venerdì 12 febbraio 2010

EDIZIONI DEL SALE organizza all’Osteria dei Poeti – Aviano PN le seguenti presentazioni


Alle ore 20,00 cena con l’autore. Ore 21,00 inizio letture e musica.

Venerdì 12 febbraio - MUSICISTI SUICIDI E ANCHE di Rocco Burtone

Sono racconti rapidi, vivaci, sbrigativi, sono inattesi, leggeri, raffinati e bugiardi, sono burleschi, beffardi, allegri ma anche tragici, dolorosi. Inutile sprecare aggettivi, la scrittura di Burtone è come la sua musica: non sai mai dove vada a parare.

Ma quello che più mi piace sottolineare è la costante ironia che attraversa il libro, ironia che sovente si trasforma in sarcasmo, che sfocia in amarezza da presentire tra le righe. Amarezza sì dolorosa, ma mai arrendevole, mai remissiva, mai condiscendente. Non di afflizione trattasi, ma di ponderazione dei malanni terrestri e Burtone ne fa sovente teatro per umani libertari e razionali.

E ancora potrei dire dei racconti che mi hanno divertito, passando dal dramma-paradosso del suicida alle avventure musicali o a quelle...

Devo concludere. Che altro dire? Continua a “suonare” così.

Bernardo Salvemini (insegnante e filosofo)

Domenica 14 febbraio - DE VISCERORUM ELOQUENTIA di Licinio Rudivalle

ED ELLI AVEA DEL CUL FATTO TROMBETTA.”

A parte Dante con questo famoso verso, quali poeti si sono mai cimentati nel dire di peti e scoregge? Nessuno, ovviamente: la materia è così infima e socialmente scorretta da non poter assurgere agli onori della poesia. Senonché...

Senonché, oggigiorno, i sentimenti più nobili sono merce nei realities e specchietti per allodole negli spots della pubblicità.

Come mantenerne la dignità se non... ritirandoli da mercato e passando a proporre altro?

Ecco: questo è certamente uno dei significati che l'opera DE VISCERORUM ELOQUENTIA propone. Opera alternativa alle inflazionate ed esangui espressioni poetiche sentimentali, il DE VISCERORUM tradisce i tradizionali motivi ispiratori della Musa poetica per... scendere agli antipodi e affidarsi a un'espressione di vitalità mai prima coltivata: le FLATULENZE.


Venerdì 19 febbraio - LIBARS di Enea Colautto

Raccontare il personaggio Colautto è operazione che deve essere priva di affettazione, come è lui, uomo che si nasconde ai clamori e alle battaglie mediatiche, più dedito agli incontri culturali in osteria e lontano dai salotti ufficiali. E però così non sono i suoi versi, con poetiche certo scevre da magniloquismi, ma intrise di significati e ricerche linguistiche degne di un filologo polemista che, diciamolo subito, non frequenta nemmeno la Filologica o altri santuari della lingua friulana. Infatti il friulano di Enea è una lingua lontana sì dalle accademie, ma lontana anche dai facili usi della parola. Ecco perché le sue letture sono impregnate di minuziose analisi e spiegazioni di tal termine piuttosto che dell’altro e nel parlare la sua enfasi diventa teatrale e le letture uno spettacolo acuto e spassoso.


Domenica 21 febbraio - UNA MADONNA LIGNEA di Andrea Tomasin

Leggerà le poesie Elena Bonanno

La costante sensazione di disagio nei confronti di una modernità feroce, di un "moderno nonsenso" che in ogni sua forma intacca e muta uomini e cose lasciandoli incoscienti: questo è il filo conduttore di tutte le pagine di Andrea Tomasin. La sua poesia, che si fa necessità di vita e insieme sua
condizione e misura, nasce dallo spasmo, dal dolore che prova il poeta attraversando il tempo reale.

"Vorrei non aver ceduto i miei occhi alla poesia per un pugno di petali sparsi e questa dolce agonia..."

mercoledì 10 febbraio 2010

Restare umani / Lo sguardo della poesia

tito-con-falcettoTarcento
Lo sguardo della poesia / OMAGGIO A TITO MANIACCO

Giovedì 11 febbraio / ore 20.30
Auditorium delle Scuole elementari
Viale Matteotti, 56
Tarcento

Giovedì 11 febbraio, avremmo presentato
l’ultimo libro di Tito Maniacco, OLTRIS,
in occasione dell’iniziativa, curata da Pierluigi Cappello
con il Centro iniziative culturali di Tarcento,
Restare umani / Lo sguardo della poesia
incontri con i poeti contemporanei.

Ora che TITO ci ha lasciati, l’incontro sarà dedicato alla
sua memoria.

TITO è stato un maestro limpido e generoso, con la sua
vita e le sue opere. Insostituibile.
Ci terrà compagnia il suo ricordo, con i suoi libri acuminati
e taglienti, con la sua sorridente ironia, e i suoi splendidi
ultimi doni, Mestri di mont, Figlio del secolo, Oltris.

Rimane con noi l’esempio e l’insegnamento, la profondità
umana di chi ha distillato l’amaro miele della sapienza
e della fragile grazia della poesia dai grandi libri e dalle grandi
opere dell’arte, ma insieme dallo specchio delle umili vite
e fraterne degli uomini più semplici e schietti.

Giovedì potremo dedicargli insieme un nostro pensiero e
ricordo, leggere e ascoltare brani dei suoi testi;
vedremo insieme il video che Leonardo Modonutto
ha dedicato a TITO e a OLTRIS.

Grazie a tutti coloro che vorranno partecipare.

Il Centro iniziative culturali Tarcento.

Per informazioni e adesioni:

lucio tollis
348 4690274
lucio.tollis@gmail.com