martedì 1 aprile 2008

INSIUMS-PROGJET UTOPIE _ officina d'arte dei Colonos


INSIUMS-PROGJET UTOPIE

officina d'arte dei Colonos
seconda fase - 11 aprile / 29 giugno 2208

La grande corte dei Colonos totalmente ricoperta da uno specchio-identità, che è in perenne mutamento perché riflette il cielo e il mondo esterno sempre mutevoli. Un mulino di vetro che affianca il vecchio fabbricato agricolo, raccogliendo all'interno un archivio delle testimonianze di vita e delle utopie. Piazzata al centro del cortile, una rampa di lancio missilistica, da cui è partita una navicella spaziale servita a porre in salvo, con il bagaglio dei valori della loro civiltà, gli ultimi contadini, che forse sono andati a colonizzare altri pianeti. Una enorme pannocchia lunga quasi due metri, frutto del potere miracolistico ogm delle multinazionali agroalimentari, tuttora visibile dalla finestra di un granaio e capace di far credere ad alcuni che si tratti di vera produzione doc dell'azienda agrituristica.

Sono alcuni dei progetti ideati dagli artisti Elena Carlini, Roberto Kusterle, Massimo Poldelmengo, Anna Pontel, Nicola Toffolini, Pietro Valle, Giorgio Valvassori, Carlo Vidoni, che lo scorso anno avevano partecipato alla prima fase del progetto denominato "Insiums - progjet utopie", organizzato dall'associazione Culturale Colonos con il contributo dell'assessorato alla cultura della Regione Friuli-Venezia Giulia. Ora tutto è pronto per la sessione primaverile, che si terrà sempre negli spazi dell'agriturismo Ai Colonos di Villacaccia e prenderà avvio con un workshop di due giorni tra l'11 e il 12 aprile, per concludersi due mesi dopo con la presentazione degli elaborati realizzati dai partecipanti, che questa volta saranno friulani e italiani: Michele Bazzana, Luca Bolognesi, Silvia Camporesi, Barbara Ceriani Basilico e Alessandro Mancassola, Paolo Comuzzi, Gruppo Opla+, Stefano Marotta e Roberto Russo. L'iniziativa è diretta dal curatore del progetto Angelo Bertani, e nella prima giornata del gruppo di lavoro porterà il suo prezioso contributo Alberto Garutti, uno dei più noti artisti italiani, docente presso l'Accademia di Brera a Milano e la IUAV di Venezia, la cui ricerca artistica è caratterizzata anche nei suoi interventi pubblici a livello internazionale dalla relazione con lo spazio e l'ambiente in cui l'opera deve vivere (per la fase conclusiva del prossimo autunno è previsto l'intervento di Michelangelo Pistoletto).

Questa officina artistica che è battezzata Insiums ha una durata pluriennale e si svolge in tre tappe, per concludersi alla fine con la pubblicazione di un volume che documenterà tutto il lavoro svolto con gli artisti, dai progetti alle idee. Essa prende vita da un'idea-forza che rompe in maniera radicale con lo schema fossilizzato che solitamente caratterizza un'iniziative espositiva, in quanto intende coinvolgere circa 25 artisti friulani, italiani e stranieri in una serie di incontri di carattere laboratoriale, dove il confronto e la ricerca sono finalizzati a immaginare la trasformazione in senso utopistico di un luogo carico di valori identitari com'è quello dei Colonos, recuperando il senso del passato e del presente ma proiettandolo in una dimensione futuribile.

"Noi restiamo profondamente convinti del valore fondamentale delle identità dei luoghi e delle comunità - spiega Federico Rossi, presidente dell'associazione - ma troppo spesso esse coincidono soltanto con viene animata dalla progettualità, attraverso l'apertura al futuro e il confronto con i tumultuosi cambiamenti in atto. Così abbiamo pensato di far emergere questa riflessione affidandoci alla creatività degli artisti, attraverso un'azione che allo stesso tempo è reale e simbolica". Mentre il curatore Angelo Bertani sottolinea la carica etica di questo progetto d'arte: " Produrre idee, riflessioni, sogni, prima ancora che opere. Questo è il nostro primo obiettivo. Inoltre, a ben considerare già lo scorso anno a Villacaccia, parlando di utopia si è parlato soprattutto delle sorti dell'arte nella nostra epoca, un'arte che spesso sembra pensata da addetti alle pubbliche relazioni e da pubblicitari piuttosto che da creativi dotati di tensione ideale e di contenuti originali" .

l'ingresso è sempre libero. Per la partecipazione al workshop si consiglia gentile comunicazione via email all'indirizzo: colonos@libero.it

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