscono frutti abbondanti. Quando entra nei campi, sa proteggere i semi che ha affidato alla terra, sa far crescere le piante, sa conservarle e loro lo gratificano con spighe grosse, con pannocchie pesanti. Sa che in quel determinato pezzo di terra va seminato il forment sant, perché, essendo esposto alle turbolenze estive, è l’unico frumento che resiste ai burlaçs e che è capace, quindi, di dare anche i fros oltre che abbondanti chicchi. Lisdero è consapevole che la sua terra va trattata con i dovuti riguardi ed allora vi sparge il re dei concimi. Sa pure che le sue piante vanno trattate come i bambini che crescono ed allora vi aggiunge gli integratori: fosforo, potassio, azoto. Avendo trattato la terra come una madre, non sono necessari i diserbanti, le forzature dei concimi chimici e tanto meno i riordini fondiari che lui chiama “disordini”. Non è molto anziano (è della classe 1932), ma possiede una saggezza che viene dalla notte di tempi. Applica la rotazione, sa seminare insieme il frumento ed il lupino, sa usare la colza contro la runduie e soprattutto sa che per i campi occorre la stalla, l’ovile, il porcile, il pollaio che rendono lieta, con il letame che producono, la terra. Ma ha un occhio attento anche alla tecnologia, perché senza le moderne tecniche biodinamiche, sostiene, si resta fermi alla vecchia nostalgia sentimentale e bucolica. Lui, invece, intende ancora progredire, rispettando, comunque, sempre quella sua terra che lo ha fatto sudare sì, ma che gli ha anche regalato tante soddisfazioni.

avostanis 2008

Reggae Rocksteady Ska! a Lignano 23 agosto


PLAYA DESNUDA (live)+ DJ-Set: MICHE [dj-set]
FabiOz [warm up dj-set]


questo sabato 23 agosto

@ ZOE (ex Coliseum)
in Corso Alisei 11- Lignano Pineta

http://www. myspace. com/zoelignano

Ingresso gratuito

Michele Poletto

"L'ARLECCHINO ERRANTE" Meeting Internazionale per l'Arte dell'Attore

"L'ARLECCHINO ERRANTE" un festival con un workshop nel motore

PROGRAMMA SPETTACOLI 2008 : ANNO XII° : THE HOLY FOOL


CALENDARIO EVENTI E SPETTACOLI

29 Agosto - ore 21.00 - Fiume Veneto, Giardino Casa dello Studente
Faber Teater in: "FABERFEST"

30 Agosto - ore 21.00 - Sesto al Reghena, Piazza Castello
Hellequin - Scuola Sperimentale dell'Attore in: "BANCAROTTA"

31 Agosto - ore 18.00 - Valvasone, da Piazza Castello a Piazza Duomo
La Nouvelle Lune in: "ARKOIRIS" (SPETTACOLO ITINERANTE)
31 Agosto - ore 21.00 - Pordenone, Caffè Letterario
Inaugurazione Mostra: "ALTER EGO - INCISIONI, MASCHERE E BURATTINI di CLAUDIA CONTIN
con Concerto degli "ALì 'NGHIASTRE"

04 Settembre - ore 21.00 - Polcenigo, Cortivon
Compagnia 4Quarti in: "LE TRE GOBBE DEL CAMALEONTE"

05 Settembre - ore 21.00 - Pordenone, Auditorium Concordia
Leo Bassi in: "LEO BASSI GREATEST HITS"

06 Settembre - ore 16.00 - Pordenone, Chiostro Superiore dell'Ex Convento di San Francesco
Inaugurazione Mostra: "ATTI DI RAGIONE - I GIOCATTOLI DI FRANCO BELLUCCI"
con Musica, Video e Piccolo Simposio
06 Settembre - ore 18.00 - Pordenone, Piazza XX Settembre
Compagnia d'Arte Drummatica in: "RITUALE I PIAZZA" (CONCERTO)
06 Settembre - ore 21.00 - Pordenone, Auditorium Concordia
Leo Bassi in: "LA RIVELAZIONE"

07 Settembre - ore 11.00 - Pordenone, Centro Commerciale Meduna
Compagnia d'Arte Drummatica in: "CONCERTINO DELL'ISOLA"
07 Settembre - ore 18.00 - Pordenone, Chiostro ed Ex Chiesa San Francesco
Toni Zavatta in: "L'ANTICA ARTE DELLA STRADA"
a seguire Leo Bassi in: "UTOPIA" (FRAMMENTO IN ANTEPRIMA)
07 Settembre - ore 19.00 - Chiostro ed Ex Chiesa San Francesco
Jean Paul Del Monte in: "GRAZIE MARIA"
in conclusione Luca Bottura in: "E' LA FINE DEL MONDO" (RADIO-RASSEGNA STAMPA IN ESCLUSIVA)

