venerdì 25 aprile 2008

25 aprile ORA E SEMPRE

25 aprile
"L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società." Pier Paolo Pasolini

1 commento:

  1. Merita una piccola meditazione.


    ...."Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del
    primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai
    pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civilità e dell'abitudine
    alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei
    beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame
    che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario
    strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri... Se un individuo abile
    e ambizioso riesce a impadronisrsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia
    sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere
    del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine
    è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato
    ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli
    partiti possono impadronirsi del potere. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini
    rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo
    all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento
    sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa
    cadere un grande popolo."

    Tratto da De la démocratie en Amerique di Alexis De Tocqueville, 1840.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.