martedì 16 dicembre 2008

“The Crunchy Candies”, recensione concerto.

Un tuffo a ritroso nel tempo all’Auditorium Comunale di Remanzacco sabato 13 dicembre, nel concerto di Natale patrocinato dalla stessa Amministrazione.
Atmosfere musicali degli anni '40 e '50 con brani italiani e internazionali, questo è quello che hanno messo in scena “The Crunchy Candies”, sestetto composto dalle tre voci femminili di Marion, Claire e Julie, al secolo Martina Campagnaro, Chiara Marcotti e Giulia Peressoni, cantanti che con i loro intrecci vocali, creano armonie ispirate principalmente al boogie woogie, allo swing, alla beguine e alle marmellate jazzisticamente sporcate, il tutto supportato da Alberto Sasso alla chitarra, Gilberto Marcuzzi al contrabbasso e Cristiano Tomasin alla batteria, una buona sezione ritmica, che per l’occasione ha dato spazio alla fisarmonica del bravo Verner Tomasin, in Sway e Vacanze romane.
Interesante la rivisitazione di brani della band inglese “The Puppini Sisters”, addirittura in friulano!!, e di artisti americani e italiani degli anni '30, '40 e '50, quali le "nonne" “The Andrew Sisters” e “The Boswell Sisters”, il “Trio Lescano”, “Renato Carosone”, ” Fred Buscaglione “, il “Quartetto Cetra”, “The Chordettes”, bello l’intermezzo Natalizio con le classiche Silent Night a cappella, Santa Claus is coming to town e un Jingle bells a tutta, per finire si son sentiti brani degli italiani Matia Bazar (quelli con Antonella Ruggero), Gloria Gaynor, Shevaree, Blondie e Bangles. Durante la loro esibizione, vere e proprie performance, curate anche nel dettaglio degli abiti “period perfect” indossati dai membri del gruppo, ma non solo, in un auditorium al limite della sua capienza, si sono visti molti look in tema retrò, una chicca della serata è stata una considerevole rappresentanza di militari della Caserma Severino Lesa di Remanzacco, con divise originali dell’Esercito Italino dai primi del ‘900 fino ai nostri giorni. Insomma più di due ore di simpatia e piacevole ascolto a giudicare dalle opinioni a caldo del pubblico, dove forse l’auditorium, per la sua struttura fisiologica, come acustica non ha pagato a pieno. In conclusione, una serata frizzante e per nulla "provinciale", infatti quel che colpisce del gruppo è la professionalità e l'assoluta padronanza del palco. Ne sentiremo sicuramente parlare ancora anche in ambiti più "internazionali", perchè lo meritano.
MusicistiTreVenezie domenica 14 dicembre 2008 18.02

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