11 Settembre - ore 21.00 - San Vito al Tagliamento, Teatro Arrigoni
Compagnia 9+Kali &Co in: "ME AGAINST MYSELF" (MUSIC/AZIONE)

12 Settembre - ore 18.00 - Pordenone, Auditorium della Regione
Omaggio alla Legge Basaglia: "OUTSIDER ART" (Simposio con Video, Musica e Performance)
12 Settembre - ore 21.00 - Pordenone, Auditorium Concordia
La Città del Teatro in: "NELLE MANI DI UN PAZZO"

13 Settembre - ore 15.00 - Pordenone, Auditorium della Regione
Simposio: "THE SMARTY FOOL - Metodo e Follia nell'Arte dell'Attore " (con Video, Radio e Performance
13 Settembre - ore 18.00 - Pordenone, Piazza XX Settembre
Nani Rossi in: "SHOW"
13 Settembre - ore 21.00 - Pordenone, Ex Chiesa San Francesco
Compagnia Scimone Sframeli in: "BAR"

14 Settembre - ore 11.00 - Pordenone, Centro Commerciale Meduna
Nani Rossi in: "CIRCO BLITZ"
14 Settembre - ore 18.00 - Pordenone, Ex Chiesa e Chiostro San Francesco
Teatrialchemici in: "DESIDERANZA"
nell'intervallo Orchestra dei Matti in: "AFTERTASTE"
14 Settembre - ore 19.00 - Pordenone, Ex Chiesa e Chiostro San Francesco
Nani Rossi in: "CAFFE DOPPIO"
in conclusione Orchestra dei Matti in: "NEXT"

21 Settembre - ore 21.00 - Pordenone, Sala Arlecchino Teatro Studio
Saggio Finale degli Allievi del Masterclass: "THE HOLY FOOL"

per INFORMAZIONI PRATICHE su costi, prenotazioni ed altro clicca qui >>
Per continuare l'esplorazione del Programma 2008 clicca Laboratori >> Introduzione >>

mercoledì 20 agosto 2008

Domenica 24 agosto: Aganis, il filo dei racconti @ agriturismo Zaro

Aganis

…streghe, fate, sirene, ninfe... le agane erano creature misteriose che, secondo la tradizione, abitavano nelle grotte presso i torrenti, i ruscelli ed i fiumi... danzavano leggere lungo i corsi d'acqua e cantavano misteriose melodie sedute sull’erba dei prati…la loro magia era così potente che potevano trasformarsi in salamandre, gamberi e tritoni…


Il filo dei racconti
si dice che le agane fossero delle abili tessitrici, che passassero molto del loro tempo a filare e tessere sedute al telaio…e come nei miti e nelle leggende degli antichi l'intrecciarsi dei fili e delle trame si identificava con la vita di dei, eroi ed esseri umani, dalle mitiche Parche che filavano i giorni ed i destini di ciascuno ad Arianna che, nel labirinto, salvò Teseo grazie ad un gomitolo di filo, così anche nello spettacolo delle Aganis si intrecciano i fili di tanti racconti...




Agriturismo Zaro - Pian delle Farcadizze - 33040 Faedis (UD) Telefono +39 0432 788187

martedì 19 agosto 2008

Veglia per il Tibet - Sabato 23 agosto alle 8.30 in piazza San Giacomo a Udine



Sabato 23 agosto alle ore 20.30 in piazza San Giacomo a Udine

il Meetup Beppe Grillo Udine in collaborazione con
il Centro Tibetano Cian Ciub Ciö Ling di Polava (Ud)
e l'Associazione - Centro di Accoglienza "E. Balducci" di Zugliano (Ud)

organizza una veglia a sostegno della popolazione tibetana aderendo all'iniziativa mondiale promossa dal sito Candle4Tibet

Accendi una candela per il Tibet

Vuoi contribuire con un piccolo ma utilissimo gesto?
Vuoi lasciare un segno personale per le generazioni future?
Vuoi far attivamente parte di un evento che cambierà la storia?
Vuoi che la tua voce sia ascoltata?
Unisciti a 100,000,000 di persone nella più grande LIGHT PROTEST del mondo!


