mercoledì 2 aprile 2008

Nelle terre estreme del Nord-est: i corti di Daniele Carrer

Comunicato stampa

Titolo: Nelle terre estreme del Nord-est: i corti diDaniele Carrer
Autore: Daniele Carrer, videoartista
A cura di
: Lucia Turri
Presenta: Giorgio Conti, docente presso l’Università di Venezia Pianificatore territoriale.
Argomento: Proiezione dei recenti Video prodotti da Daniele Carrer Organizzato da: Associazione Culturale “107 Cent Sept Arte & Territorio”: incontri con l’autore
Luogo: Biblioteca Civica di Verona - sala Farinati
Indirizzo: V. Cappello ingresso- vic S Sebastiano
Data e ora: Giovedì 3 aprile 2008 ore 17,30

L’Associazione Culturale “107 Cent Sept Arte & Territorio”
per i consueti “Incontri con l’autore”
presenterà il videoartista Daniele Carrer e alcuni dei suoi cortometraggi.
L’autore sarà introdotto da Lucia Turri e Gabriello Anselmi
Presenta: interverrà con lettura critica :prof.Giorgio Conti, Pianificatore territoriale, Università di Venezia

Dice Giorgio Conti a proposito di Autopia Zen 41600:

«L’ispirazione per realizzare questo corto sulla civiltà dell’automobile nella società postindustriale è nata ad Affi (Vr). Un piccolo comune-cerniera tra la grande direttrice autostradale per il Brennero, l’ingresso al Lago di Garda e le sedi di attività produttive e commerciali con una utenza d’area vasta. Ad Affi è stata realizzata una delle rotatorie più grandi d’Italia, nelle strade d’accesso sono stati collocati dei cartelli stradali che inibiscono l’ingresso ai pedoni: si è realizzato un luogo totalmente autocentrico. Le geniali analisi di Marshall Mc Luhan riferite all’auto, come “protesi” dei nostri piedi per aumentare la velocità umana, sono state azzerate: siamo noi ad essere diventati una protesi dell’auto: i soli pedoni non possono più circolare. Ad Affi si è realizzata l’Autopia: la preminenza dello spazio dei flussi su quello dei luoghi. Questi ultimi, trasformati in “non luoghi” –per dirla con Marc Augé– si collocano proprio là dove si intensificano i flussi. Nella società dell’Autopia le città della produzione sono state soppiantate da quelle del consumo, un consumo imperniato sul fascino delle immagini».

Lucia Turri


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