giovedì 10 aprile 2008

venerdì 11 e sabato 12 aprile WORKSHOP Insiums - Progjet utopie

Insiums - Progjet utopie

WORKSHOP
venerdì 11 e sabato 12 aprile
Agriturismo Ai Colonos, Villacaccia di Lestizza

I Colonos di Villacaccia sono pronti per l’avvio del laboratorio di due giorni che a partire dal oggi pomeriggio e fino a domani vedrà la partecipazione del secondo gruppo di artisti invitati a dar vita al progetto “Insiums – Progjet utopie”, organizzato dall’associazione culturale Colonos con il sostegno dell’assessorato alla cultura della Regione Friuli-Venezia Giulia e diretto da Angelo Bertani. La catteristica di questo originale percorso artistico, che si snoda in tre tappe nell’arco di due anni e che si concluderà con la pubblicazione di un libro-documento, è quello di chiamare a raccolta artisti visivi, architetti e altri creativi dal Friuli, dalla regione, dal resto d’Italia e dall’Europa per un’azione collettiva di fantasia intorno a un tema preciso: immaginare la trasformazione in senso utopistico di un luogo carico di identità e di memoria storica com’è quello dei Colonos, che sempre di più si conferma come luogo di eccellenza in cui confluiscono le energie vitali dell’innovazione coniugate con quelle della tradizione. Questa fase di ricerca, di confronto e di riflessione è destinata a produrre studi, idee e progetti che si potranno vedere e discutere in un apposito momento espositivo che verrà inaugurato a fine maggio.

Di indubbio interesse sarà l’incontro pubblico di questa sera, alle ore 21 nella vecchia stalla dell’agriturismo, sul tema “Metodologia di un intervento artistico site specific”, con la presenza di Alberto Garutti, il quale porterà la sua esperienza anche nell’ambito del workshop, e degli artisti partecipanti a questo nuovo capitolo di Insiums: Luca Bolognesi di Milano, Alessandro Mancassola di Vicenza con Barbara Caiani Basilico di Milano, Silvia Camporesi da Cesena, il Gruppo Opla+ di Portogruaro, e i friulani Michele Bazzana, Paolo Comuzzi, Marotta & Russo. Nell’ambiente dell’arte c’è molta attesa per l’intervento di Garutti, docente all’Accademia di Brera di Milano e allo IUAV di Venezia, che è uno dei pochi artisti italiani ed europei che con il loro lavoro hanno sviscerato a fondo la complessità delle relazioni tra opera d’arte, contesto sociale e il pubblico. Le sue opere nascono sempre dall’incontro con le persone. “La metodologia dei miei interventi – ha anticipato nel corso di un recente incontro con il curatore Bertani e Federico Rossi, responsabile dei Colonos – è finalizzata a far sì che la gente si riconosca nell’opera che faccio, in quanto si collega alla realtà della vita e della comunità”. Nella seconda parte della serata saranno gli artisti stessi a illustrare al pubblico, documentandolo con immagini, il loro modo di operare,e ciò anche come spunto per un ulteriore approfondimento delle tematiche concernenti la progettazione di un’opera per un luogo specifico.

Il workshop, che è aperto al pubblico e in particolare a quanti sono impegnati nel mondo dell’arte, proseguirà nella giornata di domani con lo studio e l’esplorazione del “genius loci” dei Colonos, i cui aspetti storici saranno trattati dal prof. Guido Sut, autore del libro “Dai Colonos ai Colonos”.

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