Cos'è una LIGHT PROTEST?

Una light protest è simile a una qualsiasi manifestazione di cui puoi aver notizia attraverso i comuni mezzi di informazione, ma con qualche differenza:

  • Una LIGHT PROTEST coinvolge milioni di persone nel mondo
  • Una LIGHT PROTEST invita le persone a compiere una semplice azione in un preciso momento per un fine unico
  • Una LIGHT PROTEST è un nuovo mezzo mediatico globale che può aiutare una persona a prendere una posizione
  • Una LIGHT PROTEST sarà sempre istituita per una nobile causa, come i diritti umani, la libertà di poter scegliere, la libertà di pensiero, di fede, e così via
  • Una LIGHT PROTEST è una manifestazione pacifica e senza fini di lucro!

Ricorda, il buon esito di una LIGHT PROTEST dipende da ciascuno di noi, che agisce lo stesso giorno alla stessa ora, e che invita conoscenti e amici a far altrettanto.

Tanto semplice quanto efficace!

Lista di tutte le veglie



Il sito Candle4Tibet è lo stesso che aveva promosso l'iniziativa di accendere le candele sulle finestre la sera prima dell'inizio delle Olimpiadi.
A chi si era iscritto all'evento è arrivata questa email:

A casa, con amici e in pubblico.

Questa volta anche di fronte a tutte le ambasciate cinesi nel mondo.

Sabato 23 agosto alle 21.00, la notte prima della fine delle Olimpiadi.

Non permetteremo che il Tibet sia dimenticato.

Non c'è molto tempo. Ti chiediamo di aiutarci:

  • Invita i tuoi amici (invito)
  • Organizza una veglia in un luogo pubblico o di fronte a una ambasciata cinese
    (Lista di tutte le ambasciate cinesi) (Lista di tutte le veglie)
  • Invia il comunicato stampa ai media (Media)


Il TIBET sarà libero
Prima di dar il VIA al video, spegni Last_fm/Radio !
(qui a destra dopo l'Archivio NEWS)

Dobialab presenta: dobiarteventi manifestazione artistica multimediale VII edizione


venerdì 29 agosto:
Frank Bretschneider- Berlino- RASTER NOTON
Res_et dj set - Dobialab
Omar dj- minimal techno - Cormons

sabato 30 agosto:
Bachi da Pietra Milano- Wallace rec
L\\\'Amorth duo -Brindisi
Hybrida dub infection -Udine

domenica 31 agosto:
Dobialab SoundSystem
(presso la galleria d\\\'arte contemporanea La Comunale di Monfalcone)

martedì 02 settembre:
CIELO D\\\'ACQUA- performance
Cristiana Fusillo & Giuliano Cesco Trieste- Padova

mercoledì 03 settembre:
serata di corti d\\\'animazione a cura di Sara Galiza

giovedì 04 settembre:
Il moro e il quasi biondo -Udine- Matteite rec
Matteo Della Schiava -Monfalcone
Cortex -Trieste- Arab Sheep rec

venerdì 05 settembre:
Nastro Mortal -Treviso - 8mmrec
Virage/Sonic Trieste
Lak dj Gorizia

6 settembre
Jazzcore night con Orco trio (Dobialab) e Filario Farinoppo trio (Bologna)

Dobialab

Evento lirico "Operair" 19 Agosto, Palazzo Morpurgo, Udine


clicca sull'immagine per ingrandire la locandina

SOSPESO l'INCONTRO CON PHILIPPE DAVERIO ai COLONOS

comunicato stampa:
avostanis 2008


SOSPESO l'INCONTRO CON PHILIPPE DAVERIO


A causa di un impegno non previsto all'estero, Philippe Daverio non potrà essere presente per l'incontro sull'arte contemporanea programmato per mercoledì 23 agosto. Ci scusiamo e nei prossimi giorni speriamo di potervi comunicare la nuova data.
Il prossimo appuntamento di Avostanis sarà sabato 23 nell'auditorium comunale di Lestizza per la serata del Mus d'Aur.


www.colonos.it.

