giovedì 26 febbraio 2009

Presentazione del libro SMAGLIATURE di Alessandra Zenarola allla CASA DEL CAMPO


Venerdì 27 febbraio alle ore 17,30
presso la CASA DEL CAMPO
di via Mentana 80 a Udine,
ci sarà la presentazione del libro SMAGLIATURE
di Alessandra Zenarola per le "Edizioni del Sale" di Udine.
Saranno presenti l'autrice e l'editore.
Seguirà rinfresco.
Info: 0432.513358 347.2523478

SMAGLIATURE
Presentare un libro di racconti non è mai facile, perché mentre il romanzo è evidentemente una storia concertata con la fantasia o la realtà, i racconti sfuggono alla regola e non sempre formano capitolato con alcun criterio narrativo. Inizio quindi dall’autrice: ironica, sensuale, divertente, trepidante, immaginosa, vivace, trasparente. Così è Alessandra Zenarola e così sono i suoi racconti, rappresentativi di una personalità scevra da pregiudizi e votata alla perpetua investigazione dell’immaginario collettivo. Racconti da mangiare, racconti animaleschi, nostalgici (no, non la nostalgia passatista e benpensante, ma conservatrice del bello estetico e creativo), racconti ubriachi, in confusione eppure intelligibili.
Certo, chi sta affrontando una dieta si troverà a disagio nella lettura delle appassionate storie di cibo che vive (il cibo) tra le righe odoranti fragranze tentatrici da allontanare. Del resto la passione per la cucina conduce la Zenarola e il lettore all’assorbimento letterario dell’alimento e quindi all’ingrassamento immaginifico.
Tutti i racconti sono comunque tentatori e ricercatori di virtù avvilite dalla povertà delle idee mediatiche. Ed ecco gli amori, gli animali, il vino, gli amici, il nemico, il cibo (ancora), i parenti, l’Italia calcistica dell’urlo di Tardelli, le smagliature. E tutto scorre come in una quintana burlesca in cui i protagonisti giocano senza aver pagato biglietto. Già, Alessandra non vuole pagare alcuno scontrino o meglio, non vuole obliterare alcuna cedola del bon ton. La buona educazione di questi racconti sta tutta nell’innocenza narrativa, nella sua incolpevole eleganza e soprattutto nella scorrevolezza letteraria che richiama più che (oltre) ai grandi scrittori, oserei dire i grandi cantautori, Gaber in primis e i grandi favoleggiatori come Gianni Rodari, proprio perché il libro è una continua favola della realtà perduta o, se volete, della realtà concupita.
A compendio di queste poche e poco esaustive righe, vorrei concludere affermando che le smagliature di Alessandra Zenarola portano il lettore ad una sorta di viaggio esoterico ed elegiaco adatto a chi ha cercato e ancora cerca un elisio della ragione purtroppo non desiderato da tutti. Una speranza di incontro nel respiro di tutti.

Rocco Burtone

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