domenica 17 agosto 2008

Cimolais - SUMMEREND Community Festival - Agosto 2008


www.myspace.com/summerendfestival
______________________________

http://www.rock4peace.com/

visitate anche

www.myspace.com/rock4peace

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avostanis 2008 - il nuovo libro del poeta Ivan Crico

avostanis 2008

DE ARZENT ZU'
il nuovo libro del poeta Ivan Crico

lunedì 18 agosto, h 21.00
Agriturismo Ai Colonos, Villacaccia di Lestizza


"De arzént zù", "Di argento scomparso" si intitola il nuovo libro di Ivan Crico, edito dall'Istituto Giuliano di Storia e Documentazione di Trieste, che verrà presentato lunedì 18 agosto, alle ore 21, nell'aia dell'agriturismo Ai Colonos di Villacaccia di Lestizza. Si tratta di un avvenimento per molti versi unico e straordinario, nella storia della letteratura friulana e regionale, perché le liriche presenti in questa silloge sono state scritte in tergestino, cioè nell'antico friulano parlato fino agli inizi dell'Ottocento nella città di Trieste e di cui si sono perse le ultimissime tracce - secondo la testimonianza dello studioso Pavle Merkù, presente alla serata assieme al critico Gianfranco Scialino - agli inizi della Prima Guerra Mondiale.

Assieme alla lettrice Luciana Guerra, Ivan Crico ci consentirà con la sua poesia di partecipare a singolari nozze con i linguaggi che impiega, vivi come il dialetto bisiaco con il quale la sua creazione poetica si è fatta notare, o morti, come lo è il dialetto tergestino che lui dopo uno o due secoli dall’estinzione fa rivivere alla nostra percezione sonora in tutta la sua ricchezza.

Il dialetto friulano tergestino è a Trieste l’erede della romanità della città: appena un millennio più tardi il veneziano coloniale ne avrebbe insidiato il primato per soffocarlo del tutto dopo l’istituzione del Porto franco (1719), quando questo diventò la lingua franca dei commerci cittadini. La toponomastica triestina attesta ancor oggi insediamenti tergestini nella valle di Rozzol, slovenizzata al più tardi nel XIV secolo, di Roiano e di tutta la costiera occidentale che all’inizio assicurava la contiguità linguistica tra il Friuli e le sue estreme frange occidentali.
Confrontato con altri dialetti friulani, il tergestino ha una singolare ricchezza fonetica che lo distingue e lo rende riconoscibile ed è in ciò simile al dialetto muglisano, anch’esso scomparso pochi decenni dopo (o prima?) del tergestino. Oltre a “I Dialoghi piacevoli in dialetto tergestino” pubblicati dal Mainati, pochi sono i testi letterari della fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento rintracciati e pubblicati dai pochi studiosi che se ne sono occupati.

È perciò una piacevolissima sorpresa constatare come una preziosa parlata, scomparsa da tempo, sia rivissuta e rivisitata attraverso la voce di un artista e poeta come Crico, la cui produzione poetica è ormai nota a livello nazionale e da sempre attento alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio linguistico del FVG. La serata sarà difatti anche un'occasione per ascoltare un intervento in diretta con la cantante Elisa - vincitrice a Sanremo con la canzone "Luce, tramonti a nord-est" - che ha più volte ribadito il suo attaccamento nei confronti del linguaggio e della cultura della sua terra natìa, tanto da scrivere agli inizi della sua carriera anche un brano in bisiàc. Il nuovo progetto della poetessa e cantante Erica Benfatto, inoltre, chiuderà la serata presentando improvvisazioni vocali su testi in bisiàc assieme a Gabriele Benfatto, chitarra e voce, Andrea Ell, percussioni, ed uno dei maggiori organisti internazionali, Manuel Tomadin, che suonerà un organo portatile di propria invenzione realizzato a mano assieme al padre.
Ingresso libero. In caso di maltempo la serata si terrà il giorno dopo.

www.colonos.it.




Uiàrs el mar


Dopo se tirèua sù riènt la muràja
de la zità in tòl gniènt liziér de l’aria
tiènera de maj - l’arzent atòr dei aulìu
impizà - e com chèla pièra inzalida
ficiàda in tòl mur chèlis tòue
paràulis de drènto mai fauelàdis.
Se zièua uiàrs el mar. Clar el claméua
de lontam, im fond del troz blank,
la nauàda luèngia dei àrboi im flor.
L’àga duta la impegnèua chèl tièmp.


Verso il mare. Poi si proseguiva costeggiando la muraglia / della città nel niente leggero dell’aria / tenera di maggio - attorno l’argento degli ulivi / acceso - e come la pietra ingiallita / incastrata nel muro quelle tue / parole mai dette dentro di te. / Si andava verso il mare. Chiaro chiamava / da lontano, in fondo al sentiero bianco, / la navata lunga degli alberi in fiore. / L’acqua tutta riempiva quel tempo.